FRATTAGLIE BIPARTISAN - SAPETE PERCHE’ L’EX MINISTRO FRATTINI, TRA I PRIMI A DIRE ADDIO AL PDL, NON CORRERÀ? - IL GRAN MAESTRO (DI SCI) È RIMASTO FUORI DALLA MISCHIA ELETTORALE PER PUNTARE TUTTE LE SUE FICHES SULLA SEGRETERIA DELLA NATO – OK, MA DA CHI HA AVUTO ASSICURAZIONE POLITICA L’EX BERLUSCONE? MA DAL PD DI BERSANI, OVVIAMENTE…

Amedeo La Mattina per "la Stampa"

E' stato tra i primi a prendere le distanze da Berlusconi, dalla voglia del Cavaliere di candidarsi ancora una volta alla presidenza del Consiglio, sperando che il segretario del Pdl Alfano avesse la forza di rompere il cordone ombelicale e di avviare il rinnovamento del partito anche attraverso le primarie. Si era illuso, Franco Frattini, che il Popolo della libertà potesse avere un'altra stagione politica e un punto di riferimento in Mario Monti. Così il 6 dicembre 2012 ha votato la fiducia al governo contro il parere del suo partito e alcuni giorni dopo ha comunicato la sua uscita dal Pdl con un'intervista alla Stampa.

L'ex commissario europeo e ministro degli Esteri del centrodestra, che ha sempre coltivato ottimi rapporti al Quirinale, si era trovato a un bivio e ha scelto di seguire il Professore e la linea del Ppe. Il premier dei tecnici lo avrebbe voluto tra i candidati della sua lista al Senato ma Frattini ha preferito non correre per uno scranno a Palazzo Madama. Perché? Sono circolate tante voci e ipotesi velenose. Gli sarebbe stata offerta una candidatura in una Regione dove la lista montiana non eleggerà un senatore (l'Umbria?).

Ci sarebbe lo zampino di Gianfranco Fini, il quale non ha dimenticato quando Frattini, rispondendo a una interrogazione del Pdl, portò al Senato le carte sull'appartamento di Montecarlo acquistato dal cognato Tulliani. Molto più credibile è invece un'altra spiegazione: Frattini è rimasto fuori dalla mischia elettorale per puntare tutte le sue fiches sulla segreteria della Nato. Una candidatura italiana di tutt'altra natura rispetto a quella politica, che lo scorso anno ha avuto sponsor eccellenti come lo stesso Monti e il presidente della Repubblica Napolitano, gradita anche dall'amministrazione di Washington.

Frattini dovrà aspettare fino al 2014 e intanto si occuperà del progetto di costruire in Italia il Ppe attorno a Monti. E lancia un affondo ai suoi ex colleghi del Pdl che hanno tradito i propri sogni per un rinnovo del mandato parlamentare. Scelte di «convenienza» di chi è tornato all'ovile berlusconiano.

«Così come non è stato per convenienza - ha scritto ieri Frattini nel suo blog Diario italiano - che ho svolto funzioni istituzionali e parlamentari nell'ambito di Forza Italia e poi del Pdl, e mi sono distaccato per ragioni di sostanza e non certo di interesse. Sono molto grato al presidente Monti per avermi fortemente voluto tra i protagonisti della prossima competizione elettorale, ma, come avevo deciso qualche settimana fa e come ho avuto modo di confermare ieri allo stesso presidente, la mia scelta resta quella di continuare a sostenere quel progetto ideale come presidente della Fondazione Alcide De Gasperi e come responsabile della politica estera del Ppe». Ragioni che sono state condivise dal Prof., che Frattini considera il vero federatore dei moderati italiani.

 

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