NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
Alessandro Carlini per "il Foglio"
Dopo anni di lussi sfrenati è una corsa alla sobrietà e una gara a chi è più anticorruzione fra i funzionari cinesi. Nel distretto di Dadong, provincia nord-orientale di Liaoning, le autorità locali hanno redatto una serie di rigide «norme di comportamento» per gli amministratori pubblici. Come spiega il quotidiano in lingua inglese China Daily, il regolamento include addirittura il divieto per i 5000 dipendenti statali del distretto di avere una amante, non solo sul posto di lavoro, ma anche nella vita privata.
Si è arrivati a questa misura estrema perché la scappatella, condita con mille spese folli, era diventata un vero e proprio status symbol fra gli alti dirigenti del partito. Una serie di scandali recenti ha rivelato questo mondo tenuto nascosto per anni. Sono state alcune donne che, stanche di vivere nella condizione di amante, si sono ribellate e hanno rivelato il lusso sfrenato e la corruzione dei loro uomini a spese del popolo cinese.
La scorsa estate, per esempio, una 26enne, Ji Yingnan, ha scoperto che il suo fidanzato, un vice direttore degli archivi di Stato, conduceva una vita parallela, con tanto di moglie e un figlio teenager. Ji ha trovato il coraggio non solo di rivelare l'infedeltà , ma anche la vita spregiudicata del suo amante, pubblicando sul web foto di auto di lusso, champagne, e regali. Si è poi scoperta l'origine di tutta questa fortuna: la corruzione.
Secondo lo studioso Wu Changchen, consulente del governo in materia di matrimoni, esiste in Cina uno stretto legame fra le relazioni extraconiugali e la corruzione politica. Wu stima che circa il 95 per cento degli alti dirigenti finiti sotto indagine per mazzette abbiano avuto anche una o più amanti. Ora, i funzionari che non si adatteranno alla nuova legge rischiano il posto. Anche se, come spiega il China Daily, le nuove misure non verranno adottate da subito. Forse per permettere ai dirigenti di concludere il loro «affaire» in modo non troppo brusco e doloroso.
Nel nuovo codice di comportamento sono stati severamente vietati anche il gioco d'azzardo, la diffusione di notizie false sul web e l'utilizzo di siti pornografici (anche al di fuori del lavoro). Del resto l'ordine di fare un «repulisti» della classe dirigente è arrivato da molto in alto.
Il presidente Xi Jinping, salito al potere alla fine del 2012, ha lanciato la lotta alla corruzione, definendola «una malattia che ha bisogno di medicine forti» e promettendo di colpire «sia le zanzare che le tigri», cioè non solo piccoli funzionari ma anche importanti dirigenti politici.
I suoi critici però affermano che ad essere colpiti sono stati finora soprattutto i suoi avversari politici. Non sono mancati di recente colpi eclatanti fatti dalla polizia. A gennaio un'enorme quantità di oggetti preziosi, tra cui una statua in oro del presidente Mao Tse-tung, sono stati sequestrati dalla casa di Gu Junshan, ex-vice comandante del dipartimento logistico dell'Esercito popolare di liberazione, ultimo dei grossi calibri caduti in disgrazia per corruzione. Gu è stato rimosso nel 2012, dopo che era caduto in disgrazia il suo capo al dipartimento logistico, il generale Liu Yuan. Entrambi sono considerati vicini all'ex leader politico Bo Xilai, condannato l'estate scorsa all'ergastolo, anche lui per corruzione.
Ji Yingnan e il suo infedele ex fidanzato AMANTE CINESE AMANTE CINESE
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