TU RUBY E IO TI CONDANNO - KARIMA E’ IN MESSICO MA LA BOCCASSINI NON MOLLA: PROSSIMA UDIENZA IL 14 GENNAIO - CALENDARIO SERRATO, LA SENTENZA POTREBBE ARRIVARE UNA SETTIMANA PRIMA DEL VOTO - RUBY IN AULA DOVREBBE RACCONTARE DI QUEL “SANBITTER” SERVITO AL PATONZA - ILDA INSISTE: “LA DIFESA PERDE TEMPO” - GHEDINI AZZANNA: “SOLO A MILANO VIENE CONSENTITO ALLA PROCURA DI PARLARE COSI’ DELLE STRATEGIE DIFENSIVE…”

P. Col. per "la Repubblica"

Campagna elettorale e sentenza Ruby possono coesistere? Può reggere l'immagine già parecchio ammaccata di Silvio Berlusconi alla requisitoria della Procura? Ieri Karima El Mahroug è diventata «assente ingiustificata» al processo per concussione e prostituzione minorile che vede imputato l'ex premier Silvio Berlusconi. È stata condannata a 500 euro di ammenda e il 14 gennaio dovrebbe presentarsi nell'aula giudiziaria. L'uso del condizionale con Ruby era, è e resta obbligatorio.

«Abbiamo pronte per lei cinquecento domande», fa sapere l'avvocato Niccolò Ghedini. Ma il problema, come si sa, sono le risposte di Ruby. E le risposte al controesame che le verrà fatto dai pm Boccassini e Sangermano. Se lei c'era, in mezzo a quel tipo di serate che altre ospiti hanno definito «puttanaio» e, come lei stessa dice, ha servito al padrone di casa un «sanbitter», come le racconterà?

L'avvocato Paola Boccardi assicura che Ruby è dispiaciuta e «ci sarà». Il giudice Giulia Turri ha fatto mettere a verbale che l'avvocato «s'impegnerà affinché la ragazza sia in aula per il 14 gennaio», fissando le altre date: 21 gennaio, 28 gennaio, 4 febbraio. È evidente come sia e resti solo un'ipotesi un calendario simile.

Il 28 l'accusa può concludere, e chiedere come, perché e a quanto condannare l'imputato. E il 4 la difesa può replicare e chiedere come e perché Berlusconi debba essere assolto. Ma si farà in tempo? E Berlusconi non chiederà di sospendere la causa? Se non lo fa, rischia di essere giudicato colpevole con una sentenza una settimana prima del voto. Può succedere davvero?

La procura ieri attacca e parla, ancora una volta, di «attività dilatoria » della difesa, perché dal 5 ottobre il tandem Ghedini-Longo era in grado di rinunciare o no ai suoi testimoni. La pubblica accusa mostra una Ruby, impegnata a Genova in un altro processo a fine novembre, prendere velocemente la «decisione improvvisa» di andarsene a Cancun, nel Messico che guarda ai Caraibi.

Lei, senza avvertire i genitori, sparisce dall'Italia: «E abbiamo già perso tante udienze». La difesa reagisce: «Solo a Milano viene consentito alla procura di parlare così delle strategie difensive». Gli avvocati si rivolgeranno dunque «alle sedi competenti», nonostante esistono articoli del codice che permettono di esprimere davanti al collegio convincimenti e opinioni.

processo ruby Ilda Boccassini e il presidente del tribunale dei minori Monica Frediani resize

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