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“CI ASPETTIAMO CHE ANCHE L’UE RINVII I DAZI” – IL SEGRETARIO AL COMMERCIO USA, HOWARD LUTNICK, DOPO IL RINCULO DI TRUMP SULLE TARIFFE, APRE IL NEGOZIATO CON L’EUROPA E PRECISA: I DAZI SETTORIALI, QUELLI SU ACCIAIO E ALLUMINIO E SULLE AUTO, RIMARRANNO INVARIATI" – DIETRO IL DIETROFRONT DEL TYCOON, C’È LO ZAMPONE DEL SEGRETARIO AL TESORO AMERICANO, SCOTT BESSENT, CHE È RIUSCITO A CONVINCERE IL PRESIDENTE A UNA PAUSA DI 90 GIORNI, FOCALIZZANDOSI SULLA CRISI DEI TITOLI - IN CINA, CHE RESTA GRAVATA DALLE TARIFFE VOLUTE DA TRUMP, ENTRANO IN VIGORE I CONTRODAZI ALL’84%. TRUMP SI ASPETTA DI PARLARE CON XI. E LE BORSE ASIATICHE APRONO IN FORTE RIALZO…

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MINISTRO TRUMP, CI ASPETTIAMO CHE ANCHE L'UE RINVII I DAZI

DONALD TRUMP CON HOWARD LUTNICK ANNUNCIA I DAZI RECIPROCI A TUTTO IL MONDO

(ANSA) - WASHINGTON, 09 APR - Gli Stati Uniti si aspettano che anche l'Unione europea rinvierà i suoi dazi di 90 giorni. Lo ha detto il segretario al Commercio Howard Lutnick. "L'Europa ha imposto dei dazi di ritorsione, ma ha detto che non entreranno in vigore prima di un paio di settimane. Penso che quello che succederà è che saranno rinviati di 90 giorni, così avranno il tempo di negoziare con il presidente senza avere nulla in sospeso", ha sottolineato.

 

MINISTRO USA, I DAZI SU ACCIAIO, ALLUMINIO E AUTO RESTANO

(ANSA) - WASHINGTON, 09 APR - "I dazi settoriali, quelli su acciaio e alluminio e sulle auto, rimarranno invariati". Lo ha detto il ministro del Commercio americano Howard Lutnick sottolineando che "il presidente Trump è stato molto chiaro su questo".

 

'SEGRETARIO TESORO HA CONVINTO TRUMP SUI DAZI CON CRISI TITOLI'

donald trump howard lutnick

 (ANSA) - WASHINGTON, 09 APR - Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, è riuscito a far ragionare Donald Trump sui dazi, convincendolo ad una pausa, focalizzandosi sulla crisi dei titoli. Lo riferisce la Cnn citando fonti informate. Il segretario e il suo dipartimento erano, in particolare, preoccupati per l'impennati dei rendimenti che comporta costi più elevati per i consumatori americani sui tassi dei mutui per le case e i costi di finanziamento per le imprese. I ;;titoli del Tesoro americano sono considerati l'investimento più sicuro del mercato. È il luogo in cui gli investitori di tutto il mondo si rifugiano, certi che il ruolo dominante degli Stati Uniti nel sistema finanziario globale garantirà la sicurezza degli asset. Ma l'ondata di dazi imposti da Trump ha provocato la rapida svendita di asset rifugio e questo ha suscitato il timore di nuove turbolenze sui mercati.

 

SEGRETARIO AL COMMERCIO USA, TRUMP SI ASPETTA DI PARLARE CON XI

URSULA VON DER LEYEN

 (ANSA) - WASHINGTON, 09 APR - Il segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, ha dichiarato di non essere in contatto con i funzionari cinesi sui dazi, tuttavia Donald Trump "si aspetta di avere un colloquio" con il presidente cinese Xi Jinping. "È una questione tra loro", ha detto Lutnick alla Cnn. "Si tratta di una telefonata tra i leader di questi due grandi Paesi, e possono trovare una soluzione insieme", ha aggiunto.

 

CINA, IN VIGORE I DAZI CONTRO GLI USA MA RESTANO ALL'84%

(ANSA) - PECHINO, 10 APR - I dazi di ritorsione dell'84% imposti dalla Cina sugli Stati Uniti sono entrati in vigore poco dopo le 12 locali (le 6 in Italia) nel mezzo dell'inasprimento della guerra commerciale bilaterale. Pur senza mostrare intenzione di fare marcia, Pechino non ha corretto al rialzo le sue aliquote in modo speculare alle mosse del presidente Usa Donald Trump che mercoledì, congelando le tariffe reciproche per 90 giorni su decine di Paesi, ha invece mantenuto la pressione sul Dragone con i dazi mantenuti in piedi e portati all'ultimo istante dal 104% al 125%.

 

XI JINPING

LE BORSE ASIATICHE IN RALLY ANCHE DOPO I CONTRODAZI CINESI

 (ANSA) - PECHINO, 10 APR - Le Borse asiatiche proseguono il rally e rimbalzano in scia ai guadagni di Wall Street alimentati dallo stop di 90 giorni annunciato mercoledì dal presidente Usa Donald Trump dei 'dazi reciproci' su decine di Paesi, tranne la Cina verso cui il tycoon ha inasprito l'aliquota con effetto immediato dal 104% al 125%. L'umore degli investitori non è stato rovinato dall'entrata in vigore dei controdazi all'84% di Pechino sui beni made in Usa, perlatro non ritoccati al 105% come era ipotizzabile data la postura di reazioni speculari decisa dal presidente Xi Jinping in base alla legge del taglione. I listini di Tokyo e di Taiwan, i più penalizzati nelle ultime sedute, guidano la riscossa registrando, rispettivamente, rialzi dell'8,46% e del 9,22%. A Taipei, in particolare, il colosso del microprocessori Tsmc vola del 9,94%. Bene anche Singapore (+5,53%) e Seul (+5,46%), seguite da Jakarta (+4,47%) e da Bangkok (+3,44%). Più misurati i progressi di Shenzhen (+2,47%), Hong Kong (+1,8%) e Shanghai (+0,93%) per la nuova stretta tariffaria di Trump sul Dragone.

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