FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È…
DA SPIDERMAN ALLA “MANOVRONA”, DAI GIUDICI CATTIVI AI SINDACALISTI SFACCENDATI: GIORGIA MELONI CONTRO TUTTI – LA DUCETTA A BARI CITA L’UOMO RAGNO A BENEFICIO DI MEME (“DA UN GRANDE POTERE DERIVANO GRANDI RESPONSABILITÀ”) E TRA MOSSE DI CABARET E FACCETTE FA LE PROVE GENERALI PER LA CAMPAGNA ELETTORALE DEL REFERENDUM (LA PUGLIA È CONSIDERATA PERSA): “SOLO GLI ITALIANI POSSONO MANDARMI A CASA, NON I REFERENDUM. MIGLIAIA DI MAGISTRATI VOTERANNO SÌ” – “LE OPPOSIZIONI LA DEFINISCONO UNA ‘MANOVRINA’ PERCHÉ NON HA ABBASTANZA SOLDI. AVREMMO POTUTO FARE UNA “MANOVRONA” SE NON AVESSIMO 40 MILIARDI DI CREDITI DEL SUPERBONUS DA RIPAGARE GRAZIE AI GENIALI PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO CONTE”. GIUSTO, MA IL SUPERBONUS VENNE DIFESO PROPRIO DA FRATELLI D’ITALIA… - VIDEO
"Il magistrato che sbaglia sarà giudicato da un organismo terzo perché, come dice l'Uomo Ragno, da un grande potere derivano grandi responsabilità" Segue cabaret vario in terza persona pic.twitter.com/cfNc5QNXeG
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) November 10, 2025
Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “La Stampa”
GIORGIA MELONI A BARI PER IL COMIZIO DI LUIGI LOBUONO - FOTO LAPRESSE
Contro Maurizio Landini e gli scioperi della Cgil che cadono spesso di venerdì: «La rivoluzione non la fanno mai il martedì». Contro i giudici che attaccano la riforma della magistratura: «Solo gli italiani possono mandarmi a casa, non i referendum. Migliaia di magistrati voteranno sì».
Contro gli intellettuali di quella sinistra che si trova «ai margini per la sua supponenza». Ma soprattutto, contro chi critica la nuova legge di Bilancio: «Una manovra per ricchi? Ci vuole coraggio per dire cose del genere». Giorgia Meloni cerca nemici fuori dai confini pugliesi, nonostante sia il comizio conclusivo della campagna elettorale al teatro Team di Bari, a sostegno del candidato Luigi Lopalco.
MEME SUL COMIZIO DI GIORGIA MELONI A BARI
Duemila persone. Ai tempi di Silvio Berlusconi, ricordano da queste parti, «riempivamo il palazzetto dello sport qui a fianco». Sono passati venticinque anni dall’ultima vittoria. E anche stavolta, in vista del voto del 23 e 24 novembre, nelle file della maggioranza tira una brutta aria.
Ne è un indizio il tenore delle promesse mirabolanti che è costretto a lanciare Lobuono: «Duecentomila posti di lavoro in 24 mesi», «il problema delle liste d’attesa risolto in 6 mesi», «la riduzione delle addizionali regionali irpef e irap».
GIORGIA MELONI A BARI PER IL COMIZIO DI LUIGI LOBUONO - FOTO LAPRESSE
Di fronte a una sconfitta quasi annunciata, Meloni sembra quindi soprattutto preoccupata di difendere la manovra del suo governo, messa in cattiva luce, in queste settimane, non solo dalle opposizioni, ma anche da Istat, Corte dei conti, Ufficio parlamentare di bilancio, Bankitalia […]: «Ci parlano di equità - dice riferendosi al centrosinistra -, ma abbiamo fatto una manovra per il ceto medio e abbiamo chiesto un contributo alle banche. Lezioni da chi prendeva i soldi ai lavoratori per darli alle banche non ne prendiamo».
Rivendica, poi, di aver «dato segnali importanti su famiglia e natalità destinando alle famiglie 1 miliardo e 600 milioni, tolto la prima casa dal calcolo dell’Isee, dato sostegno alle imprese, rafforzato il bonus per le mamme lavoratrici, difeso il potere d'acquisto delle famiglie, ridotto ulteriormente le tasse, sostenuto il ceto medio abbattendo la tassazione sugli aumenti legati ai rinnovi... una misura che ci chiedeva la Cgil, che ha risposto con lo sciopero».
MEME SU GIORGIA MELONI SPIDERMAN
Al lungo elenco […] aggiunge un elemento che l’ha piuttosto infastidita della narrazione di questi giorni: «Le opposizioni la definiscono una “manovrina” perché non ha abbastanza soldi. Vale la pena ricordargli - dice Meloni - che avremmo potuto fare una “manovrona” se non avessimo 40 miliardi di crediti del Superbonus da ripagare grazie ai geniali provvedimenti del governo Conte, per pagare la ristrutturazioni della seconda casa, delle ville o dei castelli a gente che se la poteva permettere senza il contributo dello Stato, con soldi presi ai redditi medio-bassi». Dimentica però - come ricordano i Cinque stelle - che il Superbonus venne difeso proprio da Fratelli d’Italia, così come da tanti altri ministri ora al governo. […]
giorgia meloni al comizio per luigi lobuono a bari
giorgia meloni comizio a bari
giorgia meloni luigi lobuono comizio a bari
giorgia meloni al comizio per luigi lobuono a bari
giorgia meloni al comizio per luigi lobuono a bari 2
giorgia meloni al comizio per luigi lobuono a bari
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