
DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI…
TRUMP STA FACENDO PIÙ DANNI DELLA GRANDINE, E ANCHE I SUOI ELETTORI SE NE STANNO ACCORGENDO - I TAGLI ALLA PREVIDENZA SOCIALE E LA CRISI FINANZIARIA CAUSATA DAI DAZI RISVEGLIANO GLI AMERICANI, CHE ATTACCANO IL PRESIDENTE (CHE LORO HANNO VOTATO): "IL 70% DEGLI ANZIANI HA LA PREVIDENZA SOCIALE COME UNICA FONTE DI REDDITO. SE GLI ASSEGNI NON ARRIVANO, LE PERSONE NON SONO PIÙ IN GRADO DI PAGARE L'AFFITTO O FARE LA SPESA"
Trump: "These countries are calling us up. Kissing my ass." pic.twitter.com/a52SfBnsf8
— Aaron Rupar (@atrupar) April 9, 2025
Estratto dell'articolo di Simona Siri per “la Stampa”
MEME SU DONALD TRUMP GOLFISTA E DAZISTA
C'è la professionista che deve occuparsi della madre malata, il professore universitario che ha dedicato una vita alla scienza, ma anche l'immigrato, gli studenti, la signora impegnata in politica, il portiere del palazzo, la parrucchiera con il sogno di comprare casa all'estero. La voce del dissenso verso Trump e le sue politiche si ingrossa ogni giorno di più, si fa più profonda a ogni punto che la borsa perde, a ogni minaccia di tagliare la previdenza sociale.
È uno scontento non solo ideologico, ma pragmatico, basato su fatti concreti e che forse per questo ha impiegato più tempo a farsi voce collettiva e protesta. «Ho i soldi investiti per comprare una casa all'estero, voglio andare via da qui, ma ora come faccio?», racconta Janaya nel suo disordinatissimo negozio da parrucchiera per capelli afro, al secondo piano di una piccola palazzina stretta tra due chiese a East Harlem, un quartiere con anche una forte componente di immigrati.
DONALD TRUMP - FRA DAZIO DA VELLETRI
«Ammettere di essersi sbagliati è difficile», dice un ragazzo di origini dominicane che vuole rimanere anonimo quando iniziamo a parlare delle deportazioni. Confessa l'apprensione, racconta che «molti nella mia comunità hanno votato Trump e sono disposti a concedergli ancora fiducia», ma la preoccupazione c'è, è innegabile. «Da qui a dirsi pentiti però ce ne passa», dice con un sorriso che, alla domanda se si votasse domani rivoterebbe Trump, diventa quasi una smorfia.
Di origini dominicane è anche Aidyn, arrivata negli Usa a otto anni, oggi lavora in un piccolo studio finanziario dove si occupa di risorse umane. «Trump ha già superato i limiti costituzionali delle cose che può fare, è arrivato il momento di fargli capire che non può andare oltre», dice spiegando perché il 5 aprile è scesa a protestare.
Per lei la cosa più importante è la difesa della democrazia, senza quella nessuna delle altre istanze ha senso. «Penso sia importante che il potere esecutivo resti nella sua corsia, che il potere giudiziario e il Congresso facciano la loro parte. Trump sta usando il suo potere per intimidire.
donald trump - forza dazio - immagine generata dall intelligenza artificiale
Quanto alla scena internazionale, spero che il resto del mondo capisca che può fare a meno di noi. Abbandonateci, perché ce lo meritiamo. Quando sei il leader del mondo devi dare l'esempio, ma quello che sta facendo Trump è patetico e vendicativo. Quanto ti costa far mangiare i bambini in Africa? A noi americani 12 cent al giorno, perché tagliare quei fondi? Non ha senso, se non la cattiveria».
L'imbarazzo nei confronti del resto del mondo è un sentimento condiviso anche da Susan, moglie del candidato alle primarie democratiche per sindaco di New York Whitney Tilson. «Sono sempre stata orgogliosa di essere americana, ora quando viaggio all'estero mi scuso perché non è questo che siamo.
Non importa quante volte Trump dice di avere un mandato, la verità è che ha ottenuto meno del 50% dei voti e che al momento ci sono più americani contrari a lui che americani che lo sostengono. Anche chi l'ha votato pensando che abbassasse il prezzo delle uova si sta ricredendo. In due mesi ci ha fatto scivolare velocemente verso l'autocrazia e l'autoritarismo».
DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI
Inutile negare che lo choc iniziale c'è stato e che il partito democratico ha impiegato troppo tempo a reagire, ci sono stati molti passi falsi, ma qualcosa sembra essere cambiato. [...] «Magari non tutti capiscono quanto sia stato minuscolo, in termini di bilancio, aver bloccato l'agenzia per gli aiuti internazionali UsAid, ma il 70% degli anziani ha la previdenza sociale come principale fonte di reddito e se gli assegni incominciano a non arrivare perché Trump ha tagliato l'agenzia che se ne occupa, parliamo di persone che non sono più in grado di pagare l'affitto o fare la spesa».
«Trump sta creando il caos e non penso sia accidentale: lo fa per distrarci mentre taglia le tasse ai miliardari, senza un briciolo di integrità o decenza», dice Cara, compagna di un'italiana. Dopo un periodo in California, è dovuta tornare a New York per prendersi cura della madre malata di Alzheimer, tra mille difficoltà e lavoretti qua e là. Data la sua situazione, è molto attenta e colpita in prima persona dai tagli che Musk ha fatto nel campo della sanità.
«Nessuno nega gli sprechi del governo federale, ma se davvero vuoi migliorare il sistema usi il bisturi, non la motosega. Invece stanno tagliando tutto, dalle ricerche sulla demenza alle malattie sessualmente trasmissibili passando per il cancro. Studi che andavano avanti anni che improvvisamente si fermano e che costeranno vite umane. In che modo esattamente questi tagli rendono l'America più grande?».
donald trump - i dazi e la guerra commerciale
A un'ora da Manhattan, nella bellissima Hudson Valley, Robert, scienziato ambientale quasi in pensione, spiega che dove abita lui è una zona rurale dove democratici e trumpiani sono equamente divisi, con i secondi molto più rumorosi e pittoreschi dei primi. [...] «Con i loro tagli Trump e i suoi stanno distruggendo l'infrastruttura che supporta il sistema di previdenza sociale, la parte della burocrazia governativa che è più orientata al servizio e che funziona benissimo, parlo per esperienza personale. Stanno chiudendo gli uffici, licenziando le persone, tagliando i fondi».
DONALD TRUMP - DAZI COMMERCIALI
Nessuno ha votato per questo, neanche i suoi sostenitori, afferma Robert. «Se si guarda a Medicare, il 40% delle persone che ne usufruiscono sono donne bianche poco abbienti. Lo stesso per i pranzi gratuiti nelle scuole, che aiutano più le famiglie bianche povere delle zone rurali. Quello che voglio dire è che i tagli hanno un impatto molto duro proprio sul suo elettorato, che infatti se ne sta accorgendo».
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