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LO SHUTDOWN MANDA IN TILT IL PARTITO DEMOCRATICO AMERICANO – OTTO SENATORI DI SINISTRA VOTANO PER L’ACCORDO CON I REPUBBLICANI E METTONO FINE ALLA CHIUSURA DELLE ATTIVITÀ GOVERNATIVE, MA I LORO COMPAGNI DI PARTITO LI BOLLANO COME TRADITORI – LA CONCESSIONE OTTENUTA DALLA FRONDA DEMOCRATICA SULLA SANITÀ, IL VERO TERRENO DI SCONTRO, È MISERA: I SUSSIDI FEDERALI PER L’OBAMACARE NON VERRANNO RINNOVATI (CON IL RISCHIO DI UN AUMENTO DEI COSTI PER L’ASSISTENZA SANITARIA) – LO SHUTDOWN PIÙ LUNGO DELLA STORIA ERA DIVENTATO UN TEST PER LA TENUTA DELL’OPPOSIZIONE, EVIDENTEMENTE FALLITO
il video meme sullo shutdown pubblicato da donald trump
USA: OK SENATO A LEGGE PER FINE SHUTDOWN, ORA TOCCA ALLA CAMERA
(Adnkronos) - Il Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge per mettere fine al più lungo shutdown nella storia del Paese - 41 giorni - che permette di finanziare il governo fino alla fine di gennaio. Dopo il passaggio in Senato, dove hanno votato a favore della misura in 60, mentre i contrari sono stati 40 - la legge deve andare adesso alla Camera.
I DEMOCRATICI SI DIVIDONO: VIA LIBERA ALL’ACCORDO CON TRUMP
Estratto dell’articolo di Luca Veronese per “il Sole 24 Ore”
Un gruppo di otto senatori democratici ha ceduto e, tradendo le indicazioni del partito, ha raggiunto l’accordo con i repubblicani di Donald Trump: la svolta decisiva per mettere fine allo shutdown è arrivata domenica notte, dopo 40 giorni di scontro al Congresso - un record nella storia americana - che ha bloccato le attività di molte agenzie federali, portando alla cancellazione di migliaia di voli aerei, all’interruzione dei programmi di sostegno alimentare per 42 milioni di americani e alla sospensione dello stipendio per quasi un milione di dipendenti del governo, dai tribunali ai musei, dagli amministrativi non ritenuti essenziali, fino agli addetti alla pulizia dei parchi.
[…] L’accordo prevede la revoca, chiesta dai democratici, dei 4mila licenziamenti fatti dall’amministrazione Trump durante lo shutdown - come ricatto per piegare l’opposizione - e impedisce che ne vengano decisi altri da qui a gennaio. Inoltre vengono assicurati - in questo caso fino al prossimo settembre - i fondi per il Supplemental Nutrition Assistance Program, il programma Snap che attraverso buoni alimentari, garantisce un sostegno vitale alle fasce più deboli della popolazione.
stati uniti, voli cancellati a causa dello shutdown del governo 9
Davvero misera la concessione ottenuta dalla fronda democratica sulla sanità, il vero terreno di scontro, il motivo per il quale lo shutdown più lungo della storia è diventato una sorta di test, evidentemente fallito, per la tenuta dell’opposizione: i sussidi federali per l’Obamacare non verranno rinnovati e questo rischia di provocare un aumento esorbitante dei per l’assistenza sanitaria di milioni di americani che sono riusciti ad ottenerla con lo storico Affordable Care Act firmato da Barack Obama.
I repubblicani si sono limitati a promettere di facilitare, a dicembre, un voto in aula per la proroga dei fondi dell’Obamacare: ma l’impegno, secondo i leader democratici è troppo generico e nasconde la volontà della Casa Bianca e della destra di affossare la misura con la maggioranza su cui possono contare alla Camera e anche al Senato.
I democratici avevano chiesto anche l’abrogazione dei tagli a Medicaid approvati dai repubblicani all’inizio di quest’anno, ma anche qui l’ha avuta vinta il presidente Usa. «La crisi del sistema sanitario è così severa, urgente e devastante per le famiglia che io non posso in buona fede sostenere questo accordo», ha detto Charles Schumer, il leader dei democratici al Senato che su questi temi ha rifiutato di negoziare con i repubblicani.
Angus King, senatore indipendente del Maine che vota con i democratici, ha invece difeso la decisione sua e dei suoi sette colleghi: «Uno shutdown così lungo - ha detto - è diventato un peso insostenibile per gli americani».
Mentre Tim Kaine, senatore della Virginia il cui voto è risultato decisivo, ha sottolineato che «non c’erano altre opzioni» e che l’accordo «proteggerà i dipendenti federali da licenziamenti ingiustificati, reinserirà quelli che sono stati illegalmente licenziati durante lo shutdown e garantirà che i dipendenti federali ricevano gli stipendi che sono stati sospesi».
La spaccatura nel partito democratico è profonda: molti - nell’ala di sinistra, ma anche tra gli storici leader al Congresso e tra i governatori - consideravano lo scontro sul budget e lo shutdown come una delle poche occasioni per resistere allo strapotere della Casa Bianca.
«L’accordo con i repubblicani è un terribile errore, cedere adesso è un tremendo errore e una tragedia per il Paese», ha detto il senatore democratico progressista Bernie Sanders. «Questo non è un accordo, è una resa. Non potete inginocchiarvi», ha scritto sui social il governatore della California Gavin Newsom.
Lo shutdown durerà ancora qualche giorno. Per l’effettiva riapertura del governo bisognerà aspettare che i provvedimenti di finanziamento vengano discussi e definitivamente votati al Senato, con un passaggio poi alla Camera, prima della firma finale di Trump. Ma ieri lo speaker della Camera, il repubblicano Mike Johnson, stava cercando di accorciare i tempi, chiedendo ai deputati di tornare «subito» a Capitol Hill «per approvare tutto il prima possibile». […]
stati uniti, voli cancellati a causa dello shutdown del governo 7
russ vought come la morte nel video meme sullo shutdown pubblicato da donald trump
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