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SALA DI RIANIMAZIONE - IL CANDIDATO PERFETTO PER IL BANANA ERA PIPPONE SALA. PRIMA DELLA SUA CONVERSIONE SULLA VIA DELLA LEOPOLDA L’EX SUPERMANAGER DELL’EXPO-FLOP VANTAVA UN CURRICULUM POLITICO PROFESSIONALE (COMPRESO IL FUTURO CONFLITTO D’INTERESSI) FATTO SU MISURA PER PIACERE AL CAVALIERE DI ARCORE

GIUSEPPE SALA LETIZIA MORATTIGIUSEPPE SALA LETIZIA MORATTI

DAGONOTA

Ad imitazione di San Paolo di Tarso, ma non verso Damasco bensì sulla strada spianata della Leopolda - e senza cadere da cavallo, ci mancherebbe, per uno che sta sempre in piedi e ha vinto il Gran Prix taroccato dell’Expo-Flop! -, Pippone Sala ha annunciato urbi et orbi la sua conversione alla “sinistra” di Renzi.

 

michelle obama con agnese renzi maurizio martina emma bonino giuseppe sala a milano michelle obama con agnese renzi maurizio martina emma bonino giuseppe sala a milano

Anche lui, come l’apostolo dei Gentili, è rimasto folgorato dal segno luminoso di falce e martello nonostante il blasfemo simbolo sia andato quasi scomparendo nel cielo della politica. Eppure fino a qualche settimana fa l’ex supermanager della fiera delle vanità di Rho-Pero scalciava i cronisti e i cineoperatori che nella sua corsa a sindaco di Milano l’avevano accostato – orrore - all’impronunciabile Pd.

 

giuseppe sala giuseppe sala

Lui, il novello Messia unto nel tempietto romano del Nazareno non era né di destra né di centro. Eccolo presentarsi allora come il solito figlio di quella società civile che spesso è usata come un bancomat (politico) per assicurarsi qualche poltrona d’oro (leggi stipendio).

 

E poi a Pippone Sala, che mai ha avuto in tasca tessere di partito, non andava giù l’idea di abbracciare una forza politica in cui si firma una “Carta dei Valori” e ci si confronta alla primarie per la scelta del candidato sindaco.

 

ACCORDO EXPO GIUSEPPE SALA ENRICO LETTA ROBERTO MARONI GIULIANO PISAPIAACCORDO EXPO GIUSEPPE SALA ENRICO LETTA ROBERTO MARONI GIULIANO PISAPIA

Era sincero l’ex dirigente d’azienda bocconiano quando negava con autentica passione di non aver mai fornicato con l’ex parrocchia rossa del Pd. E se qualcuno avesse dubitato, lasciava intendere: ma si andassero a leggere il suo percorso politico-professionale a riprova che lui sta alla sinistra come Cicciolina a Madre Teresa di Calcutta.

 

Cinquantasette anni, ex manager Pirelli e Telecom;

tra il 2007 ed il 2008 è senior advisor per Nomura Bank e contestualmente Professore di Pianificazione e Budgeting presso l’Università Bocconi di Milano. Nel 2009, su indicazione del consigliore dell’ex Cavaliere, Bruno Ermolli, a palazzo Marino assume l’incarico di direttore generale di Letizia Moratti (eletta dal centro destra).

 

silvio berlusconi con licia ronzulli al compleannosilvio berlusconi con licia ronzulli al compleanno

Per due mesi (febbraio maggio 2012) e prima di ricevere la delega per l’Expo è stato presidente di A2A, l’azienda energetica pubblica. Un curriculum perfetto, insomma, il suo. Ma per un aspirante sindaco vincente nel campo avverso del centro destra. E sotto tutti i noti e deprecabili profili arcoriani.

 

Giuseppe Sala ad expo Giuseppe Sala ad expo

Tant’è che se Sala sarà eletto sindaco in primavera si troverà anche lui in pieno conflitto d’interessi nel gestire il “suo” dopo Expo. Un evento che farà discutere ancora non soltanto sul piano giudiziario dopo che è finito nei guai il suo braccio destro, Malangone. E una volta eletto sindaco Pippone Sala si troverebbe così a giudicare i risultati di un evento di cui ancora non sono noti i bilanci in termini di presenze e di costi. Sarebbe davvero un bel vedere!

 

Con quel curricula alla spalle, a Milano si domandano ancora, angosciati e perplessi, come Silvio Berlusconi si sia lasciato sfuggire il futuro Messia del Pd. Ma come? nella sua squadra azzurra militava Sala-Ibrahimovic e adesso è costretto a mandare in campo le scartine Sallustio o Del Debbio.

CURIEL GIUSEPPE SALA CURIEL GIUSEPPE SALA

 

A dare ascolto a Emil Cioram, pero, è sempre meglio diffidare dei convertiti: “Nell'adottare una dottrina che gli era estranea” a volte il neofita si immagina di aver fatto un passo verso se stesso mentre, in realtà, “si dà alla prima causa che il caso gli offre”. E una volta in possesso della nuova verità, “si vendicherà sugli altri delle sue passate incertezze, delle sue passate paure” Come accadde, appunto, a San Paolo di Tarso.