SOCIAL MONTIS - SE VOLEVA CERCARE PER UNA VOLTA DI RENDERSI POPOLARE, CON I SUOI PROFILI SUI SOCIAL NETWORK, POTEVA FARE A MENO DI AFFIDARSI A MARIO SECHI - SPERNACCHIATO PER I SUOI “WOW!” SU TWITTER, STAVOLTA IL PROF HA SCOPèIAZZATO DA UN LIBRO DELL'EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” GLI INTERESSI PIÙ DISPARATI (E DIFFICILI DA CREDERE)….

1- GUARDACASO
Da "Libero" - Dal profilo Facebook di Monti: «Film preferiti: Il laureato, Vacanze romane, Notting Hill, Tempi moderni, Caccia al ladro». Guardacaso quelli scritti nel libro "Tutte le volte che ce l'abbiamo fatta" di Mario Sechi.

2- IL PROF SU FACEBOOK E LA TECNOCRAZIA DIVENTA FOLKLORE
Filippo Ceccarelli per "la Repubblica"

Crudele è la sorte del tecnocrate elitario che eventi tipo le elezioni costringono a mostrarsi in pubblico senza averne nessunissima vocazione. Così, dopo aver scritto «WOW» su twitter ed essersi esercitato con le faccette, ieri il professor Monti, già presidente del Governo dei Sapienti, è sbarcato su Facebook, e mai processo di folklorizzazione è apparso così stentato, all'insegna com'era non solo del «vorrei ma non posso», ma anche e soprattutto del «potrei ma non voglio».

Forse dipende dal fatto che non è lui, verosimilmente, ad espletare questo genere di incombenze. Forse il suo staff di comunicatori è incompleto o sotto stress per via del trasloco. Ma a giudicare dagli effetti, tali incursioni anziché umanizzare o popolarizzare Monti, rischiano di sottrarre al personaggio anche quella quota d'autorità che s'era conquistato a Palazzo Chigi.

E dunque presentandosi si definisce «felicemente» sposato, che non c'è niente di male; così come non sarà il massimo, però tra le "citazioni preferite", oltre al proverbio «chi si loda s'imbroda», non sfigura la solita frase di De Gasperi sui politici che guardano alle elezioni mentre gli statisti alle prossime generazioni.

Alla voce "Interessi" si legge, in prima persona: «Amo i libri di storia, le lunghe passeggiate in montagna e viaggiare per le piccole città e i piccoli villaggi della nostra Italia, luoghi bellissimi dove uno ha raramente occasione di recarsi». Sarà. E' con la "Musica preferita", semmai, Mina e Modugno, che l'inevitabile strip-tease dell'ex rettore della Bocconi comincia a deragliare nel fasullo.

Com'è ovvio si tratta di giudizi arbitrari. Ma a sentire che tra i "Film preferiti" del leader del Centro ci sono, nell'ordine: "Il laureato", "Vacanze romane","Notting Hill", "Tempi moderni" e "Caccia al ladro", un grande esperto di cinema come Tatti Sanguineti si è messo le mani tra i capelli e dopo alcuni istanti di silenzio ha esclamato: «Oh, mamma mia! Difficile mettere assieme un guazzabuglio più sinistro!».

Estrema ipotesi interpretativa. "Il Laureato" vuol dire: sono stato giovane anch'io. "Vacanze romane": ho viaggiato presto (e Audrey Hepburn non è porca come la signora Robinson). Misteriosa la scelta di "Tempi moderni" da parte di un algido banchiere poco simpatetico con gli operai.

E se "Notting Hill" è conato di aggiornamento piacione made in Uk, a parte il titolo, "Caccia al ladro" si spiega forse solo con i giornali di ieri che ricordavano Grace Kelly.
Nel complesso, osserva Sanguineti, una lista «alla valeriana», fatta compilare da «qualcuno che non va al cinema da trent'anni e non ha sentito il bisogno di inserire nemmeno un film italiano». E in questa lacuna l'inconsapevole sincerità si fa m

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