SARÀ DISPONIBILE DA OGGI IL VERBALE D'UDIENZA CHE POTREBBE COSTARE CARO AL BANANA - IN REGIONE SPARISCONO GLI SCISSIONISTI DI “FORZA CAMPANIA” - IL “MOVIMENTISMO DI VINCENZO DE LUCA

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Dagoreport

 

1. CASINO REGIONALE

E' sempre più ingestibile e caotica la situazione nel parlamentino regionale: e questo vale sia per il centrodestra che per il centrosinistra. Cominciamo dalla maggioranza: ad appena tre mesi dalla presentazione del simbolo, sparisce dalla scena “Forza Campania” dopo l'abbandono di tre consiglieri regionali che passano al gruppo misto. Mossa che offre al governatore Stefano Caldoro un po' di ossigeno per iniziare il lavoro di costruzione della coalizione elettorale in vista della ricandidatura nel 2015.

berlusconi a cesano boscone   foto da chi 2berlusconi a cesano boscone foto da chi 2

 

Il primo step è il rimpasto politico di giunta: sia Forza Italia che il Nuovo centrodestra chiedono un maggiore coinvolgimento nel governo locale e, presto o tardi, il presidente dovrà decidere i tecnici da licenziare. A rischio però c'è anche l'assessore ex mastelliano Severino Nappi, formalmente in quota Ncd ma mai realmente digerito dagli “alfanoidi”.

 

E ora veniamo all'opposizione dove i problemi maggiori sono i candidati governatori che spuntano come funghi: in pole position c'è il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, che sta lavorando da tempo a tre liste civiche perché sospetta (a giusta ragione) che il suo partito non lo voglia, e da un paio di mesi sta dialogando pure con alcuni fuoriusciti del centrodestra delusi dall'esperienza dell'attuale presidente Caldoro. Il suo successore al ministero delle Infrastrutture, il sottosegretario Umberto Del Basso De Caro, pure ci sta facendo un pensierino perché potrebbe raccogliere attorno a sé l'area ex socialista che oggi guarda ancora a Caldoro.

VINCENZO DE LUCAVINCENZO DE LUCA

 

Stesso dicasi per Pina Picierno, lanciatissima dopo il boom alle Europee: Roma la vedrebbe volentieri in pista, ma le maggiori resistenze sono in Campania dove non gode di particolare simpatia (viste le gaffe che colleziona, a partire dalle due settimane di spesa con 80 euro...). Poi ci sarebbe anche l'attuale capogruppo Pd al consiglio regionale, Lello Topo che sta giocando la sua partita.

bruno vespa si fa un selfie con alfano bruno vespa si fa un selfie con alfano

 

E infine l'ultima new-entry è la deputata Luisa Bossa, ex sindaco di Ercolano proposta in extremis per contrastare la Picierno sulla eventualità di una candidatura in rosa. E tutto questo senza considerare che, come ha raccontato al “Corriere del Mezzogiorno”, pure il sindaco di Napoli Luigi de Magistris è pronto a partecipare ai giochi con una sua lista in appoggio al Pd.

 

2. IL GIORNO DEL GIUDIZIO

Sarà disponibile da oggi il verbale d'udienza che potrebbe costare caro al Banana: il procuratore Giovanni Colangelo e i pm Vincenzo Piscitelli e John Henry Woodcock leggeranno l'esatta trascrizione delle parole pronunciate da Berlusconi nel corso del processo a carico di Valter Lavitola per la presunta estorsione a “Impregilo” e decideranno il da farsi. Zio Silvio rischia di finire indagato per il reato di oltraggio a magistrato in udienza.

 

Ma che cosa è accaduto in aula, esattamente? Incalzato dalle richieste di chiarimento dei pm e del presidente Giovanni Ceppaluni sui suoi rapporti con Valterino, l'ex Cav si è stizzito: “Non riesco a capire le ragioni di queste domande”, ha sbottato. “Non c'è proprio alcun bisogno che lei capisca”, gli ha replicato il presidente Ceppaluni. Poi la reazione, oggi nel mirino degli inquirenti: “La magistratura - ha alzato i toni Berlusconi - è incontrollata, incontrollabile, irresponsabile e ha l'impunità piena”. Fine dello show.

Che succederà ora?

pina picierno selfie con maria elena boschi pina picierno selfie con maria elena boschi

 

A Napoli, da oggi inizieranno le riunioni tra il procuratore capo e i magistrati titolari del fascicolo per stabilire l'entità e la grav<ità delle dichiarazioni del teste Berlusconi, ma i veri problemi potrebbero arrivare da Milano dove il Tribunale di Sorveglianza, nel concedere all'ex premier l'affidamento aveva fissato alcune prescrizioni tra cui quella di evitare dichiarazioni offensive nei confronti dell'ordine giudiziario. Che il Banana ha più di una volta omesso.

 

3. BUFERA NEL NCD, FIGLIO DEL BOSS È IL COORDINATORE PROVINCIALE

Claudio Silvestri per “Il Roma”

 

La nomina calata dall'alto non è piaciuta a nessuno nel Nuovo centrodestra napoletano. Venerdì sera il coordinatore regionale dell'Ncd Gioacchino Alfano in un incontro che si è tenuto nei giardini dell'hotel “La Fenice” di Boscoreale ha annunciato che il senatore Pietro Langella è il nuovo coordinatore provincale del partito, nonché coordinatore regionale vicario. Una nomina che potrebbe mettere in serio imbarazzo il leader nazionale e ministro dell'Interno Angelino Alfano. Langella, seppure non abbia alcun problema con la giustizia, ha già fatto discutere per la sua elezione in Senato.

 

Stefano Caldoro Stefano Caldoro

È, infatti, il figlio di Giovanni “paglietta”, leader dell'omonimo clan, trucidato in un bar da un commando armato di mitragliene e fucili a pompa il 2 ottobre 1991. Pochi mesi prima, il 20 febbraio, fu ammazzato dalla “Nuova famiglia” lo zio (fratello del padre) del senatore Pasquale, e capo del clan legato con la Nco di Raffaele Cutolo.

 

Il consiglio comunale di Boscoreale, come ricostruisce Vincenzo lurillo sul “Fatto quotidiano”, quando era presieduto dal senatore, fu sciolto per infiltrazioni camorristiche: “Nella composizione consiliare e giuntale vi sono dei soggetti ritenuti permeabili alle pressioni dei gruppi malavitosi; in particolare l'attenzione della commissione si incentra sul presidente del consiglio comunale, esponente dell'omonimo clan e figlio di un soggetto ucciso nel 1991 in un agguato di camorra e facente parte del consiglio comunale già disciolto nel 1998 per i medesimi motivi”, è scritto nel fascicolo che finì sul tavolo del ministro dell'Interno.

 

A stupire i rappresentanti locali del partito anche le modalità della nomina che arriva senza alcuna legittimazione congressuale, in palese violazione dello statuto del partito. Ma, come evidenzia un comunicato che arriva dallo stesso Langella, con lui passa nell'Ncd una delegazione di 29 rappresentanti composta da sindaci, ex sindaci, consiglieri ed assessori comunali dell'area partenopea. «Le mie indicazioni - precisa Gioacchino Alfano - dovranno passare al vaglio dei vertici del Nuovo Centro Destra».

 

UMBERTO DEL BASSO DE CARO DA BMAGAZINE IT jpegUMBERTO DEL BASSO DE CARO DA BMAGAZINE IT jpeg

«Alfano ha un'idea di democrazia diversa da quella generale e comunque diversa da quella del gruppo consiliare del partito e dall'assessore Severino Nappi», scrivono in una nota Severino Nappi, assessore al lavoro della regione Campania e i componenti del gruppo consiliare del partito, Pietro Foglia, Ugo de Flaviis, Eduardo Giordano, Raffaele Sentiero e Franco Nappi.

nunzia de girolamo e saltamartini con cicchitto all assemblea di ncd nunzia de girolamo e saltamartini con cicchitto all assemblea di ncd

 

«Abbiamo appreso da un comunicato stampa - scrivono - dell'adesione del senatore Pietro Langella e della sua valorizzazione a coordinatore vicario regionale. Pur esprimendo gratitudine a Gioacchino Aitano per lo sforzo solitario di immaginare l'affidamento di tutti i ruoli del partito campano che starebbe ponendo in essere - sottolineano ribadisce però la necessità che l'azione di organizzazione di Ned in Campania avvenga un modo condiviso e partecipato con tutta la dirigenza del partito». «Ci affidiamo al buon senso e alla diversa idea di democrazia di Ned - concludono - e ai vertici Angelino Alfano, Gaetano Quagliariello, Renato Schifani e Nunzia De Girolamo, affinchè il partito in Campania esprima un'azione politica forte e autorevole che oggi manca».

 

vesuviosegreto@gmail.com