DOPO LE DIMISSIONI, IL DILUVIO (GIUDIZIARIO) - SENZA PIÙ LEGITTIMO IMPEDIMENTO E LA POSSIBILITÀ DI QUALCHE LEGGE AD PERSONAM FATTA IN FRETTA E FURIA, DA SEMPLICE PARLAMENTARE IL PATONZA È ATTESO A UN TOUR DE FORCE NELLE AULE DEI TRIBUNALI - CALENDARI BLINDATI PER IL PROCESSO RUBY, PER QUELLO MEDIASET (FRODE FISCALE), PER L’INTERCETTAZIONE FASSINO-CONSORTE - IL PRIMO AD ARRIVARE ALLA SENTENZA DI PRIMO GRADO SARÀ IL PROCESSO MILLS…

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Gianni Barbacetto per "il Fatto Quotidiano"

Ora i giochi si fanno duri. Dopo il trasloco da Palazzo Chigi, Silvio Berlusconi non sarà più presidente del Consiglio, ma resterà imputato e indagato. Sarà un semplice deputato, senza la protezione dell'alta carica istituzionale e le giustificazioni per "bigiare" i processi. Mesi difficili, dunque, lo aspettano, non soltanto dal punto di vista politico, ma anche da quello giudiziario.

Chissà se piangerà sotto la doccia, come gli capitò in un altro momento difficile della sua vita, in quella primavera del 1993 - come racconta un suo collaboratore del tempo, Ezio Cartotto - in cui il crollo delle protezioni politiche e la crescita delle difficoltà economiche per le sue tv lo costrinsero a decidere la "discesa in campo". Di certo, nelle prossime settimane ha un'agenda fitta di appuntamenti nelle aule di giustizia. Ha molti impegni, da qui a Natale: già a partire da lunedì 21 novembre e fino al 22 dicembre.

Si comincia il 21 e il 22 novembre con due udienze del processo Mediaset, in cui è imputato di frode fiscale, falso in bilancio e appropriazione indebita, per il sistema di compravendita di diritti televisivi che secondo l'accusa ha funzionato per anni nella sua azienda tv.

CALENDARI BLINDATI
Mercoledì 23 novembre comincerà a entrare nel vivo il processo Ruby, in cui Berlusconi è imputato di concussione (per le pressioni fatte sui funzionari della questura di Milano affinché liberassero Karima El Mahroug in arte Ruby) e prostituzione minorile (per i rapporti e i pagamenti alla ragazza marocchina, allora non ancora diciottenne). Il dibattimento proseguirà il 2, il 12 e 19 dicembre, quando cominceranno a sfilare i testimoni più imbarazzanti, cioè le ragazze del bunga-bunga.

Lunedì 28 novembre è la volta del processo Mills, in cui è imputato di aver comprato con 600 mila dollari la falsa testimonianza in due processi milanesi dell'avvocato britannico David Mills, già per questo condannato (anche se poi salvato dalla prescrizione). È il processo che in questo momento più preoccupa il presidente del Consiglio uscente, perché la sentenza di primo grado potrebbe arrivare in tempi molto rapidi.

Tanto più ora che il principale imputato è rimasto senza lo scudo della carica che gli permetteva di sollevare il legittimo impedimento a venire in aula a causa degli impegni di governo. Il calendario già fissato prevede udienze anche il 5 dicembre (con in programma l'interrogatorio di Berlusconi), il 10, il 19 e il 22 dello stesso mese e poi il 9, il 14 e il 16 gennaio. A Milano resta aperto anche il processo sull'intercettazione segreta tra il presidente Unipol Giovanni Consorte e Piero Fassino ("Abbiamo una banca?") finita sul Giornale a fine 2005.

Il pm aveva ipotizzato di archiviare la posizione di Berlusconi, a cui l'intercettazione fu portata la vigilia di Natale 2005. Ma ha poi dovuto chiederne il rinvio a giudizio, come preteso dal giudice per le indagini preliminari. Ora, con l'imputato rimasto senza impegni di governo, i pm Fabio De Pasquale per Mills e Mediaset e Ilda Boccassini per Ruby potrebbero in teoria perfino chiedere di ridiscutere i calendari delle udienze, compilati su misura per un presidente del Consiglio, e pretendere di aggiungere nuove date. Ma in pratica ciò è impossibile, anche perché i collegi giudicanti non hanno più date libere.

Quello che cambia è che da qui in avanti i calendari già decisi si devono ritenere blindati, senza più possibilità di saltare udienze. Così la sentenza per Mills potrebbe già arrivare il 16 gennaio: ben prima della prescrizione, che scatterà a metà marzo 2012. Per Ruby, le udienze sono già settimanali e la prescrizione lontanissima. Berlusconi non potrà comunque più dire, come in passato, di non poter venire in aula perché impegnato in essenziali colloqui con il premier della Macedonia Nikola Gruevski, come è successo il 5 ottobre scorso.

Né gli riusciranno più manovre come quella messa in atto il 14 settembre, quando decise di andare a Strasburgo a illustrare un piano economico ancora non approvato, ospite (indesiderato) delle istituzioni europee, pur di non andare a Napoli, dove la procura lo doveva interrogare sui presunti ricatti di Gianpaolo Tarantini e Valter Lavitola.

Quale via di fuga resta al deputato Berlusconi? Il pasdaran del predellino Giorgio Stracquadanio, prima della caduta, aveva dichiarato a Radio24 che il sì al governo Monti doveva essere condizionato alla concessione di un "salvacondotto per Berlusconi che salvi sua onorabilità e il suo patrimonio politico e personale dai rischi giudiziari e patrimoniali".

Concessioni impossibili da garantire. Difficile anche che in Parlamento si trovino i numeri e il tempo per far approvare la prescrizione breve, che potrebbe tentare di salvarlo almeno dalla possibile condanna di primo grado al processo Mills.

La giustizia farà così il suo corso. Non soltanto a Milano, ma anche a Roma, dove la Cassazione dovrà decidere se confermare definitivamente il risarcimento di 750 milioni di euro per aver strappato la Mondadori a Carlo De Benedetti con una sentenza comprata. E a Palermo, dove proseguono le indagini sulle trattative con Cosa Nostra nel biennio delle stragi di mafia 1992-93.

Con Berlusconi non più al governo e senza il controllo degli apparati di sicurezza, è possibile che alcuni boss, collaboratori e testimoni decidano di raccontare con meno reticenze quanto sanno degli eventuali contatti avuti allora anche con uomini della Fininvest, in vista del varo di un nuovo partito? Berlusconi diciotto anni fa piangeva sotto la doccia. E oggi?

 

Berlusconi arriva in Tribunale per il processo MillsDavid Millsruby BERLUSCONI BOCCASSINI FEDE MINETTI jpegmediasetfassino sfondo consorte da IlSole24OreGianpaolo Tarantini da La Stampalavitola-berlusconiCarlo De Benedetti Marina Berlusconi Fedele Confalonieri