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E bravo il nostro Ministro degli Esteri (Marchese Giuliomaria Terzi di Sant' Agata)
Qualcuno di voi si è imbattuto in una causa immobiliare in qualche Tribunale della nostra Repubblica, e segnatamente in quello di Roma che ha visto Giulio Terzi intentare una causa nei confronti di Gianna Gori, moglie separata ma non ancora divorziata del ministro degli Esteri? Ebbene, immaginiamo che quel qualcuno avrà dovuto penare molto più di quattro anni per ottenere la sentenza.
Al nostro Ministro, invece, sono bastati "solo" quattro anni per avere una sentenza che gli desse piena ragione su una serie di questioni che, anche a noi profani, potrebbero apparire complesse e meritevoli di approfondito esame.
Approfondito esame che il suo Giudice è riuscito ad ultimare nel tempo record di 22 giorni (per i tecnici del processo, il periodo che passa dal deposito dell'ultimo atto difensivo alla pubblicazione della sentenza).
Ma questo, a ben vedere, ci fa piacere, perchè dimostra che anche nel tanto vituperato Tribunale capitolino ci sono Giudici solerti ed in grado di fare rapida giustizia, come dovrebbe essere sempre e per tutti.
Non solo; vi sono anche Cancellieri altrettanto solerti, visto che, dall'avviso di rito, risulta che la sentenza è stata pubblicata prima delle ore 7,41 del 12 luglio, vale a dire diciannove minuti prima che gli uffici giudiziari aprano i loro battenti al personale di servizio.
Ebbene, tutto questo ci fa piacere.
Meno piacere ci fa però il leggere nella sentenza in questione la presente frase, utilizzata per motivare la soccombenza dell'avversaria del Ministro in quel processo: "Giulio Terzi, quindi, non intendeva donare i terreni a Gianna Gori, ma vendere a [...] i beni simulatamente donati alla convenuta allo scopo di usufruire di benefici fiscali".
Cioè, se non capiamo male, il nostro integerrimo Ministro ha simulato una donazione per "usufruire di benefici fiscali", cui evidentemente non avrebbe avuto diritto. Ma questo, per ogni comune cittadino, si chiama frode fiscale. E per un semplice avviso di garanzia di frode fiscale (che è qualcosa meno dell'accertamento in una sentenza emessa in nome del popolo italiano), il sottosegretario alla Giustizia Zoppini si è dovuto dimettere (immaginiamo, meritandosi il plauso dei suoi colleghi di governo per il dimostrato alto senso di responsabilità ).
Ci aspettiamo che anche il Ministro degli Esteri si regoli di conseguenza.
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