matteo salvini luigi di maio il tempo delle mele

LO SPREAD TRA BTP E BUND APRE POCO MOSSO RISPETTO ALLA CHIUSURA DI IERI A 243 PUNTI CON UN RENDIMENTO AL 2,92% - IL GOVERNO PENTALEGHISTA, DOPO LA FIDUCIA ALLA CAMERA, E’ NELLE PIENEZZA DEI SUOI POTERI MA NEI PROSSIMI DIECI GIORNI I LAVORI PARLAMENTARI SARANNO FERMI: SI GIOCA LA PARTITA DI SOTTOSEGRETARI, VICE MINISTRI E PRESIDENTI DI COMMISSIONE

spread

1 - SPREAD BTP-BUND APRE POCO MOSSO A 243 PUNTI

(ANSA) - Lo spread tra Btp e Bund apre poco mosso rispetto alla chiusura di ieri a 243 punti con un rendimento al 2,92%.

 

2 - IL «GOVERNO DEL CAMBIAMENTO» M5S-LEGA È NELLA PIENEZZA DEI SUOI POTERI

Dino Martirano per il “Corriere della Sera”

 

luigi di maio giuseppe conte matteo salvini

Il «governo del cambiamento» M5S-Lega è nella pienezza dei suoi poteri. Dopo la fiducia votata dal Senato, anche la Camera ha dato il via libera (350 sì, 236 no di Pd, FI e Leu, 35 astenuti di Fratelli d' Italia) all' esecutivo guidato dal professore Giuseppe Conte che, però, nella replica a Montecitorio, ha potuto sperimentare sulla sua pelle quanto possa essere scivoloso un discorso a braccio in Aula.

 

«È partita la Terza Repubblica», assicura un raggiante Luigi Di Maio. Ma almeno per i prossimi 10 giorni i lavori parlamentari non inizieranno perché la partita a incastro dei sottosegretari (20 al M5S e 15 alla Lega), dei vice ministri (5 e 3, rispettivamente) e dei 28 presidenti di commissione è ancora lunga.

 

di maio conte salvini

E anche in Europa - dove il presidente Conte annuncia che l' Italia «rinegozierà il debito con fermezza e risolutezza», pur con la necessità di «ridurlo gradualmente» - la tempistica della fiducia ha provocato una raffica di assenze dei ministri italiani in sede Ue: al Consiglio della Giustizia (lunedì), degli Interni (martedì), dei Trasporti (oggi), delle Telecomunicazioni (domani). Solo il premier ha fatto in tempo a studiare i dossier per l' appuntamento del G7 in Canada.

 

luigi di maio e giuseppe conte

Il presidente Conte - con Luigi di Maio alla sua destra e alla sua sinistra Matteo Salvini, che si è poi defilato per correre verso un comizio programmato a Brindisi - ha scaldato l' Aula quando ha stigmatizzato gli attacchi sui social network contro il capo dello Stato, definendo poi con un burocratico «congiunto» il fratello di Sergio Mattarella, Piersanti, assassinato dalla mafia nel 1980.

 

Sull' Autorità anticorruzione c' è stato un passaggio di Conte («l' Anac non ha dato i risultati che ci aspettavamo») che ha provocato la reazione («Stupore per le parole di Conte») della squadra di Raffaele Cantone in procinto di presentare il 14 giugno la sua relazione annuale. Parlando del garantismo nei processi, il premier è scivolato poi sulla «presunzione di colpevolezza...».

 

luigi di maio 1

Di Maio e Salvini hanno sostenuto con gli sguardi talvolta preoccupati tutta l' esposizione del premier, che ha comunque rassicurato le opposizioni: «Tutte le nostre iniziative avverranno rispettando l' architettura costituzionale».

 

Ma poi, affrontando il «tarlo» del conflitto di interessi, Conte ha usato le seguenti parole: «Vedere anche i vostri interventi volti a interrompere il mio discorso dimostra che ognuno di voi ha il suo conflitto o pensa di fare male». Dai banchi dell' opposizione si è levato il grido «Casaleggio, Casaleggio», mentre Emanuele Fiano (Pd) si è rivolto al presidente Roberto Fico chiedendogli di censurare Conte che, dopo la bagarre, ha chiarito: «Sono stato frainteso, il tema è evidentemente complesso».

 

luigi di maio matteo salvini

Sul reddito di cittadinanza, il presidente ha detto che non sarà «una misura assistenziale» ma Graziano Delrio (Pd) gli ha ricordato che prima di tutto serve «il lavoro, il lavoro, il lavoro». Conte ha incassato anche il sì di Vittorio Sgarbi che poi in Transatlantico ha tentato pure di arpionare il ministro della Cultura Alberto Bonisoli: «Il governo fa pena, ma lo voto. Dove c' è il caos, io ci guadagno...».