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Claudio Gallo per LaStampa.it
Quando era primo ministro aspirò senza successo a un "Blair Force One" per non sfigurare con l'amico George W. Bush che disponeva del suo imperiale Air Force One. In mancanza di meglio ha poi talvolta accettato qualche passaggio sull'aereo privato di Gheddafi, quando ancora il colonnello era un amicone di Londra, o su quello di Paul Kagame, ricchissimo presidente del poverissimo Ruanda.
Adesso che è inviato del Quartetto sul Medio Oriente (purtroppo non una jazz band ma una delle più inutili istituzioni internazionali), e che ha una sua fondazione come Bill Clinton, l'altro protagonista dell'effimera stagione della Terza Via, l'ex premier britannico dal sorriso smagliante, si è finalmente fatto un jet privato con salone, cucina e camera da letto.
Che il Bombardier Global Express da 19 posti lo abbia comprato per 30 milioni di sterline o lo affitti per un valore stimato di 7 mila sterline l'ora, non è chiaro. «In ogni caso - ha detto un portavoce di Blair - i contribuenti non tirano fuori nulla». E perché dovrebbero?
Il "Telegraph" ha scritto che negli ultimi viaggi, in veste di uomo d'affari o di strapagato conferenziere pubblico (Quando nel 2009 parlò alla corte di Aliyev, controverso padre padrone dell'Azerbaigian, si disse che aveva preso più di 100 mila sterline) adopera ormai di norma il Bombardier nero con le strisce dorate ai lati come la mitica Lotus 72 John Player Special.
Lo si è visto a Bangkok, in Sardegna, Svizzera, Ucraina e Israele. Il "Daily Mail" fa due conti in tasca all'ex premier, che alcuni considerano il vero erede della Thatcher, l'uomo che trascinò il paese recalcitrante nella guerra in Iraq: il 25 agosto è stato fotografato in Sardegna, poco dopo era ad Adirondack nello stato di New York, a quasi 7 mila chilometri di distanza, un viaggio di 8 ore dal costo di 60 mila sterline (oltre 71 mila euro). Il 2 settembre, da Londra è volato con il Bombardier a Bangkok, con un costo di 90 mila sterline (oltre 107 mila euro).
Dopo la partenza da Downing Street, nel 2007, si calcola che in conferenze e attività varie, Tony Blair abbia guadagnato 50 milioni di sterline. Il lussuoso aereo appartiene a una società inglese, la Aravco Ltd, con sede nell'aeroporto di Farnborough nel Hampshire. Il "Daily Mail" sostiene che la compagnia non ha voluto fare commenti. Blair continua la sua vita da super-vip incurante delle critiche dei giornali invidiosi e pettegoli. Sembra che il profeta della Terza Via, una fantomatica strada di mezzo tra il capitalismo e il socialismo, in realtà non si trovi poi così male nel lusso della Prima Via.
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