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Se ne è andato a 67 anni Paolo Pozzessere. Alto, bello, dotato di simpatia travolgente, laurea in Giurisprudenza e ampia esperienza internazionale, l’ex potente direttore commerciale di Finmeccanica finì stritolato dal berlusconismo senza limitismo per gli affari. L’immancabile caprone espiatorio da sbattere in galera al posto di chi davvero tirava i fili del potere.
Fu arrestato all'alba di martedì 23 ottobre 2012 a Napoli dai carabinieri del Noe e dagli agenti della Digos nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli sulla fornitura di elicotteri e armamenti a Panama, effettuata da AgustaWestland, Selex e Telespazio.
SILVIO BERLUSCONI - RICARDO MARTINELLI - VALTER LAVITOLA
Furono i verbali di Lorenzo Borgogni, ex responsabile delle Relazioni istituzionali di Finmeccanica, a svelare ai pubblici ministeri Vincenzo Piscitelli ed Henry John Woodcock i retroscena delle commesse internazionali trattate in India, a Panama, in Indonesia e in Russia.
Pozzessere rimase figura conosciuta solo agli addetti e dintorni fino a quando spuntarono le intercettazioni. Come quella, molto interessante, tra Pozzessere e Carminati riportata da ‘’La Repubblica’’.
INTERCETTAZIONE AMBIENTALE TRA CARMINATI E POZZESSERE
Carlo Bonini per “la Repubblica” – articolo del 6 dicembre 2014 -Estratti
Quanto pesa Massimo Carminati nelle dinamiche del Potere? Ne è uno snodo? Dove finisce il mito nero che lo precede e dove comincia la realtà? Quali informazioni privilegiate e ricatti maneggia per proteggere la sua immunità di Signore del “Mondo di Mezzo”?
Il 13 giugno 2013, al distributore Eni di Corso Francia, il suo ”ufficio all’aperto”, le cimici del Ros dei carabinieri catturano una lunga conversazione che suggerisce delle risposte. Carminati viene raggiunto da un vecchio amico e “camerata”.
Paolo Pozzessere, fino a pochi mesi prima direttore commerciale e responsabile delle commesse all’estero di Finmeccanica, travolto dall’inchiesta della Procura di Napoli per la quale, nel marzo scorso, verrà rinviato a giudizio con Valter Lavitola per corruzione internazionale (una tangente da 18 milioni di euro a Riccardo Martinelli, presidente della Repubblica di Panama).
È una conversazione che evoca ex ministri della Repubblica (Ignazio La Russa), sindaci (Alemanno), costruttori (Ligresti), direttori dei Servizi Segreti (Nicolò Pollari), i vecchi e i nuovi assetti di Finmeccanica (Borgogni, Pansa). E almeno un affare all’interno del Raccordo Anulare. La “Nuvola di Fuksas”.
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ALEMANNO E IL FIGLIO
Il rumore dell’autolavaggio disturba la cimice. Quando l’ascolto riprende, i due discutono di Alemanno, sconfitto alle comunali. Carminati è severo. «Ha raccolto quello che ha seminato. Non ha fatto un cazzo. E si è circondato di una banda di cialtroni».
Pozzessere osserva: «Io e te non semo comunisti, ma va detto che a destra non ci sono manager». Carminati evoca la Destra forchettona: «Non c’è cultura. Quando arrivano lì fanno “Guarda... ‘Anvedi”. Come quelli che c’hanno una fame atavica ».
isabella rauti con il figlio manfredi alemanno foto di bacco
Pozzessere lo eccita: «E non parliamo di quello che ha combinato il figlio (Manfredi, ndr)». Carminati si fa feroce. «Che famiglia... È un mezzo scemo. Sta co’ Casa Pound e ha fatto danni mica solo a Porto Ercole dove se va l’ammazzano » (il riferimento è a una sanguinosa rissa in discoteca cui Manfredi ha partecipato, ndr). «Ha fatto danni a Ponte Milvio». Pozzessere lo interrompe: «Lui e l’amici suoi pischelli. Tutti pompati e pippati».
PAOLO BERLUSCONI SALVATORE LIGRESTI IGNAZIO LA RUSSA
IL “MALATO” LA RUSSA E LIGRESTI
La conversazione vira su Ignazio La Russa. «Un giorno — dice Pozzessere — stavo nell’ufficio di Ignazio, quando era ministro della Difesa». Carminati lo interrompe: «Sì, che lui doveva anda’ all’Interno per pareggia’ i conti di Ligresti. Che poi lui è stato sempre socio della figlia. Fa il capo bene, lui. Me lo ricordo quando da ragazzino andavo a Milano. L’Msi erano lui e il padre.
aida yespica con debbie castaneda
Gli rompevano il cazzo e dicevano che era mafioso perché era amico di Ligresti. E lui: “È Ligresti che viene da me. No io da lui”. Però Ignazio deve sta’ attento alla “sorca”. È malato. E s’attacca pure... una cosa terribile. È sempre stato così».
Pozzessere ricorda di quando si tirava dietro la modella colombiana Debbie Castaneda negli incontri con La Russa. «Sai gli appalti... Ti avrebbe firmato qualunque cosa». E Pozzessere: «Me la portavo apposta».
L’AISI E POLLARI UNICO CAPO
Nel congedarsi i due fanno riferimento all’Aisi, il nostro Servizio segreto interno. Carminati — che, come documentano le carte dell’inchiesta, gode delle informazioni di almeno quattro poliziotti, due carabinieri e di un “mago” degli strumenti di intercettazione, che presenta come “Federico” e che immagina “dei Servizi” — chiede a Pozzessere notizie di un uomo il cui nome risulta “incomprensibile” a chi trascrive l’ascolto: «È sempre “chiuso” all’Aisi?».
Pozzessere glielo conferma e quindi parla di Nicolò Pollari, ex direttore dell’Aise travolto dal caso Abu Omar. I due convengono che «è stato l’unico vero capo dei Servizi». «L’hanno massacrato proprio per quello», ride Carminati. Che quindi, riferendosi al caso Abu Omar, chiosa: «Qui stanno in piedi tutti quelli che hanno lanciato la freccia. Qui c’entra Prodi, c’entra Berlusconi, c’entrano tutti».
MAIL DEL 6 DICEMBRE 2014 DI PAOLO POZZESSERE A DAGOSPIA – ‘’NELLA VITA NON HO MAI RINNEGATO NULLA MA IN QUESTA STORIA NON C'ENTRO DAVVERO NULLA’’
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Roberto,
Aspettavo la tua ripresa degli articoli di oggi per iniziare a dire la mia sperando che avrai la usuale cortesia di pubblicarla.
Prima di tutto chiedo scusa per le chiacchiere da bar, meglio benzinaio?, che evidentemente ho rivolto ad Alemanno e La Russa, sono appunto chiacchiere di terza mano dette tra conoscenti mentre mi lavano la macchina.
Carminati lo conosco da fine anni 70 vivendo io allora, ed anche oggi, a Roma nord. Prima di quel giorno non lo vedevo da almeno 20 anni e lui stesso mi disse che aveva saputo che ero in Finmeccanica dai giornali che riportavano il mio arresto nel 2012. Il nostro incontro è stato del tutto casuale e Carminati mi ha di base manifestato solidarietà' per l'arresto e per quello che la mia famiglia aveva dovuto sopportare sotto la gogna mediatica di allora.
Delle attività "criminali" di Carminati avevo letto dall'Espresso ed ero davvero molto stupito di vederlo tranquillo. Meno stupito rimasi nel constatare la sua conoscenza di Finmeccanica considerando le sue amicizie, Cola, che io ad esempio non ho mai conosciuto così come tutti quelli dell'indagine in atto oggi.
Scusa, conosco bene anche Brugia ma perché il suo defunto fratello Raoul era il mio migliore amico.
Nella vita non ho mai rinnegato nulla ma in questa storia non c'entro davvero nulla.
PS - Mi dimenticavo di dire che la giornalista della 7 si chiama Flavia Filippi, mia amica e conoscente come me di Carminati. Flavia mi aveva chiesto di poter avere informazioni circa quel progetto, nuvola di Fuksas da Massimo. Io mi limitai a chiedergli se lui avesse voluto parlare con lei. Mi sembra che mi disse che con i giornalisti non ci voleva parlare.
Ciao Paolo Pozzessere
pierfrancesco guarguaglinidebbie castaneda aida yespicalavitola berlusconi martinelliberlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitola berlusconi al tribunale di napoli per il processo lavitolaBERLUSCONI LAVITOLA MARTINELLI FEDERICA GAGLIARDI BOBO VIERI E DEBBIE CASTANEDADebbie Castaneda
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