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SCOPPIA IL BUBBONE DEI VACCINI IN FRATELLI D’ITALIA: IL PARTITO È SPACCATO TRA I FAVOREVOLI E CHI FLIRTA CON I COMPLOTTARI – IL “GABBIANO” RAMPELLI, RIVENDICA L’ORGOGLIO PRO-VAX: “FDI È SEMPRE STATA PER LA SCIENZA. IL MINISTRO SCHILLACI INTERPRETA PERFETTAMENTE IL SUO RUOLO, L’IPOTESI COMMISSARIAMENTO NON ESISTE”. MA SONO STATI I SUO COLLEGHI DI PARTITO, INSIEME AI LEGHISTI, A SPINGERE PER I DUE MEDICI IDOLI DEI NO-VAX NELLA COMMISSIONE DEL MINISTERO (POI REVOCATA)…
Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “La Stampa”
Con un certo orgoglio, Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e uomo di peso di Fratelli d'Italia, si definisce uno storico vaccinista. Osserva quindi con qualche perplessità il montare delle polemiche intorno alla Commissione sui vaccini del ministero della Salute.
Il suo partito, insieme alla Lega, si è mosso con durezza contro il ministro Orazio Schillaci, criticando la decisione di sciogliere quel comitato, che era stato travolto dalle proteste della comunità scientifica per la presenza, al suo interno, di due idoli del mondo no-vax.
ORAZIO SCHILLACI - FOTO LAPRESSE
Rampelli, invece, ricorda che «Fratelli d'Italia è sempre stata per i vaccini e per la scienza».
Eppure, è circolata l'ipotesi di un commissariamento politico del ministro da parte di FdI. Lei sarebbe contrario?
«Questa ipotesi non è mai esistita e Schillaci interpreta perfettamente il suo ruolo».
Quindi il ministro ha fatto bene ad ascoltare la comunità scientifica e sciogliere la commissione?
«Il ministro è uno dei massimi esponenti della comunità scientifica, docente ordinario, medico e all'epoca Rettore dell'Università di Tor Vergata».
giorgia meloni orazio schillaci foto lapresse
Ha la sua fiducia, quindi.
«È espressione diretta del mondo della scienza ed è stato scelto per questo motivo, dimostrando la fiducia del centrodestra verso questo mondo. […]».
FdI deve dunque rimanere al fianco della comunità scientifica?
«Noi siamo devoti a ricercatori, scienziati, operatori sanitari per aver allungato la vita di milioni di persone. Saremo sempre al loro fianco. Questo non significa che non ci siano interessi formidabili, ma lo Stato ha gli anticorpi per contrastarli».
Ma allora come mai nella lista dei commissari c'erano un omeopata e due esponenti di riferimento del mondo no-vax?
«L'iter selettivo non era stato completato. Dico anche che non si devono censurare voci critiche, ma non è il ministero il luogo in cui formare il dibattito scientifico. […] il confronto tra tesi differenti va fatto nei convegni, nel mondo accademico, negli organismi vigilanti, il ministero deve trasferirne le conclusioni su istituti di ricerca, ospedali, Asl, enti socio assistenziali».
Forse a settembre si riproverà a formare una nuova commissione. Lei come vede l'evoluzione di questo pasticcio?
«Faremo una commissione migliore. C'è stata la sua intera revoca, non solo quella dei medici antivaccinisti. Tuttavia ricordo che quella commissione ha funzioni consultive e operative, perché il ministero deve trasferire gli indirizzi provenienti dalla comunità scientifica, che è vigilata da rigorosi organismi pubblici.
La scienza non ha mai avuto carta bianca, ha sempre dovuto fare i conti con protocolli severi, procedure rigide, sperimentazioni. Nel caso del Covid la sperimentazione ha avuto tempi ridotti perché morivano milioni di persone e il mondo viveva nel terrore, ma mai come allora miliardi di persone si sono inoculate il farmaco. E gli effetti collaterali non sono stati superiori a quelli di altri vaccini».
Lei che è uno storico vaccinista, come si sente in un partito che strizza l'occhio ai no vax?
GIORGIA MELONI PRO SCIENZA NEL 2018
«Mi sento benissimo. Fratelli d'Italia è da sempre in favore dei vaccini e della scienza».
Ne è sicuro? L'opposizione a Conte all'epoca del Covid è stata piuttosto radicale.
«Abbiamo contestato la modalità con cui quel Governo affrontò la pandemia, piena di falle: la crisi del mondo produttivo, i banchi a rotelle, i ritardi nella produzione e distribuzione dei dispositivi di protezione per medici e infermieri, le truffe sulle mascherine. È su questo che sta indagando la commissione d'inchiesta parlamentare».
E non sui vaccini?
«Guardi, Giorgia Meloni aprì una forte polemica in Europa con la cancelliera Merkel che fece incetta di vaccini a discapito delle altre nazioni, quando c'erano troppi pochi vaccini rispetto alle richieste dei cittadini. Gli elettori di tutti i partiti hanno dato al vaccino un consenso mai inferiore al 70%, compresi quelli di centrodestra».
FABIO RAMPELLI
FABIO RAMPELLI CON L OMBRELLO A MONTECITORIO
FABIO RAMPELLI IN VERSIONE NATALIZIA
orazio schillaci 1
FABIO RAMPELLI QUANDO NUOTAVA
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