NARICI FELICI - SAMPER PIZANO, EX PRESIDENTE COLOMBIANO ACCUSATO DI COLLUSIONE COI NARCOS, LA SPARA GROSSA: “LA COCAINA VA LIBERALIZZATA”

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Enrico Fierro per il "Fatto quotidiano"

"Questa lotta è assurda, inutile e dispendiosa. Al mio Paese, la Colombia, costa il 2% del Pil". Ernesto Samper Pizano, presidente della Colombia dal 1994 al 1998, è in Italia per presentare il suo libro "Droga, proibizione e legalizzazione, una nuova proposta". Il suo manifesto politico sul tema della lotta al narcotraffico.

Presidente, lei afferma che "la droga è stata proibita per legalizzare i dogmi", quali?
Quelli degli Usa, in primo luogo. Negli anni 60 del secolo scorso, Nixon trasforma la lotta alla droga in un problema di sicurezza nazionale. La politica proibizionista diventa così uno strumento di intervento nella politica estera.

Qual è la sua proposta?
Non possiamo lasciare da parte il fondamentalismo della proibizione per cadere in quello della legalizzazione. Bisogna depenalizzare il consumo, si continui a considerarlo come attività socialmente censurabile, ma si eviti la criminalizzazione. Dico no alla privazione della libertà per consumatori, produttori e distributori.

In Colombia si producono 800 tonnellate di cocaina l'anno, il giro di affari in miliardi di dollari è enorme. C'è il rischio che la proposta sia un regalo ai narcos e alle mafie che hanno come obiettivo l'ingresso nell'economia legale.
I narcos vivono e prosperano nella proibizione, la coca, materia prima, è il 5% del business, l'altro 95% deriva dal rischio, dalla repressione e dalla proibizione, è questo che fa lievitare il prezzo delle droghe sul mercato mondiale. Se riusciremo a imporre per le droghe un trattamento simile al tabacco e all'alcol, finiranno gli utili per i narcos. I produttori saranno tassati e con gli introiti potremo intervenire sui settori deboli della società, curare i giovani finiti nel vortice delle tossicodipendenze.

Ma è proprio ciò che vogliono mafie e narcos: legalizzare l'attività di produzione e traffico e diventare produttori legali, imprenditori .
No, gli studi realizzati da persone qualificate come il premio Nobel Gary Becker, che ha dimostrato come la war on drugs costi 40 miliardi di dollari, affermano che il solo modo per controllare il mercato delle droghe è quello di stabilire delle regole. Una politica di depenalizzazione farebbe sparire i narcos come organizzazione criminale. José Mujica, presidente dell'Uruguay, Evo Morales, Bolivia, Laura Chinchilla, Costa Rica, sono sulle mie posizioni: la politica antinarcotraffico Usa è stato un "fracaso", un fallimento.

Nel 1996 lei fu accusato di aver avuto 6 milioni di dollari dai narcotrafficanti per finanziare la sua campagna elettorale, poi fu assolto dal Congresso ma il quotidiano El Espectador definì la decisione "un cataclisma politico e morale". Le pesa ancora
il sospetto di essere un politico vicino ai narcos?
Fui assolto dal Congresso e dalla Corte suprema. Non è un mistero che le organizzazioni criminali utilizzano il piombo e l'argento per ottenere i loro scopi. Oggi è chiaro che il cartello di Calì riuscì a infiltrarsi nella mia campagna elettorale, ma nessuno è riuscito a dimostrare una mia condotta irregolare.

Lei dice che bisogna distinguere la marijuana dalle droghe pesanti. La cocaina, la cui produzione e consumo lei vuole depenalizzare, come la considera?
Le ricordo che Papa Leone XIII beveva un infuso di vino e foglie di coca, il vino Mariani, lo produceva un farmacista del Perù.

 

HUGO CHAVEZ E ERNESTO SAMPER ERNESTO SAMPER PIZANO jpegCOLOMBIA SEQUESTRO DI COCAINA A BOGOTA jpegERNESTO SAMPER