1. LE TERRAZZE ROMANE INCORONANO IL PRINCIPE GIULIO I, GANZO RAMPOLLO DI RE GIORGIO 2. ESSÌ: ALL'ALBA DEL SECONDO SETTENNATO FAMILIARE, I “PARTY-GIANI” DEI POTERI STORTI HANNO COMPRESO CHE MOLTE COSE PASSANO ANCHE DA GIULIO, SI SNODANO LUNGO LE SALITE CHE PORTANO AL COLLE PIÙ ALTO E RIDISCENDONO NELLA CITTÀ POLITICA 3. DEL RESTO, NAPOLITANO HA SULLE SPALLE BEN 88 PRIMAVERE E LE LARGHE INTESE SONO UN PESO CHE SPESSO HANNO BISOGNO DEL DINAMISMO E DELLE RETE DEI RAPPORTI, DALL’AMICO ENRICO LETTA (VEDRÒ) A GIULIANO AMATO (ASTRID), DEL 44ENNE GIULIO 4. SOLTANTO IN QUESTI DUE CONSESSI BASTA POCO PER PARLARE DI COME VANNO LE COSE E DI COME POTREBBERO ANDARE DIVERSAMENTE. PER IL PAESE E IN PARTICOLARE PER I SINGOLI COMPONENTI, A PARTIRE DAL METTERE LE PERSONE GIUSTE AL POSTO GIUSTO

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DAGOREPORT

Diciamo subito che Napolitano Giulio ha soltanto la felice colpa di essere figlio secondogenito dell'unico Presidente italiano della Repubblica che è stato confermato per la seconda volta nel suo mandato.

Aggiungiamo anche che, essendo professore ordinario di diritto pubblico a Roma Tre ed essendo nato e vissuto a Roma ed avendo per ragioni di famiglia buone frequentazioni da sempre, ha una discreta rete di rapporti nella certa e incerta classe dirigente italiana di questi tormentati anni.

Aggiungiamo infine che usa i rapporti familiari intersecandoli e incrociandoli con la sua rete personale e professionale persino con grande parsimonia e discrezione. Detto questo, volendo, potremmo anche chiamarlo Principe Giulio I (ovviamente in omaggio al padre, nostro riferimento istituzionale massimo, Re Giorgio II), poiché soprattutto all'alba del secondo settennato familiare molte cose passano anche da lui, si snodano lungo le salite che portano al Colle più alto e ridiscendono nella città politica con la giusta fluidità.

Innanzitutto Napolitano Giulio e' tra gli accademici che fanno parte di Vedrò il network bipartisan o super partes messo in piede da Letta Enrico come ritrovo estivo che spaziava dalle strategie politiche ed economiche alle partite a biliardino nel Trentino e che riuniva e riunisce in categorie definite (manager, giornalisti, artisti, attori, poeti e scrittori, chef, giornalisti, imprenditori, magistrati, manager, politici, scienziati, sportivi, "uomini di dottrina" (le virgolette sono nostre e vi diciamo anche chi sono così potete verificare se la denominazione e' meritata: Larivera Luciano, Martinez Salvatore, Pallavicini Yahya e Rossi Maurizio), venture capitalist e startupper.

Come e' noto Vedrò, estensione figurata di Dro', il luogo dove si svolge il raduno, riunisce una generazione molto trasversale, anche di buona famiglia, sufficientemente brava a mascherare progetti e ambizioni diluendoli nel politicamente corretto e nella dose minima di impegno sociale necessario a rendere più veloci le carriere. Come è noto, di Vedrò fanno parte, tra gli altri, il vicepresidente del Consiglio Alfano Angelino, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Patroni Griffi Filippo, i ministri Lupi Maurizio e De Girolamo Nunzia, il sottosegretario ai Beni Culturali Giordano Simonetta, i leghisti Tosi Flavio e Giorgetti Giancarlo nonché Carfagna Mara e Renzi Matteo. E Idem Josefa e Prandelli Cesare.

Come è altrettanto noto, l'edizione 2013 di Vedrò e' stata annullata per eccesso di successo: sarebbe stato difficile contenere nella località trentina le auto blu di ministri e sottosegretari già componenti del network in tempi non sospetti. Soprattutto, sarebbe stato impossibile contenere le masse di aspiranti componenti del network, le orde dei ritardatari e dei distratti degli anni scorsi, quelli che non avevano dato molto credito ai giochini estivi di Letta Enrico e dei suoi amici rampantini.

Ma Napolitano Giulio fa parte anche di un altro club, meno effervescente e fantasioso nel selezionare i suoi iscritti ma solidamente inserito nella mappa del potere romano: l'Astrid, creatura di Bassanini Franco, che ne è il presidente. Alla guida del comitato scientifico, di cui fa parte il figlio del Presidente, vi è Amato Giuliano. Una roba certo più noiosa, ma piena anche di quei grandi burocrati che sanno come far camminare le pratiche, almeno quelle che interessano a se stessi e agli amici.

Insomma, soltanto in questi due consessi basta poco per parlare di come vanno le cose e di come potrebbero andare diversamente. Per il Paese e in particolare per i singoli componenti, a partire dal mettere le persone giuste al posto giusto. Infine, c'è la rete personale di amicizie selezionate nel corso degli anni, che non è poca cosa. Se poi l'influenza, o se preferite la moral suasion, può comprendere anche le strade che portano al Colle più alto e al palazzo già dei Chigi, si capisce perché Giulio I e' uno degli ospiti più ricercati delle terrazze romane, nonostante la metereologia persino a giugno non aiuti.

 

GIULIO E GIORGIO NAPOLITANO FOTO LA PRESSE GIULIO E GIORGIO NAPOLITANO FOTO LA PRESSE GIULIO E GIORGIO NAPOLITANO FOTO LA PRESSE enrico letta subbuteo MARA CARFAGNA ANGELINO ALFANO renzi by benny