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SECONDO IL “WALL STREET JOURNAL”, TRUMP HA INVITATO LA PREMIER NIPPONICA SANAE TAKAICHI A NON PROVOCARE PECHINO SULLA QUESTIONE DELLA SOVRANITÀ DI TAIWAN: IL TYCOON NON VUOLE CHE LE TENSIONI METTANO A REPENTAGLIO LA DISTENSIONE RAGGIUNTA A FINE OTTOBRE CON IL PRESIDENTE CINESE XI JINPING, CHE INCLUDE LA PROMESSA DI ACQUISTARE PIÙ PRODOTTI DAGLI AGRICOLTORI AMERICANI COLPITI DURAMENTE DALLA GUERRA DEI DAZI (WASHINGTON È PREOCCUPATA PER I RITARDI DEGLI ACQUISTI DI SOIA PROMESSI DA PECHINO, PARI A 12 MILIONI DI TONNELLATE ENTRO LA FINE DELL'ANNO E ALTRI 25 MILIONI ALL'ANNO PER IL PROSSIMO TRIENNIO) - LA TREGUA COMMERCIALE CON PECHINO E LA QUESTIONE DI TAIWAN SONO ORMAI INDISSOLUBILMENTE LEGATE: TRUMP E XI SI PREPARANO AD ALMENO 4 INCONTRI DA TENERE NEL 2026…
(ANSA) - PECHINO, 27 NOV - Il presidente americano Donald Trump ha invitato la premier nipponica Sanae Takaichi a non provocare Pechino sulla questione della sovranità di Taiwan, attraverso un consiglio "sottile" e privo di pressioni, ma non meno preoccupante per Tokyo: il tycoon non voleva che le tensioni su Taiwan mettessero a repentaglio la distensione raggiunta a fine ottobre con il presidente cinese Xi Jinping, che include la promessa di acquistare più prodotti dagli agricoltori americani colpiti duramente dalla guerra commerciale.
E' la ricostruzione fatta dal Wall Street Journal, ricordando che la telefonata è avvenuta pochi giorni dopo l'indignazione cinese scatenata dalle affermazioni di Takaichi sul possibile intervento di Tokyo in caso di attacco di Pechino ai danni di Taiwan. Lunedì, in particolare, Xi ha avuto un colloquio di mezz'ora con Trump, utile a ribadire la storica rivendicazione del Dragone sull'isola e la responsabilità congiunta di Washington e Pechino nella gestione dell'ordine mondiale nato dopo la Seconda guerra mondiale.
L'episodio, osserva il Wsj, ha evidenziato una nuova realtà nelle relazioni tra Usa e Cina. La tregua commerciale con Pechino e la questione di Taiwan sono ormai indissolubilmente legate, mentre il tycoon e Xi si preparano per diversi incontri da tenere nel 2026, fino a quattro, secondo le stime del segretario al Tesoro Scott Bessent. Mentre la politica ufficiale di Washington riconosce senza avallare le rivendicazioni di Pechino sull'isola, gli Usa hanno fornito a Taiwan armi difensive, assicurandosi che il suo destino non sia determinato da un'azione di forza cinese.
La telefonata tra Trump e Xi ha evidenziato ciò che più conta per i due leader: Washington è preoccupata per i ritardi degli acquisti di soia promessi da Pechino, pari - secondo gli Usa - a 12 milioni di tonnellate entro la fine dell'anno e altri 25 milioni all'anno per il prossimo triennio. Il Dragone, invece, sta cercando di ottenere la concessione definitiva da Trump, la promessa di "opporsi" all'indipendenza di Taiwan.
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