RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Paolo Baroni per “la Stampa”
PASQUALE TRIDICO NUNZIA CATALFO
È ancora tensione sulla proroga dei licenziamenti e, a 48 ore dalla data del previsto varo del «Decreto Agosto», il vertice di Conte coi capi delegazione di maggioranza, i ministri Gualtieri, Catalfo e Patuanelli e gli esperti economici dei partiti, non riesce a chiudere il dossier. Tutto rinviato a stamattina, quando alle nove e mezza riprenderà il lavoro di messa a punto del decreto che stanzia altri 25 miliardi di euro a favore del lavoro e della ripresa dell'economia.
Ieri il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, poco prima di recarsi a palazzo Chigi, ha incontrato i sindacati assicurando loro che lo stop ai licenziamenti sarebbe stato confermato sino alla fine dell'anno. Questa misura, però, trova in disaccordo non solo Confindustria ma anche diversi ministri. Di qui l'ennesima discussione, a tratti anche piuttosto accesa, e una mediazione da mettere meglio a fuoco oggi. L'idea è quella di contemplare sì una proroga, ma di limitarla al 15 ottobre, data in cui terminerà lo stato d'emergenza.
LE PROMESSE DI CATALFO
Dai sindacati, Catalfo ieri aveva ottenuto un sostanziale via libera ipotizzando oltre al blocco dei licenziamenti sino al 31 dicembre (con alcune eccezioni come chiusure e fallimenti e, forse, accordi sindacali sugli esodi volontari) una proroga degli ammortizzatori per altre 18 settimane. Le prime 9 settimane di Cig Covid sarebbero per tutti, mentre la seconda tranche avrà dei paletti legati ai cali di fatturato: chi ha perso più del 20% continuerà ad accedere gratis all'ammortizzatore di emergenza, gli altri potranno chiederlo ma pagando il 9% con cali sotto il 20% o il 18% se non si sono registrate perdite.
Confermata anche la possibilità di prorogare fino dicembre i contratti a termine senza causali. Quanto agli sgravi contributivi oltre alle nuove assunzioni a tempo indeterminato che aumentano la forza lavoro e che rientra dalla Cig è possibile che vengano estesi anche gli stagionali del turismo (ma solo per 3 mesi).
IL BONUS CONSUMI
Da definire meglio anche il bonus destinato a sostenere i consumi, perché alla proposta messa a punto dai viceministri pentastelllati Castelli e Buffagni (20% di sconto per chi va al ristorante e paga con moneta elettronica), ieri si è aggiunta quella della piddina Alessia Morani che punta ad estendere gli sconti a mobili, arredi, elettrodomestici, abbigliamento e calzature. Ma mentre la proposta targata M5s prevde un rimborso diretto sul conto o sulla carta o, in alternativa, attraverso una nuova app dove registrare scontrini e ricevute, quella della sottosegretaria del Mise prevede uno sconto immediato al cliente al momento dell'acquisto ed un rimborso al negoziante al massimo entro un mese. Il piano di Buffagni e Castelli dovrebbe impegnare 1 miliardo di euro, quello della Morani ben 3.
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