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Marco Cremonesi per il Corriere della Sera
contri sociali napoli a pontida
Insurgencia contro Padania. Antagonisti e sinistra radicale sul «Sacro suolo» di Pontida. Proprio mentre Matteo Salvini chiama la Lega a congresso per confermare la svolta «nazionale», il centro sociale Insurgencia di Napoli dà appuntamento ai militanti di tutta Italia per il 22 aprile «per liberare la cittadina padana dallo stigma razzista che da quasi trent' anni le pesa sulla testa!». Un sequel della mobilitazione nata a marzo contro l' arrivo di Salvini a Napoli.
La manifestazione avrà la forma di concerto, inno della giornata sarà «Gente do sud», il brano del gruppo Terroni uniti fondato dal bassista dei 99 posse Massimo Jovine e lanciato in occasione delle giornate campane di Salvini. Per Eleonora De Majo, consigliera comunale napoletana della lista de Magistris, l' iniziativa è «un fatto simbolico importante, visto che la discussione sull' agibilità dei luoghi è diventata più importante dei contenuti. Andiamo per dire che il mondo è di tutti e non devono esserci luoghi simbolo: l' idea che Pontida sia la roccaforte della Lega è da superare. In ogni caso, stiamo chiedendo tutti i permessi».
Ma non è superata la contrapposizione nord-sud ora che Salvini è «diventato» italiano? «Mi pare che sia interessato soprattutto a porsi come leader nazionale. E l' odio di un tempo contro i meridionali ora è indirizzato contro i migranti, non mi pare un gran cambiamento». Nei giorni scorsi i promotori della manifestazione hanno già fatto un sopralluogo sul pratone di Pontida e diffuso un video in cui un portavoce parla sullo sfondo delle scritte leghiste. Giusto ieri mattina Salvini ha comunque raccomandato ai suoi di ignorare la cosa e non accettare provocazioni. Resta il fatto che il capo leghista ha convocato il congresso del partito per il 21 maggio.
È lì che misurerà il suo consenso interno soprattutto sul tema cruciale della svolta «nazionale» della Lega e del superamento dell' art. 1 dello Statuto, quello che prescrive l' indipendenza della Padania. Ieri Salvini ha fatto sapere che non ci saranno modifiche allo Statuto e tra lui e Umberto Bossi ci sarebbe stata addirittura una stretta di mano. Gli avversari interni del leader leghista leggono l' annuncio a sorpresa del congresso come un segno di debolezza: per la rinuncia, appunto, ad affrontare la divisiva questione dell' indipendenza.
E per l' accelerazione sulla data del congresso: che sarà prima delle Amministrative e dunque al riparo da eventuali indebolimenti elettorali. Salvini, al contrario, vede l' appuntamento come l' occasione «per aggiornare, potenziare e rilanciare il nostro programma di governo».
Il fatto è che i delegati, comunque, voteranno il suo programma e non sarebbe la prima volta che un congresso leghista veda approvazioni per acclamazione. Inoltre, tra i salviniani si ragiona su modifiche ai regolamenti che potrebbero irrobustire la presa sul partito. Salvini comunque dovrebbe vincere senza problemi, soprattutto se gli avversari non presenteranno candidati. Di certo, non ci sarà il qualche volta citato Paolo Grimoldi: «Io sto facendo molto bene il segretario della Lega lombarda, Salvini ottimamente il segretario della Lega: non vedo motivi per altri candidati».
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