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SANITÀ, È SCONTRO FRONTALE TRA REGIONI E GOVERNO – LO STRAPPO SI CONSUMA SULLE LISTE D’ATTESA: IL MINISTERO DELLA SANITA’ HA RESPINTO LA RICHIESTA DEI PRESIDENTI DI RINVIARE IL DECRETO ATTUATIVO SUI “POTERI SOSTITUTIVI”, CHE LO STATO FAREBBE SCATTARE NEL MOMENTO IN CUI LE REGIONI SI DIMOSTRANO INADEMPIENTI. IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVERÀ IL TESTO ANCHE SENZA L’ACCORDO CON I TERRITORI – I GOVERNATORI, SIA DI DESTRA SIA DI SINISTRA, SONO PRONTI A RIVOLGERSI AL TAR E, SE SARÀ IL CASO, ANCHE ALLA CORTE COSTITUZIONALE PER DENUNCIARE UN CONFLITTO DI ATTRIBUZIONI...

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Estratto dell’articolo di Gabriella Cerami per “la Repubblica”

 

https://www.repubblica.it/politica/2025/04/18/news/liste_attesa_no_accordo_governo_meloni_regioni-424134906/

 

MARCELLO GEMMATO GIORGIA MELONI

Da un lato del tavolo l’esecutivo rappresentato dal sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, dall’altro i governatori guidati dal dem toscano Eugenio Giani. Ieri, durante la riunione della conferenza Stato-Regioni, si è consumato l’ultimo scontro sulle liste d’attesa nella sanità. E alla fine si è arrivati allo strappo.

 

Il governo ha respinto la richiesta dei presidenti di rinviare il decreto attuativo sui “poteri sostitutivi”, quelli che lo Stato farebbe scattare nel momento in cui le Regioni si dimostrano inadempienti. Trascorsi i trenta giorni, previsti dalla legge per trovare una mediazione, il Consiglio dei ministri approverà il testo senza l’accordo con i territori. Ma al di là di questa finestra obbligatoria, i margini per ricucire non sono all’orizzonte.

 

LISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO

I governatori, sia di destra sia di sinistra, sono compatti e decisi a non arretrare. Anzi, sono pronti a rivolgersi al Tar e se sarà il caso anche alla Corte costituzionale per denunciare un conflitto di attribuzioni per quello che non esitano a chiamare «commissariamento», di cui non si capiscono i poteri e quali saranno le condizioni per attuarlo.

 

La rottura è anche politica. L’esecutivo si ritrova contro i suoi governatori, tra cui il leghista Massimiliano Fedriga, capo della Conferenza della Regioni, assente ufficialmente per impegni in Friuli Venezia Giulia ma pronto al muro contro muro.

 

GIORGIA MELONI - ORAZIO SCHILLACI

Il dicastero della Salute, guidato da Orazio Schillaci, ricorda che il decreto liste d’attesa «è stato trasmesso alle Regioni il 6 novembre scorso. In questi mesi c’è stata una interlocuzione costante» sui decreti attuativi e le osservazioni «sono state recepite con spirito di collaborazione e lealtà». I poteri sostitutivi sarebbero «una soluzione estrema in caso di gravi inadempienze» e una «garanzia in più» per i cittadini, non «un’ingerenza nelle competenze delle Regioni».

 

Parole che i presidenti respingono con convinzione dicendo che «all’unanimità » era stata manifestata «un’ampia disponibilità a trovare soluzioni diverse rispetto alle prime osservazioni inviate al ministero della Salute». Inoltre mercoledì, nella lettera inviata dalla commissione Salute della Conferenza al ministero, veniva ribadita la richiesta di «definire insieme» i criteri dei poteri sostitutivi. [...]

 

massimiliano fedriga - giorgia meloni

Il ministero, quasi a voler spaccare il fronte delle Regioni, fa una divisione tra virtuosi e non. Tra i primi cita: Liguria, Basilicata, Lombardia, Lazio, Piemonte, Marche, Veneto, Toscana. Ma la maggior parte dei governatori contesta, soprattutto, il mancato stanziamento di fondi necessari per smaltire le liste d’attesa. Il commissario non sarebbe invece la soluzione. [...]

giorgia meloni eugenio giani LISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICOLISTE D ATTESA - SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO