TIRO AL MERLO! IL “RESPONSABILE SERVIZIO PUBBLICO” DEL PD NON È PIÙ IN PARLAMENTO MA RESTA DIPENDENTE RAI IN ASPETTATIVA: QUANDO TORNA AL LAVORO?

Da "Il Fatto Quotidiano"

Giorgio Merlo non ha perso il ritmo, emana una dichiarazione al giorno su Rai e dintorni: un consiglio, un`osservazione, una ramanzina. Anticipa i suoi interventi col titolo "responsabile servizio pubblico del partito democratico", che non c`entra nulla con viale Mazzini né col programma di Michele Santoro. Se ne intende, Merlo.

In fondo, per chi se ne ricorda, è un giornalista Rai. Anche se in aspettativa non retribuita dal 1996, l`ultimo giorno in cui mise piede nella redazione torinese, fu ai tempi di una rocciosa e convinta militanza nella Democrazia cristiana e nei Popolari poi. Merlo ha trascorso quattro legislature in Parlamento, ogni tre o cinque anni rinnovava il permesso e l`azienda accordava.

Stavolta è fuori, ma gli hanno reperito un incarico, e si presume uno stipendio, e così ha scritto all`azienda: continuo l`aspettativa per motivi personali, seppur i motivi siano chiaramente politici. Viale Mazzini non si è impressionata e aspetta, quando sarà, se mai sarà, il ritorno del giornalista prestato al Partito democratico.

La scorsa legislatura, da vicepresidente in commissione di Vigilanza, Merlo ha cercato di farsi notare con quel suo tono gentile che diventa piccato soltanto se qualcuno riporta i suoi pensieri in agenzia. Ha cercato di proteggere Santoro e Rai3 dagli attacchi in Vigilanza dei berlusconiani, ma sempre senza fare opposizione, perché l`opposizione sarebbe una maniera per scomporre la platea fra nemici e amici.

A fine agosto, però, ecco che arriva la ribalta mediatica, il momento di gloria, una comparsa a Linea Notte proprio su Rai3. Condivide la scena con Fabrizio Cicchitto, e non sembra neppure a disagio. Ascolta con attenzione, riflette. E poi si libera: " . E in studio Cicchitto manganellava i giudici, inveiva contro la Cassazione, saccheggiava qualsiasi residuo di verità, glorificava e pontificava l`amato Cavaliere.

Merlo, furbo, non ha abbracciato l`intera vulgata dell`ex socialista piduista e così si è inventato un`espressione sconosciuta al linguaggio italiano e alle figure retoriche: "Io voglio cogliere il bicchiere metà pieno di quello che dice l`onorevole Cicchitto, eh eh".

Impossibilitato a cogliere metà bicchiere, Merlo ha colto la disponibilità dell`azienda pubblica che lui stesso insulta per gli stipendi eccessivi, i doppi incarichi, le interferenze politiche. Con molta lungimiranza ha messo il futuro (e la pensione) al sicuro. Se non decolla questa benedetta carriera politica può sempre rientrare in Rai, redattore nella sede regionale di Torino. [F. Sa e C. Te.]

 

RAI di viale Mazzini Giorgio MerloCICCHITTO VA AD ARCORE