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“IL PARTITO DEVE RINNOVARSI, A SCEGLIERE SIA LA BASE” – QUEL SEMOLINO DI ANTONIO TAJANI, DOPO LE FRECCIATE DI “PIER DUDI” BERLUSCONI A LUI E ALLA SUA TRUPPA STAGIONATA, E’ COSTRETTO AD ACCETTARE IL NUOVO CORSO DI FORZA ITALIA VOLUTO DA PIER SILVIO - IN QUESTI GIORNI È STATA IN PARTICOLARE MARINA A PRODIGARSI PER GARANTIRE IL MASSIMO EQUILIBRIO E IL PIENO ALLINEAMENTO NEI RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA BERLUSCONI E IL PARTITO - IL DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI

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antonio tajani

(Adnkronos) Le parole del leader, Antonio Tajani, e i passaggi chiave del documento finale approvato dal Consiglio nazionale descrivono il nuovo corso di Forza Italia come quello di un partito che "deve rinnovarsi", guidato da un segretario che non ha paura della democrazia interna, e che ribadisce di voler crescere, puntando a raggiungere il 20% dei consensi alle prossime elezioni politiche.

 

Un indirizzo chiaro, con nuove regole, condiviso dalla famiglia Berlusconi.

 

In questi giorni è stata in particolare Marina a prodigarsi per garantire il massimo equilibrio e il pieno allineamento nei rapporti tra la famiglia e il partito. In questo senso, il contatto con Tajani è costante, così come gli incontri e le telefonate con i dirigenti azzurri.

 

silvio berlusconi con marina e pier silvio

"Il partito deve rinnovarsi, siamo arrivati a 150mila iscritti lo scorso, anno, ma la classe dirigente di un partito deve essere scelta dalla base, non imposta da un segretario o dai vice", ha scandito il segretario di Fi nel suo intervento introduttivo al Consiglio Nazionale di Fi. "Dobbiamo avere il coraggio di far eleggere i segretari regionali, non è né per rafforzare o indebolire il segretario nazionale", ha chiesto, ricordando che "non c'è più il leader", Silvio Berlusconi. "Un segretario che ha paura della democrazia non va bene", ha aggiunto, rivendicando che quello di oggi "è un partito vivo".

 

Poi ci sono le indicazioni e gli obiettivi sintetizzati nel documento finale. "Sotto la guida di Antonio Tajani, che è stato eletto segretario nazionale di Forza Italia in un momento molto triste e molto difficile, il nostro movimento ha saputo resistere, consolidarsi, riprendere a crescere fino a raggiungere il 10% alle europee. Non ci basta, l’Italia che vogliamo rappresentare è molto più grande. L’obiettivo indicato dal nostro segretario nazionale, il 20% alle politiche, è nelle nostre possibilità".

 

 

PIER SILVIO E MARINA BERLUSCONI MARTA FASCINA AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI

Attraverso le riforme statutarie approvate in questo Consiglio Nazionale, Forza Italia "rende la sua struttura ancora più democratica, partecipata, anche contendibile, nella convinzione che il confronto serva a crescere e ad essere sempre più credibili". Viene ribadita con forza anche la linea di una guida condivisa. "Dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, leader senza uguali, la collegialità nell’attuare il percorso che Lui ci ha indicato è il nostro grande punto di forza", viene sottolineato.

 

Anche sul capitolo più sensibile, quello della proposta dello Ius Italiae che vuole intervenire sul tema della cittadinanza, sono arrivate parole esplicite. In Forza Italia "non siamo lassisti, anzi siamo molto rigorosi anche sul tema della cittadinanza. La proposta dello Ius Italiae non significa un’attenuazione, ma al contrario un rafforzamento delle norme attuali, perché prevede l’obbligo di un ciclo scolastico decennale, nel quale apprendere meglio la lingua, comprendere la cultura, assimilare i nostri valori e il nostro stile di vita".

 

Quindi, l'impegno a perseguire l'obiettivo senza per questo creare fratture nella maggioranza. "Continueremo a sostenere questa proposta con i nostri alleati - viene ribadito - ma non si illuda l’opposizione di strumentalizzarla per dividere il centrodestra, che è unito e sa trovare una sintesi anche quando su uno specifico tema vi sono opinioni diverse".

silvio piersilvio e marina berlusconi

TAJANI e il nome di berlusconi nel simbolo di forza italia