marco travaglio marta cartabia

DOPO AVER IMPALLINATO DRAGHI (“FIGLIO DI PAPA’”), TRAVAGLIO SI CUCINA MARTA CARTABIA, BOLLATA COME “MINISTRA DEL NULLA” -  “LA POVERINA PENSA CHE, PER ABBREVIARE I PROCESSI, BASTI SCRIVERE CHE DEVONO DURARE MENO E STECCHIRLI ALLA SCADENZA. L'UNICA A IGNORARE LA SUA LEGGE È LEI, CHE NON L'HA SCRITTA E FORSE NEPPURE LETTA. LA MINISTRA DELLA GIUSTIZIA NON SA DI COSA PARLA. NON HA MAI PRESO UN VOTO IN VITA SUA, MENTRE IL M5S HA PRESO IL 33% PERCHÉ FACESSE L'OPPOSTO DI QUELLO CHE VUOLE LEI…”

Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

MARCO TRAVAGLIO

Dodici anni fa a Repubblica bastava un giornalista (D'Avanzo) per fare 10 domande a B.. Ieri a Repubblica si son messi in undici, direttore compreso, per non farne neanche una alla Cartabia. E riempire due pagine con le sue risposte sottovuoto spinto. Fior da fiore.

 

1. "La riforma attua il principio costituzionale di ragionevole durata del processo".

La poverina pensa che, per abbreviare i processi, basti scrivere che devono durare meno e stecchirli alla scadenza. Come dire che, perché i treni arrivino in orario, basta bloccarli dopo un tot anche in aperta campagna, facendo scendere e proseguire a piedi i passeggeri.

 

LA PRIMA PAGINA DEL FATTO QUOTIDIANO SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

2. "La politica si occupava delle proprie bandierine ignorando i contenuti della legge".

L'unica a ignorare la sua legge è lei, che non l'ha scritta e forse neppure letta. Dice alla Camera che la mafia non c'entra perché l'improcedibilità è esclusa per i reati da ergastolo (omicidi e stragi). Poi le spiegano che i processi di mafia non sono quasi mai di omicidio e strage, ma replica che la riforma non cambia perché l'han votata tutti. Infine Conte deve minacciare l'astensio ne dei ministri M5S per costringerla a escludere associazione mafiosaevoto di scambio, atriplicare da 2 a 6 la scadenza degli appelli per i reati aggravati dalla mafia e a raddoppiarla da 2 a 4 per gli altri. A proposito di "bandierine".

 

MARTA CARTABIA

3. "I processi di mafia sono trattati con priorità anche per la presenza di imputati detenuti... Il pericolo di mandare in fumo i processi di mafia non c'è mai stato".

E allora come mai il procuratore nazionale antimafia, il Csm e l'Anm han detto l'opposto? Basta leggere la relazione Lattanzi cui dice di essersi ispirata: l'arretrato medio delle Corti d'appello è di 2 anni; quindi i nuovi processi, secondo il suo progetto-base, sarebbero nati in media tutti improcedibili. Raramente i processi di mafia hanno imputati detenuti (vedi Cuffaro e Dell'Utri, mai arrestati prima del giudizio): il che conferma che la ministra della Giustizia non sa di cosa parla.

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4. "Abbiamo sempre ascoltato i magistrati... tant' è che il presidente dell'Anm dice che parte delle loro preoccupazioni si sono un po' allentate... I termini che abbiamo messo sono raggiungibilissimi".

Se ha ascoltato i magistrati, vuol dire che non ha capito cosa dicevano. E se sono un po' meno allarmati dai nuovi termini "raggiun gibilissimi", è perché Conte l'ha obbligata ad annullarli per i reati di mafia e a triplicarli o raddoppiarli per gli altri. Risparmiandole un surplus di figuraccia.

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5. "Si è giunti qui per via del contesto politico che conosciamo".

Sì, un contesto politico chiamato "elezioni" che lei non conosce, non avendo mai preso un voto in vita sua, e che tributò il 33% al M5S perché facesse l'opposto di quel che vuole lei. O chi per lei.

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