DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Alberto Flores D’Arcais per “la Repubblica”
Si chiama Mohammed Emwazi, un nome sconosciuto ai più. Non alle intelligence di mezzo mondo, che da un anno hanno passato al setaccio la sua vita passata (anche nei più minimi e insignificanti dettagli) e hanno tentato, purtroppo inutilmente, di dargli la caccia e di trovarlo in quella presente.
Il motivo? Perché a modo suo — un modo terribile e sanguinario — questo giovane londinese (ma di origini kuwaitiane) è una vera e propria celebrità: per i suoi terribili video in cui — vestito completamente di nero, compreso un passamontagna che rende visibili solo gli occhi — taglia la gola a uomini innocenti vestiti di arancione.
Mohammed altri non è che Jihadi John, il boia-principe dello Stato Islamico, con quel suo accento britannico che alla fine lo ha tradito, facendolo riconoscere come il ragazzo (oggi ha ventisei anni) emigrato bambino (aveva 6 anni) da un villaggio del Kuwait e cresciuto nella Londra tentacolare, studente-modello all’Università di Westminster fino a quando qualcosa si è rotto e il giovane che amava la musica pop si è trasformato in un criminale islamico al soldo del califfo Al Baghdadi.
Era da un po’ che si erano perse (almeno ufficialmente) le sue tracce, adesso i “chatter” nel mondo dell’intelligence — quelle voci che gli agenti segreti raccolgono spiando, intercettando, parlando con fonti più o meno amiche — si sono moltiplicati e gli analisti occidentali si sono convinti di una cosa: Jihadi John è in fuga dallo Stato Islamico.
La notizia o il rumor — nel mondo segreto delle intelligence nessuno darà mai una conferma ufficiale — è stata rilanciata da media britannici e israeliani e racconta una storia che nessuno avrebbe immaginato.
Mohammed sarebbe scappato perché si sentiva in pericolo, la sua fama (nel mondo jihadista, ma anche in Occidente) avrebbe provocato forti gelosie tra i tagliagole del Califfo. E così dopo essere sfuggito per mesi alla cattura dei servizi britannici e americani e dopo aver evitato di morire sotto le bombe dei droni (ha cambiato decine di rifugi) adesso si sarebbe rifugiato da qualche parte in Siria.
jihadi johnla casa a londra di jihadi johnJIHADI JOHN
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