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E TANTI SALUTI AL PATTO MELONI-SCHLEIN! IL DDL BIPARTISAN SULLA VIOLENZA ALLE DONNE CHE INTRODUCE IL “CONSENSO INFORMATO” NEL REATO DI VIOLENZA SESSUALE, APPROVATO ALL'UNANIMITÀ ALLA CAMERA, NON ANDRÀ ALL'ESAME DELL'AULA DEL SENATO, DOVE ERA ATTESO OGGI PER ESSERE DEFINITIVAMENTE LICENZIATO, NELLA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – NELLA COMMISSIONE GIUSTIZIA DI PALAZZO MADAMA, LA MAGGIORANZA HA CHIESTO DI ESAMINARE ULTERIORMENTE IL TESTO PRIMA DI DARE L’OK. UNA RICHIESTA CHE HA SCATENATO L'IRA DELLE OPPOSIZIONI, CHE HANNO ABBANDONATO LA RIUNIONE – IL PD: “LA MAGGIORANZA SMENTISCE MELONI…”
Estratto dell’articolo di Stefano Baldolini per www.repubblica.it
ELLY SCHLEIN GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE
Era una delle poche leggi bipartisan di questa legislatura, su cui si erano spese in prima persona Giorgia Meloni ed Elly Schlein. E proprio per questo il disegno di legge sulla violenza sessuale, che contiene la norma sul consenso delle donne, era passata con voto unanime alla Camera. Ma ora, lo stop dalla maggioranza, a Palazzo Madama.
A bloccare tutto, la richiesta di un maggiore approfondimento sulla norma chiesto dalla Lega a cui si sono associati Fratelli d'Italia e Forza Italia che hanno chiesto anche le audizioni. Per protesta le opposizioni hanno abbandonato la commissione Giustizia del Senato.
Marcia indietro ancora più simbolica dato che le opposizioni avevano chiesto, già nella conferenza dei capigruppo, il voto direttamente in Aula anche per farlo coincidere con la giornata internazionale contro la violenza alle donne che cade oggi. E il presidente del Senato, Ignazio La Russa, si era associato.
il sesso senza consenso è stupro
“La destra straccia l’accordo sul consenso”, ora tuonano dalle opposizioni. La retromarcia “costituisce una ferita grave di un percorso unitario che stavamo sostenendo per tutelare le donne dalla violenza maschile”, incalzano i senatori Pd. [...]
“Stringersi la mano con questa destra non vale niente”, attacca il senatore di Italia viva, Ivan Scalfarotto. Nel mirino, secondo la dem Valeria Valente, non ci sarebbe alcuna norma di merito del ddl se non una richiesta definita "pretestuosa". Per il capogruppo dei senatori Pd Francesco Boccia, “la maggioranza smentisce Meloni, il tema è politico", attacca.
"Sia chiaro, personalmente ma parlo anche per l'intera commissione, si vuole andare avanti con questo disegno di legge. Non la affossiamo, faremo solo piccoli miglioramenti”, precisa la presidente della Commissione Giulia Bongiorno, eletta con la Lega. "Farò un ciclo di audizioni che sia mirato e breve su alcuni aspetti tecnici segnalati e poi si proseguirà”, prosegue. [...]
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