LEGHISTI SPIRI-TOSI - IL SINDACO DI VERONA FLAVIO TOSI SE NE VA AD UNA BATTUTA DI CACCIA E PRIMA IMPALLINA UNA LEPRE E POI UN RAGAZZO INCARICATO DI RECUPERARE LE PREDE (ALCUNI PALLINI RIMBALZATI A TERRA LO HANNO COLPITO ALLA GAMBA) - LO SFIGATO, PER ORA, NON HA FATTO DENUNCIA - GLI AMBIENTALISTI: “REVOCATE LA LICENZA DI CACCIA A TOSI PRIMA CHE COMBINI ALTRI GUAI. E PENSARE CHE SI È SEMPRE DETTO UN OTTIMO TIRATORE”…

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Franco Vanni per "la Repubblica"

Sparando a una lepre, il sindaco di Verona Flavio Tosi ha ferito un giovane incaricato del recupero delle prede. L´incidente è successo sabato alle 12.30 in una tenuta di caccia privata a Terzo d´Aquileia in provincia di Udine, in Friuli. Il ragazzo, colpito da sette pallini, ha riportato ferite non gravi. Alcune sfere di piombo gli sono state asportate dal polso e dal ginocchio con un intervento chirurgico all´ospedale di Monfalcone.

Le indagini di polizia, a cui ha preso parte la squadra mobile, hanno individuato in Tosi l´uomo che aveva sparato. La procura di Udine ha aperto un fascicolo per lesioni colpose, che resterà aperto tre mesi. Nel caso il ferito non dovesse sporgere denuncia, il caso sarà probabilmente archiviato.

Tosi, presidente di Federcaccia Veneto, si scusa con il ragazzo: «Mi dispiace per il giovane - dice - è un fatto imprevedibile, e per fortuna l´entità del danno è stata minima». Ma subito si solleva la polemica, in tono di scherno, delle associazioni ambientaliste. «In caso di accertate responsabilità, auspico la revoca della licenza di caccia a Tosi prima che combini altri guai. E pensare che si è sempre detto un ottimo tiratore, con tanto di porto d´arma da difesa», dice Andrea Zanoni, presidente della Lega Abolizione Caccia del Veneto ed europarlamentare dell´Idv.

Il ferito faceva parte di un altro gruppo di cacciatori rispetto a quello del sindaco di Verona. Quando lo hanno raggiunto i pallini, deviati da un rimbalzo a terra, si trovava a più di 50 metri da Tosi, che è comunque riuscito a colpire la lepre. Alla polizia il giovane ha fornito una spiegazione un confusa dell´accaduto e il suo racconto non è sembrato credibile. Per questo la squadra Mobile ha deciso di fare ulteriori indagini nella riserva privata di Gianni Zonin, presidente della Banca popolare di Vicenza.

 

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