1. ALFANO SI GUARDA BENE DI LEGGERE IN AULA QUANTO SCRITTO A PAG. 2 DELLA RELAZIONE DEL CAPO DELLA POLIZIA E CIOÈ CHE “IL MINISTRO A SEGUITO DI ULTERIORI TELEFONATE DELL’AMBASCIATORE KAZACO LO FA INCONTRARE CON IL SUO CAPO DI GABINETTO” 2. MA COME! VA AL VIMINALE L’AMBASCIATORE DI UNO STATO STRANIERO, SEGNALA UN PERICOLOSO CRIMINALE A ROMA, LEGATO A CIRCUITI TERRORISTICI INTERNAZIONALI, E QUESTO FOLLE DI PROCACCINI NON AVVISA NÉ IL MINISTRO DEGLI INTERNO NÉ DEGLI ESTERI? 3. MA COME? 40 UOMINI DELLA POLIZIA CIRCONDANO UNA VILLA A CASAL PALOCCO SOSPETTANDO CHE VI POSSANO ESSERE PIÙ UOMINI ARMATI ED IL MINISTRO DEGLI INTERNI NON VIENE AVVISATO? MA QUALE FUNZIONARIO DI POLIZIA SI ASSUMEREBBE LA RESPONSABILITÀ DI UNO SCONTRO DA FAR WEST IN PIENA CAPITALE SENZA AVVISARE IL MINISTRO?

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Il povero capo della Polizia è stato costretto da Angelino (maggiordomo) Alfano e dalla Ambiziosa Emma a scrivere una relazione sul caso Ablyazov degna del commissario Basettoni. Nonostante lo stile strettamente burocratese utilizzato il massimo rappresentante delle forze dell'ordine è costretto a fare una figuraccia di fronte a chiunque, con un poco di sale in zucca legga la relazione.

Il primo punto è che l'ambasciatore Kazako si materializza dal nulla e non essendo stato ricevuto da Angelino si presenta alla Questura di Roma chiedendo che venga arrestato un pericoloso latitante. E qui iniziano le volontarie omissioni: delle due l'una: o la Questura di Roma intrattiene rapporti cordiali e costanti con l'ambasciata Kazaca oppure qualcuno avrà verificato le generalità dell'ambasciatore.

Come si fa a verificare le generalità di un diplomatico ed il suo accreditamento? Semplice si chiama la Segreteria Generale presso il Ministero degli Esteri che, di norma, viene informata anche quando i diplomatici accreditati dal nostro governo ricevono una contravvenzione, figuriamoci in un caso del genere.

Angelino Maggiordomo Furbetto, non legge in aula quanto scritto a pag.2 della relazione del Capo della Polizia e cioè che "il Ministro a seguito di ulteriori telefonate dell'ambasciatore Kazaco lo fa incontrare con il suo capo di Gabinetto".

La sera del 28 maggio l'ambasciatore, di cui ancora la Polizia non ha verificato le generalità con il Ministero degli Esteri ma che vanta di un cordiale rapporto telefonico con Angelino, è ricevuto dal capo di Gabinetto del Ministro degli Interni.

Il solerte diplomatico comunica anche al Capo di Gabinetto che il "pericoloso latitante legato ad ambienti terroristici Ablyazov si trova in un'abitazione a Roma". Si sorvola di dire se l'ex capo di gabinetto Procaccini abbia o meno avvisato Alfano di questo incontro. Se non lo avesse realmente fatto, come sostiene Angelino, saremmo di fronte ad un pazzo pericoloso che andrebbe licenziato e tolta la pensione immediatamente.

Ma come! Va al Viminale l'ambasciatore di uno stato straniero, segnala un pericoloso criminale a Roma, probabilmente legato a circuiti terroristici internazionali, pericolosissimo e probabilmente armato e questo folle di Procaccini non avvisa né il Ministro degli Interno né degli Esteri? E come faceva Procaccini a sapere che le credenziali dell'Ambasciatore erano vere? E se si fosse trattato invece di un agente di servizi segreti stranieri? Ed Angelino non ha chiesto conto al suo Capo di Gabinetto di cosa aveva riferito l'ambasciatore.

Con la relazione di Pansa abbiamo scoperto di aver avuto per anni un irresponsabile quale Procaccini al vertice di uno dei Ministeri chiave della Repubblica Italiana. Ma non finiscono qui le assurdità che il povero (si fa per dire) Pansa è costretto a scrivere che il dispiegamento di forze per la "cattura del latitante è stato proporzionale alla pericolosità del soggetto che poteva essere armato e circondato da persone armate".

Ma come? 40 uomini della Polizia circondano una villa a Casal Palocco sospettando che vi possano essere più uomini armati ed il Ministro degli Interni non viene avvisato? Ma quale funzionario di polizia si assumerebbe la responsabilità di uno scontro da far west in piena capitale senza avvisare il Ministro?

E di fronte ad un'operazione di tale portata a nessuno della Polizia è venuto in mente che era stata inventata internet dove si sarebbero potute trovare informazioni sulla persona ricercata e capire che si trattava di un dissidente. Ma le assurdità non finiscono qui, non trovando il "pericoloso elemento" i poliziotti non arrestano il proprietario della casa e cognato del ricercato per favoreggiamento?

Il messaggio agli italiani ed agli stranieri residenti in Italia è chiaro: se un pericoloso latitante inseguito da mandati di cattura internazionali e legato a gruppi terroristici vi chiede di dormire a casa vostra, fatelo pure entrare ed offriteli ospitalità, il massimo che rischierete è che vi chiederanno il vostro permesso di soggiorno.

La relazione continua con almeno altrettante grossolane assurdità ed incongruenze. Quello che sorprende non è il tentativo di far passare i funzionari di polizia per faciloni pazzi ed irresponsabili ma che a questo gioco si presti il Capo della Polizia. Una relazione di questo tipo non solo ne mina la fiducia che in futuro potranno avere in lui i subordinati, ma anche e soprattutto la sua credibilità come investigatore.

Se Pansa crede a quello che ha scritto, è uno scarsissimo investigatore che non merita minimamente il posto che occupa, se invece non ci crede, si è piegato al gioco politico per proteggere Alfano e la Bonino. In entrambe i casi non possiamo dormire sogni tranquilli, sarebbe meglio essere protetti dal commissario Basettoni.

 

servo encomiok vignetta alfanoAngelino Alfano bonino - alfanoLETTA E ALFANO ablyazovMukhtar Ablyazov ABLYAZOV CON LA FIGLIA PREFETTO ALESSANDRO PANSAGIUSEPPE PROCACCINI jpegGIUSEPPE PROCACCININAZARBAYEV CON LA TESTA DEL DISSIDENTE ABLYAZOV