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Francesco Maesano per “la Stampa”
rosa capuozzo sindaca di quarto
Il M5S prova a riprendersi la purezza. Da quando l' ombra della camorra si è stagliata sul comune di Quarto, Campania, l' unico obiettivo della leadership Cinquestelle è stato quello di provare a riprendersi i diritti sulla parola «onestà». Per farlo i vertici del Movimento hanno chiesto con durezza un passo indietro alla sindaca, Rosa Capuozzo, al termine delle ventiquattr’ore più dure per il direttorio dei cinque da quando è stato nominato.
Una giornata cominciata nella piazza principale di Quarto. Attivisti e cittadini, tutti riuniti per un flash mob, una manifestazione estemporanea, in favore di Capuozzo e della legalità. Tra i presenti anche i senatori campani del M5S Nugnes e Puglia. Per alcuni il segnale che il corpo politico dei Cinquestelle di stanza a Roma non era e non è unanime nel volere un passo indietro del sindaco.
ROSA CAPUOZZO SINDACO DI QUARTO
Richiesta che invece le è stata recapitata a domicilio. Ieri infatti, mentre la piazza le chiedeva di restare, Roberto Fico la scongiurava di andarsene, prospettandole un'uscita onorevole con tanto di conferenza stampa tra lui e Di Maio. Era stato il vicepresidente della Camera pochi giorni fa a spiegare a Capuozzo che quella delle dimissioni andava valutata come un'ipotesi molto presente.
Lei, ai due membri del direttorio, ha risposto no, mettendo in moto il meccanismo di separazione dal Movimento. Nel pomeriggio, per spiegare ai cittadini la sua scelta di restare e per lanciare un messaggio interno ai Cinquestelle, ha pubblicato un video sulla sua pagina Facebook in cui sosteneva di avere «il sostegno di tutto il M5S, di tutti i cittadini di Quarto e le dimissioni non le ho prese in considerazione perchè non ci sono i motivi».
QUARTO CAPUOZZO ROSA DI MAIO FICO
Casaleggio ascolta, si consulta con Fico e Di Maio e neanche un' ora dopo arriva il blog di Grillo a togliere alla sindaca ogni appoggio. «Dobbiamo dare segnali forti, coraggiosi, in totale discontinuità rispetto a quelli dati dai partiti. Occorrono decisioni ferme per dimostrare che nessun infiltrato controllerà mai il M5S. E siamo pronti a tornare alle urne quando vi è il sospetto che qualcuno ci abbia provato. Noi siamo il M5S e l'esempio vale più di qualsiasi poltrona. Noi dobbiamo garantire il M5S tutto e per questa ragione chiediamo con fermezza a Rosa Capuozzo di dimettersi e far tornare ad elezioni Quarto».
rosa capuozzo con roberto fico
Unica alternativa al passo indietro «l'espulsione», spiegavano a stretto giro dai vertici. Nessuna trattativa e nessuna conta dei consiglieri in «stile Marino». «Valuterò la richiesta del Movimento di dimettermi. Al momento non ho ancora deciso. Oggi non ho sentito Grillo», ha replicato Capuozzo uscendo a salutare cittadini e simpatizzanti. Ma gli spazi per un'uscita onorevole erano ormai irrimediabilmente esauriti. Tanto che, dopo il bagno di folla, si è chiusa in una riunione con i suoi consiglieri per capire se e come provare ad andare avanti.
E al suo fianco si è schierato Federico Pizzarotti, che nei giorni scorsi aveva cercato di saldare un fronte dei sindaci Cinquestelle in supporto a Capuozzo: «In quale stanza - chiedeva ieri il primo cittadino di Parma - è stato deciso che il sindaco Capuozzo si deve dimettere?
Quale discussione, e chi, ha portato a questa posizione? Rosa è stata interpellata o si è seguita la consueta modalità di una fredda distaccata comunicazione senza diritto di replica? Ho sempre promosso l'idea di un meetup nazionale, proprio perché la politica è discussione e partecipazione, è organizzazione e dibattito, è decisione, confronto e partecipazione. Che sia giusta o meno questa posizione, decisa da non so chi, non è stata discussa, e questo oggi forma un grande vuoto».
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