alfredo mantovano servizi segreti 007 intelligence

SE QUESTO È IL MEGLIO DELLA CLASSE DIRIGENTE MELONIANA, SIAMO ROVINATI – ALFREDO MANTOVANO, CONSIDERATO FINORA L’UNICO CIVIL SERVANT IN GRADO DI TAMPONARE I BUCHI DEI FRATELLINI D’ITALIA, È IL PRINCIPALE RESPONSABILE DEL CAOS TOTALE IN CUI È FINITO IL COMPARTO DEI SERVIZI, DI CUI È AUTORITÀ DELEGATA – “DOMANI”: “IL SOTTOSEGRETARIO INDICA COME CAUSA DELLE DÉIFAILLANCES L’ASSETTO GENERALE DEL COMPARTO, CHE DUNQUE ANDREBBE RIFORMATO. MA RIFORME COMPLESSE FATTE DA CHI NON È CAPACE DI GESTIRE NEMMENO L’ORDINARIO PROMETTONO SOLO DI AGGIUNGERE CAOS AL CAOS…”

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”

 

alfredo mantovano al copasir - foto lapresse

La capacità di stare in silenzio è stata sempre riconosciuta come una delle sue principali virtù. In una galassia di dichiaratori seriali, Alfredo Mantovano ha coltivato la parsimonia nelle parole pubbliche. Perciò se il potente sottosegretario alla presidenza si concede ai taccuini dei cronisti, in pieno Transatlantico, c’è qualcosa di importante che sta accadendo.

 

La vicenda Graphite, lo spyware infilato nel telefonino di giornalisti, come il direttore di Fanpage Francesco Cancellato, e attivisti come Luca Casarini, è emblematica del caos totale in cui è finito il nostro comparto di sicurezza nell’ultimo mese.

 

GIORGIA MELONI E IL CASO ALMASRI - MEME BY FAWOLLO

Un caos che ha portato alla decisione di sospendere l’uso del sistema israeliano in dotazione a Aisi e Aise, sebbene resti ancora ignoto –  come ha ricordato ieri Matteo Renzi – chi lo ha impiegato impropriamente.

 

[…] La vicenda Osama Njeem Almasri è il sigillo a mesi di gestione accentratrice a palazzo Chigi. La firma politica sul disastro è infatti quella di Mantovano, autorità delegata ai servizi. Se l’intelligence si inceppa è a lui che bisogna rivolgersi.

 

Le preoccupazioni aumentano anche per la tenuta istituzionale. Non c’è serenità negli apparati e si potrebbe innescare una guerra per bande. Con l’ulteriore responsabilità di aver gettato nell’arena politica un comparto che è patrimonio dello stato, e che il governo e la politica dovrebbe tutelare ad ogni costo.

 

[…] È lunga la sequenza di fatti anomali di cui Mantovano è direttamente o indirettamente responsabile, a partire dall’attività di controllo sul capo di gabinetto di palazzo Chigi, Gaetano Caputi.

 

ALFREDO MANTOVANO. - GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - MATTEO PIANTEDOSI - FOTO LAPRESSE

Nei primi mesi di governo, come rivelato da Domani, è stato oggetto di «interrogazioni», termine tecnico che cela delle verifiche sulle relazioni di Caputi con l’interessamento in prima persona di Giuseppe Del Deo, all’epoca potente numero due dell’Aisi, l’agenzia dei servizi interni.

 

Di fronte a eventi così preoccupanti, Mantovano ha scelto “la strategia della confusione”: invece di chiarire le ragioni dei controlli su Caputi, il governo ha denunciato ai magistrati di Perugia la pubblicazione della notizia.

 

CARLO NORDIO CHE CERCA DI IMPEDIRE IL RILASCIO DEL TORTURATORE LIBICO ALMASRI - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA

Così è derivata l’altra gigantesca anomalia: la politicizzazione dei servizi. Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) ha presentato un esposto contro il procuratore capo di Roma, Francesco Lo Voi, per aver allegato al fascicolo dell’indagine sui giornalisti di Domani per l’ipotesi di reato di rivelazione di segreto. Uno scontro senza pari, dunque, deciso direttamente da Mantovano.

 

A chiudere il cerchio, è arrivata la querela del Dis per due quotidiani, Il Foglio e l’Unità, per degli articoli sul direttore dell’Aise, Giovanni Caravelli, in merito a un viaggio in Libia.

 

Al netto del merito del contenuto delle pubblicazioni, smentite seccamente da Caravelli, c’è un dato plastico: i servizi segreti sono sempre meno segreti, e come mai prima al centro della scena. Finendo pure al centro di ricostruzioni passibili di code giudiziarie.

L’emblema è la foto del Falcon in dote all’intelligence da cui è sceso Almasri, l’ormai ben noto «torturatore libico», è uno smacco. Quel volo è stato autorizzato da palazzo Chigi nell’autorità di Mantovano. E proprio da quegli uffici che denunciano fughe di notizie, sono con ogni probabilità usciti i documenti sul carteggio dei voli di stato cancellati a Lo Voi pubblicati dal Tg1.

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli

 

Mantovano, che gode delle stimmate di civil servant di destra ma capace e competente (a differenza di gran parte della classe dirigente di meloni), le sta sbagliando quasi tutte. Tanto che anche nei servizi i vertici (che pure hanno dato credito al magistrato) hanno dubbi sulle scelte (o sull’inazione, vedi l’incapacità di sopire le liti e i veleni interni al comparto) del sottosegretario.

 

Anche Meloni, che per i servizi ha un’ossessione, è preoccupata. Se Mantovano è colui che ha sbagliato più forte, il suo braccio destro Alessandro Monteduro, ex direttore della fondazione pontificia Aiuto alla chiesa che soffre (Acs), non ha aiutato a migliorare il clima.

giorgia meloni alfredo mantovano

 

Monteduro è oggi capo di gabinetto dell’autorità delegata ai servizi. È sulla sua scrivania che si gestiscono parte dei dossier più scottanti. Al Dis i rapporti tra Mantovani ed Elisabetta Belloni si sono deteriorati anche a causa dell’interventismo di Monteduro, che si muove fin dall’inizio dentro i servizi da padrone di casa. Amministratori delegati, capi delle relazioni istituzionali delle aziende, giornalisti accreditati, chiunque voglia parlare con Mantovano deve passare prima da lui.

 

[…]

 

In un paese normale gli scandali dell’ultimo mese avrebbero fatto tremare la poltrona del responsabile politico del settore. Complice un’opposizione molto brava a discettare di sanità, salari e ritardi dei treni, ma digiuna (a parte Renzi, Conte da premier è responsabile dei pasticci dell’ex Dis Gennaro Vecchine) delle delicate dinamiche sulla sicurezza, Mantovano ne è uscito senza un graffio (politico).

Almasri Osama Najeen.

 

Anche la partita delle dimissioni improvvise di Belloni non ha creato problemi a Chigi, anzi: Mantovano […] ha potuto mettere un suo uomo a Piazza Dante, Vittorio Rizzi. Considerato un galantuomo dalla carriera bipartisan, ha avuto il torto di iniziare il mandato firmando la denuncia - un atto che non ha precedenti - contro Lo Voi.

 

Nonostante i servizi siano in prima pagina un giorno sì e l’altro pure a causa di suoi errori, Mantovano non frena e rilancia. Il sottosegretario indica come causa delle déifaillances l’assetto generale del comparto, che dunque andrebbe riformato. Partendo da una proposta di legge depositata già alla fine dello scorso anno da Lorenzo Guerini del Pd. L’obiettivo della destra è la creazione di un’agenzia unica, ma è una chimera difficilmente raggiungibile. Anche perché riforme complesse fatte da chi non è capace di gestire nemmeno l’ordinario promettono solo di aggiungere caos al caos.

Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli Njeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoliNjeem Osama Almasri Hoabish torna a tripoli LA DIFESA DI ALMASRI BY CARLO NORDIO - MEME BY 50 SFUMATURE DI CATTIVERIA