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“ELLY SCHLEIN DOVREBBE ACCENDERE UN CERO A UN ‘VECCHIO POLITICO’ COME GIANI” – SORGI: “GIANI AVREBBE POTUTO GIOCARSELA ANCHE DA SOLO O IN ALLEANZA CON LE LISTE CIVICHE LOCALI, CONSERVANDO QUELL'AUTONOMIA DI PROGRAMMA CHE RISENTIRÀ DELL'ALLEANZA CON I 5 STELLE, SOPRATTUTTO IN MATERIE (TERMOVALORIZZATORI PER I RIFIUTI, REDDITO DI CITTADINANZA) SU CUI CONTE HA MARCATO LA PROPRIA IDENTITÀ. NEL SUO PRIMO MANDATO GIANI HA GOVERNATO CON UNA MAGGIORANZA MONOCOLORE, CON 22 CONSIGLIERI SU 40. ORA CHE IL PD, PER FAR SPAZIO AI 5 STELLE, DOVRÀ ACCONTENTARSI DI 16-17 CONSIGLIERI, COSA SUCCEDERÀ QUANDO I NODI PROGRAMMATICI VERRANNO AL PETTINE?”
Estratto dell’articolo di Marcello Sorgi per “La Stampa”
Con le elezioni regionali di domenica in Toscana comincia il giro favorevole al centrosinistra. Il governatore Giani, che si prepara a succedere a se stesso, avrebbe potuto giocarsela anche da solo o in alleanza con le liste civiche locali, conservando quell'autonomia di programma […] che fatalmente risentirà dell'alleanza con i 5 stelle, soprattutto in materie – termovalorizzatori per i rifiuti, reddito di cittadinanza – su cui Conte ha preteso di marcare la propria identità.
Nel suo primo mandato Giani ha governato con una maggioranza praticamente monocolore e con 22 consiglieri su 40. Ora che il Pd, per far spazio ai 5 stelle, dovrà accontentarsi di 16 – 17 consiglieri, cosa succederà quando i nodi programmatici verranno al pettine?
Giani spera di conservare una sua autosufficienza decisionale grazie agli eletti della lista a suo nome. E, diversamente da Schlein […] avrebbe evitato volentieri di accasarsi con il Movimento. Se lo ha fatto è perché a un certo punto ha temuto che questo gli sarebbe costato il posto di candidato al secondo mandato. Ma resta la consapevolezza che non sarà facile gestire il "campo largo", nel clima di freddezza in cui nasce a livello locale […]
Una parte degli elettori del Movimento […] non ha gradito l'alleanza con il Pd, partito con cui da sempre si erano trovati in passato in rotta di collisione. La risposta a quella che in alcuni casi è stata considerata un'imposizione di Conte s'è risolta, o in un aumento delle astensioni (Marche) o perfino nel voto di protesta, ma poi non tanto, a destra (Calabria) visto che una parte dell'elettorato ex-grillino ha sempre guardato da quella parte (si vedano, anche a livello parlamentare, le convergenze con la Lega).
Schlein insomma dovrebbe accendere un cero a un "vecchio politico" come Giani. Ma che vittorie come queste […] servano a consolidare a livello nazionale il "campo largo" sarà tutta da vedere.
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