DAGOREPORT - I REPUBBLICANI ANTI-TRUMP HANNO TROVATO IL LORO ALFIERE: JD VANCE - IL VICEPRESIDENTE…
Barbara Palombelli per "Il Foglio"
Un sindaco di destra, uno che menava le mani, vuole piacere a tutti i costi alla sinistra e a Repubblica, il quotidiano che più ha seguito e sostenuto le giunte di sinistra (alla fondazione) e quelle di coalizione negli ultimi anni. Minaccia, attacca, non si dà pace. A poco più di un anno dalla prossima campagna elettorale per il Campidoglio, lascia stupiti l'intenzione di un black out nei confronti del quotidiano di Ezio Mauro.
Non mi sento rispettato, confessa il primo cittadino della capitale, dopo un'infilata di ingorghi, tragedie e disorganizzazioni. Sentirsi poco amato, poco considerato e poco rispettato dall'opinione "radical-chic" lo fa soffrire. Quando aveva al suo fianco un ottimo assessore alla Cultura come Umberto Croppi - apprezzatissimo da tutti - si vedeva che masticava amaro. Finì con le dimissioni dell'Umberto (che ancora sfila ovunque molto rimpianto).
Un errore, che ha soltanto aggravato la distanza fra una certa Roma e il palazzo. E poi c'è lei, la rivale: la presidente della regione, Renatona Polverini. Lanciata in politica dal tempio del televisivamente corretto ed elegante, il "Ballarò" di Floris, ondeggia fra sorrisi e applausi: è simpatica, a parte i drammi dell'amministrazione. Entra ed esce da case trasversali, ha amiche bipartisan, è anche più elegante di prima. Grrr. Specchio delle mie brame, sembra dire lui, come rimediare?
Una bella mostra su Pasolini (allestita all'Auditorium dal duo magico Ferretti-Lo Schiavo) basterà ? La verità è che la sinistra e gli intellettuali romani avrebbero accettato - e forse anche gradito - un sindaco di destra senza complessi. Uno che riscopriva la Cinecittà fascista, con il suo cuore pulsante nel Luce, uno che riabilitava villa Torlonia come sede prestigiosa, uno che organizzava delle belle feste con vista sulla città in cima alla Balduina - il quartiere nero per eccellenza - e magari una bella retrospettiva delle attività dei Guf (facendosi aiutare dai Lizzani e dagli altri che ancora celebrano quei tempi senza ipocrisie).
Uno che ripuliva quel gioiello che è la Sapienza, vero monumento al Regime, che riapriva il teatro Ateneo e che magari si ricordava dell'Eiar e delle sue pazzesche collezioni audio. Uno che non lasciava l'Eur pieno di grattacieli- scheletro svuotati da anni come a Beirut... La memoria, quella del nostro passato, vive a Roma come in nessun altro luogo al mondo. Non bisogna averne paura, per inseguire i fantasmi della sinistra presunta.
All'Auditorium, all'Ara Pacis, alla Terrazza Caffarelli e nei luoghi sacri delle amministrazioni precedenti il sindaco avverte quel disagio ben descritto da Daphne du Maurier nel suo capolavoro, "Rebecca". Torni nei luoghi della sua gioventù, riscopra e onori la sua Roma e i suoi miti, dagli hobbit al "Signore degli Anelli", da Bottai a Giano Accame. Vedrà che sarà più rispettato e si sentirà - culturalmente - molto più a suo agio.
BARBARA PALOMBELLI alemanno giovane fascistaalemanno sindaco roma lap03
Ultimi Dagoreport
FLASH! - OGNI GIORNO, UNA TRUMPATA: NON SI SONO ANCORA SPENTE LE POLEMICHE SULL'IDEA DI COMPRARSI…
FLASH! - L'OFFERTA DI 97 MILIARDI DI DOLLARI DI ELON MUSK (CIFRA FOLLE: SOLO LA MANOVRA DEL GOVERNO…
"DELFIN” CURIOSO – DA DOVE ARRIVA LA NOTIZIA CHE LA HOLDING DEI DEL VECCHIO POTREBBERO LIQUIDARE IL…
DAGOREPORT - GIORGIA MELONI SOGNA IL FILOTTO ELETTORALE PORTANDO IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE?…
DAGOREPORT – MUSK È IL “DOGE”, MA IL VERO BURATTINO DELLA TECNO-DESTRA USA È PETER THIEL. PER…