FLASH! - IL DAZISTA TRUMP, PER SPACCARE L'UNIONE EUROPEA A COLPI DI TARIFFE SUI PRODOTTI ESPORTATI…
1.COREA NORD:TRUMP, USA VALUTA 'COSE PIUTTOSTO SEVERE'
kim jong un osserva il missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017
(ANSA-AP) - Il presidente americano Donald Trump ha detto oggi che gli Stati Uniti stanno valutando "cose piuttosto severe" in risposta al recente lancio di un missile balistico intercontinentale da parte della Corea del Nord. Trump, parlando in conferenza stampa a Varsavia, ha chiesto inoltre ai Paesi di far fronte al "comportamento molto, molto cattivo" di Pyongyang.
2.TRUMP, COMPORTAMENTO COREA NORD INFAME E PERICOLOSO
(ANSA) - "Il comportamento della Corea del nord è infame e pericoloso e nel futuro dovremo occuparcene", Lo ha detto Donald Trump a Varsavia in conferenza stampa con il presidente polacco Andrzej Duda. Il presidente degli Usa ha rivolto "un appello a tutti i popoli del mondo, perché si oppongano alla minaccia globale generata dalla Corea e dimostrino pubblicamente che vi saranno delle conseguenze".
missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017
3.COREA NORD: MOSCA, PRONTI A DISCUTERE BOZZA RISOLUZIONE USA
(ANSA) - La Russia è pronta a discutere al Consiglio di Sicurezza dell'Onu una proposta di risoluzione degli Usa sulla Corea del Nord. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. "Per quanto riguarda la votazione sulla risoluzione, non c'è ancora nessuna risoluzione, i rappresentanti degli Stati Uniti hanno promesso di presentare una bozza".
"Quando c'è la bozza, la discuteremo", ha detto Zakharova. Gli sforzi per risolvere la situazione nella penisola coreana possono essere fatti "in diversi formati" e possono impiegare meccanismi diversi, ma la posizione della Russia è che il problema deve essere risolto in modo pacifico, ha sottolineato. Lo riporta Interfax.
4.COREA DEL NORD, TRUMP SFIDA PECHINO: TROPPI AFFARI CON IL REGIME DI PYONGYANG
Arturo Zampaglione per la Repubblica
Riunione d' emergenza, ieri notte, del consiglio di sicurezza dell' Onu per condannare il lancio del missile balistico di nuova generazione della Corea del Nord. «Il tempo stringe, dobbiamo fare di più», ammonisce l' ambasciatrice americana Nikki Haley, che parla esplicitamente di una «opzione militare» e della progressiva chiusura di quella «diplomatica». Ma al di là dei toni, si capisce subito che i 15 Paesi membri del consiglio, tra cui quest' anno anche l' Italia, non possono andare al di là, almeno per il momento, delle parole di sdegno e delle minacce.
Una «azione globale» contro Pyongyang, come quella invocata dal segretario di stato americano, Rex Tillerson, si scontra infatti con le crescenti divisioni tra le grandi potenze, inasprite dall' isolazionismo di Donald Trump e dalla sua diplomazia dei tweet.
E anche se il segretario generale del Palazzo di vetro, Antonio Guterres, invita la comunità internazionale a una prova di «unità» nei confronti di Pyongyang, il vero rischio è che l' escalation nordcoreana esasperi le fratture e porti a risposte unilaterali. Come suggerirebbero, ad esempio, le esercitazioni militari congiunte di ieri mattina tra sudcoreani e americani, con il lancio dimostrativo ieri di alcuni missili.
Prima di partire ieri per Varsavia, prima tappa del suo viaggio in Europa, Trump ha affidato a Twitter le sue frustrazioni per l' atteggiamento della Cina sulla Corea del Nord. «Il commercio tra i due Paesi è cresciuto di quasi il 40% nei primi tre mesi: con buona pace della collaborazione promessa».
missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017
Dietro agli affanni trumpiani c' è la delusione per la mancata cooperazione di Xi Jinping. Sin dal loro primo incontro in Florida, Trump faceva affidamento sul presidente cinese per bloccare Pyongyang. Invece la Cina ha mantenuto la stessa ambiguità del passato. E l' incontro di martedì a Mosca di Xi con Vladimir Putin si è concluso con una dichiarazione congiunta in cui, pur definendo «inaccettabile» il test balistico, le due potenze invitavano gli Stati Uniti e la Corea del Sud a rinunciare a manovre militari congiunte e ai sistemi di difesa missilistica appena installati.
Ieri sera posizioni simili sono state ribadite dall' ambasciatore Vladimir Safronkov, vice rappresentante permanente della Russia all' Onu che, annunciando il "no" del suo Paese a nuove sanzioni contro la Corea del Nord, ha sottolineato che Mosca è contraria a qualunque scenario che implichi un' azione militare: «La possibilità dell' uso della forza militare deve essere esclusa», ha detto.
Posizione ribadita subito dopo dal suo collega cinese.
5.KIM, PRONTA LA NUOVA MINACCIA
Angelo Aquaro per la Repubblica
missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017
Il mondo è sull' orlo del baratro. La Corea del Nord ha appena lanciato il missile che può raggiungere «qualsiasi parte del mondo», come recita la propaganda del regime, e comunque almeno l' Alaska e quindi gli Stati Uniti d' America, come avvertono gli esperti indipendenti.
La Corea del Sud teme «un nuovo test atomico da un momento all' altro », e al confine del Nord con la Cina la gente comincia a chiedersi se sia il caso di fuggire, di nuovo, lontano. Ma lui, Kim Jong-un, il Leader Supremo confuso e felice, proprio per questo è il ritratto del Dottor Stranamore il giorno dopo il suo Grande Botto. Esulta, ride, scherza: «Questi bastardi di americani non saranno molto contenti del regalo che gli abbiamo mandato per l' anniversario del 4 di luglio», la festa dell' indipendenza. E naturalmente minaccia: «Dovremmo spedirgliene più spesso di questi doni, così almeno non si annoiano».
gittata del missile intercontinentale nordcoreano luglio 2017
Sembra un linguaggio da B- movie di Hollywood: invece è tutto frutto dell' Ufficio Propaganda di Pyongyang. Niente è lasciato al caso nello Stato più segreto del mondo e chissà allora come si dev' essere infuriato il Giovane Maresciallo quando i reporter dell' Associated Press hanno svelato che anche questo re, in fondo, è un po' nudo: e si prepara a fare la guerra con i mezzi più taroccati che blindati.
Sì, il carro militare che ha trasportato il temibile Hwasong-14, il primo missile balistico intercontinentale made in Corea, capace di volare per 7 mila chilometri e colpire con l' atomica che Kim sta preparando anche l' Alaska, in realtà non è un carro militare.
È appunto un camion taroccato che gli avevano venduto i cinesi.
Un portalegna: rimodellato e rivestito ad hoc.
La notizia non è una curiosità.
a seoul osservano il lancio del missile nordoreano
Dimostra al contrario la grande capacità dei coreani di superare le difficoltà dell' embargo che l' Onu ha imposto già nel 2006, primo test atomico, sui materiali militari: convertendo alla bisogna anche i camion di legname.
E dimostra ancora una volta come Pyongyang non sarebbe arrivata da nessuna parte senza l' aiutino di Pechino: offrendo ulteriore legna, appunto, al fuoco di Donald Trump. Il presidente americano intanto twitta che i commerci dei cinesi con la Corea del Nord sono aumentati del 40%. Non è vero, ma la fake news gli serve per incalzare Xi Jinping che in duetto con Vladimir Putin gli sta chiedendo di fermare le esercitazioni in Corea se vuole che a fermarsi siano anche i coreani del Nord. Figuriamoci: la prima risposta di Washington è proprio un fuoco d' artificio inteso a spaventare Kim. Inutilmente, ovvio.
MISSILI INTERCONTINENTALI ALLA PARATA DELLA COREA DEL NORD
La bomba atomica, si sa, lui già ce l' ha. Ora l' obiettivo è arrivare al più presto a ottenere un ordigno così piccolo da essere trasportato sul "naso" dell' Icbm, InterContinental Ballistic Missile. Per questo da Seul a Washington sono già partite le speculazioni sul test imminente. Sono due i pedali che sta spingendo in parallelo Kim, e sono due acceleratori: la corsa al missile e la corsa alla bomba. L' ha detto ieri il ministro della Difesa del Sud, Han Min-koo, che la possibilità che Pyongyang stia per fare un altro test «è alta». E la capacità di miniaturizzare una testata nucleare ha già raggiunto un livello «considerevole».
L' ipotesi è corroborata da almeno due fattori. Gli esperimenti atomici - notano gli analisti del Sud - hanno quasi sempre seguito il lancio di missili a lungo raggio: il programma si sviluppa in parallelo. E poi c' è il doppio report di Cnn e 38North: sia la tv che il sito specializzato hanno individuato negli ultimi giorni movimenti sospetti intorno a uno dei siti più usati lassù in montagna, probabilmente lavori in corso per il trasporto di materiali per il test. I maghetti di 38North raramente si sbagliano.
Appena una decina di giorni fa erano stati loro a dare la notizia di un raro esperimento missilistico sotterraneo che avrebbe potuto portare alla realizzazione di un razzo intercontinentale: e così infatti è stato. Non ci resta che attendere, dunque: dopo il botto nell' alto dei cieli, quello al centro della terra?
corea del nord parata militare 2017 4
L' ultima volta che la Corea del Nord si è esibita in un test, il quinto, è stato lo scorso settembre. Gli esperti stanno provando a indovinare adesso quanto forte sarà l' esplosione: grande quante volte la vergogna di Hiroshima? Kim ha già fatto sapere che il missile del 4 luglio può già trasportare una testata «grossa e pesante». Il mondo è sull' orlo del baratro e il Dottor Stranamore continua a ballarci indisturbato tutt' intorno: confuso e felice.
donald trump xi jinpingTRUMP E XI A CENA
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