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Stefano Montefiori per il "Corriere della sera"
il messaggio di macron al premier australiano
La lite continua tra la Francia e l'Australia, dopo che la loro intesa nell'area indo-pacifica è naufragata lasciando il posto all'alleanza rivale Aukus (Australia, Regno Unito, Stati Uniti).
L'ultimo gesto, senza precedenti, è la diffusione da parte dell'Australia di un sms inviato da Macron al primo ministro Scott Morrison il 13 settembre, due giorni prima dello scoppio della crisi. «Devo aspettarmi buone o cattive notizie sulle nostre ambizioni congiunte per i sottomarini?», scrive Macron a Morrison prima del cataclisma.
il premier australiano scott morrison 2
Prova che se lo aspettava, dicono gli australiani; al contrario, dice l'Eliseo, il messaggio dimostra che il presidente francese era al corrente di alcune difficoltà tecniche, come tutti, ma non sospettava la fine completa dell'accordo.
La Francia ha sempre sostenuto di essere stata tradita dall'Australia, che ha taciuto fino all'ultimo momento di avere cambiato strategia e di essersi messa d'accordo con Londra e Washington per una grande alleanza in funzione anti-cinese nel Pacifico.
Il 15 settembre, Parigi ha scoperto all'improvviso che l'intesa firmata nel 2016 tra Francia e Australia veniva rotta da Canberra e che il contratto da 55 miliardi di euro, per la fornitura di 12 sottomarini convenzionali alla marina australiana, veniva stracciato.
Due ore dopo avere ricevuto una lettera dal governo australiano, Macron ha assistito stupefatto, assieme al resto del mondo, alla video-conferenza congiunta Biden- Johnson-Morrison che annunciava la nascita di «Aukus» e la fornitura all'Australia di sottomarini nucleari americani.
Nei giorni seguenti Parigi ha richiamato in patria gli ambasciatori a Washington a Canberra, mantenendo quello a Londra perché «tanto la Gran Bretagna in questa vicenda è l'ultima ruota del carro», come disse con inusuale disprezzo il ministro degli Affari esteri Jean-Yves Le Drian.
il premier australiano scott morrison 1
Dopo molti gesti di riavvicinamento, sabato al G20 di Roma Biden e Macron si sono finalmente incontrati, l'America si è scusata riconoscendo una gestione «maldestra» della vicenda, e le relazioni tra i due Paesi sembrano destinate a normalizzarsi.
Con l'Australia, invece, lo scontro continua. Domenica, sempre al G20 di Roma, un giornalista australiano ha chiesto a Macron se pensava che il primo ministro australiano gli avesse mentito. I dont' t think. I know, «Non è che lo penso. Lo so», è stata la risposta di Macron.
In pratica, il presidente francese ha dato al premier australiano del bugiardo in pubblico, durante una conferenza internazionale. La replica è arrivata ieri, quando i media australiani hanno diffuso lo screenshot del messaggio sms inviato da Macron a Morrison il 13 settembre.
Se il premier australiano ha fatto filtrare questo messaggio privato, è per mostrare che i francesi erano al corrente dei problemi dell'accordo sulla fornitura dei sottomarini, e quindi il loro cadere dalle nuvole, il 15 settembre, è ingiustificato: sarebbe semmai una messinscena per coprire il proprio fallimento politico-diplomatico.
L'indignazione, il ritiro degli ambasciatori, le dichiarazioni stupefatte che per giorni sono state pronunciate da più di un ministro in televisione, servivano a travestire la sconfitta francese da tradimento australiano.
L'Eliseo, come prevedibile, non ha gradito. Parla di «metodi molto ineleganti» e indica che, al contrario, proprio quel messaggio dimostra la buona fede di Macron: conosceva le difficolta dell'accordo, oggetto il giorno seguente di una riunione tra esperti francesi ed australiani, ma non sospettava certo che l'Australia avesse già deciso di fare fallire tutto e di mettersi d'accordo invece con americani e britannici. La crisi dei sottomarini ha fatto saltare qualsiasi premura diplomatica, e con la diffusione del sms di Macron si tocca un nuovo record.
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