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TRAGICOMMEDIA GRECA – RAGGIUNTO UN ACCORDO TRA ATENE E I CREDITORI INTERNAZIONALI SUGLI OBIETTIVI DI BILANCIO, MENO SEVERI RISPETTO A QUELLI BOCCIATI DAL REFERENDUM – PER IL FONDO MONETARIO SERVONO 90 MILIARDI DI EURO PER IL NUOVO PIANO DI SALVATAGGIO (ERANO 86) A CAUSA DELLA RECESSIONE

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1.ATENE ANNUNCIA: “RAGGIUNTO ACCORDO CON I CREDITORI INTERNAZIONALI”

Da “repubblica.it

 

Euclid Tsakalotos Euclid Tsakalotos

La Grecia e i suoi creditori hanno raggiunto un accordo sugli obiettivi di bilancio del paese tra quest'anno e il 2018, ha riferito nella notte una fonte governativa citata dall'agenzia di stampa ANA. Uscendo dall'Hilton hotel, dove le trattative si sono svolte, il ministro delle Finanze Euclid Tsakalotos ha affermato che l'accordo è quasi fatto.

"Siamo molto vicini", ha detto ai giornalisti. "Ci sono solo un paio di dettagli minori rimasti circa le azioni prioritarie".

 

L'accordo sugli obiettivi finanziari è un primo passo importante verso un'intesa globale sul terzo pacchetto di aiuti alla Grecia, per un valore di almeno 86 miliardi di euro, che Atene e i suoi creditori stanno negoziando con la Ue, la Banca centrale europea e il Fondo monetario internazionale nell'ambito del meccanismo europeo di stabilità, da più di due settimane nella capitale greca, e che sperano di raggiungere molto rapidamente, forse nella giornata odierna.

 

il ministro delle finanze greco euclid tsakalotos bb5d1a3il ministro delle finanze greco euclid tsakalotos bb5d1a3

Nel 2015 è stato deciso che il deficit primario della Grecia (saldo di bilancio, esclusi i pagamenti di debito) dovrà essere pari ad almeno lo 0,25% del Pil, mentre l'avanzo primario dovrà salire allo 0,5% del Pil nel 2016 e all'1,75% nel 2017: si tratta di condizioni più favorevoli di quelle imposte prima del referendum del 5 luglio. L'accordo è contenuto in un documento di 27 pagine e 35 "azioni prioritarie" che vanno dalla tassazione dell'industria mercantile alle liberalizzazioni, dalle pensioni anticipate alle esenzioni fiscali per le isole, da eliminare gradualmente. Di certo, osservano gli analisti sono previsti "obiettivi di bilancio più realistici rispetto al passato".

 

Fra le misure richieste dai creditori al governo greco vi sono le modifiche alla tassazione sulla stazza dei cargo per le imprese mercantili, la riduzione dei prezzi dei farmaci generici, la revisione del sistema di previdenza sociale.

 

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Nel pacchetto di 27 pagine trova spazio anche il rafforzamento del personale dipendente dal dipartimento per i crimini finanziari (Sdoe, l'equivalente della Guardia di Finanza italiana), la graduale abolizione delle pensioni anticipate, l'attuazione delle riforme di mercato sui prodotti proposti dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), la deregolamentazione del mercato dell'energia e l'attuazione del programma di privatizzazioni già avviato. Arriva anche la più volte richiesta eliminazione delle agevolazioni fiscali per le isole, ma partirà dalla fine del 2016.

 

 

2. GRECIA, RECESSIONE PIÙ GRAVE”?L’FMI: SERVONO 90 MILIARDI

Tonia Mastrobuoni per “La Stampa

 

Da Atene continuano ad arrivare ottimistiche dichiarazioni su un presunto accordo imminente con i creditori internazionali. Ma ieri il ministro delle Finanze, Euclid Tsakalotos, ha già spostato un po’ in avanti l’obiettivo annunciato da qualche giorno di chiudere l’intesa oggi. I negoziati vanno «piuttosto bene», ha sottolineato l’economista, aggiungendo di essere «ottimista» su una firma a breve, ma «non so se sarà domattina (oggi, ndr), so che sarà presto». La Commissione europea continua a ritenere realistico un accordo entro agosto, «preferibilmente prima del 20 agosto».

alexis tsiprasalexis tsipras

 

 Per quella data Atene deve rimborsare 3,2 miliardi di euro alla Bce. ?Le mosse di Tsipras?Intanto, mantenendo fede ad una promessa elettorale, Alexis Tsipras ha annunciato che intende «razionalizzare» il sistema fiscale per i ministri, i manager pubblici e i deputati. Secondo alcuni media ellenici potrebbe il governo intende tagliare gli sgravi ai parlamentari aumentandone l’imponibile dall’attuale 75 al 100 per cento della busta paga.

 

Secondo alcune fonti, il premier greco avrebbe spiegato ai suoi che «se discutiamo al tavolo delle trattative di ridurre le sovvenzioni agli agricoltori, non possiamo continuare a concedere a noi stessi sgravi fiscali».?L’ostacolo tedesco ?Ma una nuova doccia fredda è arrivata ieri dalla Germania. D’un lato il quotidiano Handelsblatt ha reso noto che il Fmi ritiene ormai insufficienti 86 miliardi per un nuovo piano di salvataggio ellenico: a causa della recessione peggiore del previsto, il conto andrebbe aggiornato a 90 miliardi di euro.

 

alexis tsipras e partner bettyalexis tsipras e partner betty

?Inoltre, il portavoce del governo, Steffen Seibert, ha dichiarato che «deve valere il principio che la solidità è più importante della velocità». Non è un mistero che la Germania preferisce concedere un secondo prestito-ponte ad Atene piuttosto che sottoscrivere un pacchetto complessivo non convincente. Ralph Brinkhaus, esponente di spicco del partito di Angela Merkel, ha confermato che una soluzione provvisoria sarebbe «meglio che un cattivo accordo».?

 

Angela Merkel non può ignorare che il suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, ha minacciato settimane fa di dimettersi, se si sentirà costretto a sottoscrivere un’intesa che non condivide. All’ultimo vertice europeo ha insistito per mettere nero su bianco nel comunicato finale dell’Eurogruppo, che era stata discussa l’ipotesi di un’uscita temporanea della Grecia dall’euro, che l’esponente cristianodemocratico di lungo corso non fa mistero di ritenere la soluzione migliore.?

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Non si placano, infine, le polemiche attorno al capogruppo dei cristianodemocratici al Bundestag, Volker Kauder, che aveva minacciato domenica di cacciare i colleghi di partito che voteranno contro il pacchetto greco dalle commissioni. Dopo le reazioni durissime di alcuni big del partito, una portavoce del Bundestag ha detto che nessuno verrà cacciato dalle commissioni. Ma l’uscita di Kauder testimonia la tensione che continua ad esserci anche nel partito di Angela Merkel sul caso greco.