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Eleonora Capelli per âLa Repubblica'
Benedetta, la sorella di Matteo Renzi, assessore alla scuola e al welfare: il sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi la vorrebbe come "arma segreta" per conquistare il secondo mandato nel paese alle porte di Bologna dove "Betta" si è trasferita 15 anni fa.
«Sto valutando la proposta che mi è appena arrivata, non abbiamo ancora deciso e lo faremo tutti insieme nel gruppo di lavoro - risponde Benedetta - io lavoro nell'azienda di famiglia, non ho competenze specifiche sul welfare legate alla mia professione, ma sono capo scout e sono sempre stata attiva nel volontariato. Credo siano queste le caratteristiche per cui sono stata ritenuta adatta a quella delega».
La passione politica, di certo, non manca. Benedetta ha 42 anni, tre figli («Adesso mi scusi ma devo proprio andare, devo metterli a tavola»), ha sempre seguito le battaglie politiche del fratello, e le sue trasferte in terra d'Emilia. Quando Renzi l'estate scorsa ha fatto il giro delle Feste dell'Unità accolto dalla folla, lei era in prima fila ad ascoltarlo.
Insieme al fratello ha seguito le attività in parrocchia. «Io sono più grande di Matteo - dice - ma nei boy scout abbiamo cominciato insieme, e io ho fatto il capo per molti anni». Laureata in scienze politiche, Benedetta è arrivata nella cittadina in provincia di Bologna subito dopo le nozze, seguendo il marito. Molti anni dopo, si è trovata per caso in uno dei pochi comuni renziani "della prima ora".
Quando tutta l'Emilia era di Pier Luigi Bersani, Castenaso era già renziana e Sermenghi tra i pochi sindaci emiliani a fianco del "rottamatore". Nonostante l'illustre parentela, la "sorella maggiore" ha sempre lavorato nelle retrovie, tra militanti e comitati, lontano dai riflettori. Domenica, invece, ha preso il microfono. A Castenaso si erano dati appuntamento 43 comitati Adesso di tutta Italia, i renziani della prima ora che Sermenghi aveva battezzato "Ateniesi", e a porgere il benvenuto è stata proprio lei.
Un cognome come il suo adesso può anche attirare critiche al sindaco che la sceglie, per la grande notorietà del fratello più piccolo. Ma Sermenghi afferma: «L'ho scelta per il suo nome, non per il suo cognome, è una persona preparata, in gamba, potrebbe fare molto bene l'assessore». Ora l'interessata si prende qualche giorno per pensarci, in famiglia e con gli amici attivisti. Ma entro qualche settimana, i Renzi in politica potrebbero diventare due.
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