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E' ARRIVATA LA PRIMA VERA SVEGLIA PER GIORGIA MELONI – LA RIMONTA DI FRATELLI D'ITALIA SU LEGA E FORZA ITALIA HA FATTO CRASH, NONOSTANTE I SALTELLI E LE “SCEMEGGIATE” DELLA DUCETTA IN VERSIONE PULCINELLA - IN VENETO LA LEGA VOLA AL 35,5% E DOPPIA FRATELLI D'ITALIA AL 18,7% - IN CAMPANIA, LA DISFATTA DEL MELONCINO CIRIELLI, DIETRO QUASI 25 PUNTI AL PENTASTELLATO FICO, INCRINA IL MITO DELL’IMBATTIBILITÀ DELLA "STATISTA DELLA SGARBATELLA" CHE HA POLITICIZZATO IL VOTO (''E' CONTENDIBILE"), PUNTANDO SUL VENTO FAVOREVOLE CHE SPINGE FRATELLI D’ITALIA A LIVELLO NAZIONALE - IL PD-ELLY CONSOLIDA IL SUO PRIMATO NELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA, GRAZIE AI CANDIDATI RIFORMISTI, E RELEGA GIUSEPPE CONTE AL RUOLO DI COMPRIMARIO ANCHE IN CAMPANIA, UNO DEI SUOI PRINCIPALI GRANAI DI CONSENSO - PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IN VISTA DEL VOTO POLITICO DEL 2027, LA RIFORMA DELLA LEGGE ELETTORALE DIVENTA FONDAMENTALE PER NON ESSERE SCONFITTA DAL CENTROSINISTRA UNITO - VIDEO
Veneto, proiezione Opinio Rai: Lega doppia FdI, 36% contro 18,8%
(askanews) - La Lega doppia Fratelli d'Italia nel voto di lista in Veneto. È questa l'indicazione che arriva dalla proiezione realizzata dal Consorzio Opinio per la Rai, con una copertura del campione del 28%. Funziona dunque l'effetto Zaia capolista, con il Carroccio che arriva al 36%.
Praticamente il doppio di Fratelli d'Italia, al 18,8%. Un dato in controtendenza con le ultime consultazioni, quando Fdi aveva surclassato la Lega sia alle Politiche del '22 che alle Europee del '24. Il Partito democratico è la terza forza, con il 17%, mentre Forza Italia è ben lontana dall'obiettivo della doppia cifra, fermandosi al 6%. Nel centrosinistra invece da segnalare il risultato di AVS che sopravanza nettamente M5s: 4,6 contro 2,6.
LA SFIDA LEGA-FDI IN VENETO
Estratti da corriere.it
LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI
LA CAMPANIA
Giovanna Vitale per la Repubblica - Estratti
Vince Elly Schlein che, per mettere in sicurezza il campo progressista in formato extralarge, ha dovuto rinunciare alla guida della Campania - ceduta al M5S – e scendere a compromessi con Vincenzo De Luca, l’uscente del Pd per nulla propenso a deporre le armi. Perde Giorgia Meloni che, in fondo a un indecoroso balletto di nomi, è arrivata tardi e male alla sfida regionale, imponendo a dispetto degli alleati uno dei suoi “fratelli” fra i più fedeli e ortodossi.
giorgia meloni comizio a napoli per cirielli 2199854
Risultato? Il trionfo con quasi 25 punti di scarto del grillino Roberto Fico certifica che la coalizione di centrosinistra, quando si organizza intorno a un candidato solido e a un programma credibile, non è solo competitiva: può sconfiggere la destra, senza neppure troppi patemi d’animo.
A riprova che se l’unità delle forze di opposizione da formula teorica diventa metodo di lavoro, può attrarre e convincere gli elettori.
Mentre all’opposto, la debàcle di Edmondo Cirielli – oltre le previsioni più nere - rischia di incrinare il mito dell’imbattibilità della premier, mobilitata insieme all’intera squadra di ministri nell’assalto vano a Palazzo Santa Lucia.
Non si è vista la rimonta agognata dalla maggioranza di governo. Tra i due schieramenti, non c’è stata proprio partita. Numeri che, se gli exit poll troveranno riscontro nello scrutinio reale, confermano due cose: l’alleanza progressista, se non è improvvisata né contingente, funziona; sono le divisioni interne ad avvantaggiare gli avversari. Non solo.
Qualora i calcoli del Pd si rivelassero esatti, il partito di Schlein arriverà davanti a tutti, consoliderà il suo primato e relegherà Giuseppe Conte al ruolo di comprimario pure qui, in uno dei suoi principali granai di consenso: partner indispensabile, ma non decisivo.
MEME SU GIUSEPPE CONTE E ELLY SCHLEIN - BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA
Una doppia soddisfazione per la segretaria dem. Anche alla luce degli errori strategici commessi da Meloni: sapendo di partire svantaggiata, la presidente del Consiglio ha politicizzato il voto locale, puntando sul vento favorevole che spinge in alto Fratelli d’Italia a livello nazionale. Per lei, una sconfitta doppia.
Dopodiché, in attesa di capire quali saranno le ricadute sul piano politico, tutti dovranno riflettere su un dato: la gigantesca astensione, che si è mangiata oltre metà dell’elettorato.
Nonostante gli appelli insistenti di entrambi i candidati e dei rispettivi leader nazionali, più di un campano su due ha disertato le urne. Voltando le spalle sia a Fico, sia a Cirielli. Una nota dolente pure per i vincitori.
matteo salvini giorgia meloni foto lapresse
LUCA ZAIA - ALBERTO STEFANI - MATTEO SALVINI
zaia stefani salvini
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