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UN’ALTRA EURO-FIGURACCIA PER GIORGIA, PALADINA DELLE “CASTE” VICINE ALLA DESTRA – BRUXELLES HA STRONCATO IL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CHE DISCIPLINA LE PIATTAFORME TECNOLOGICHE DI INTERMEDIAZIONE TRA DOMANDA E OFFERTA DI SERVIZI TAXI E NCC, COME UBER. UN TESTO CHE FAVORIVA I TASSISTI – È L’ENNESIMA RISPOSTA DELL’UE AL GOVERNO, CHE LE TENTA TUTTE PER DIFENDERE LE CATEGORIE CHE HANNO SOSTENUTO L’ASCESA DELLA MELONI – A FINE LUGLIO ERA ARRIVATO IL PARERE NEGATIVO DELLA COMMISSIONE UE SUL DECRETO IN TEMA DI INDENNIZZI AI BALNEARI E…
Estratto dell’articolo di Vitalba Azzollini per “Domani”
Nelle ultime settimane è passata quasi sotto silenzio la bocciatura da parte della Commissione europea del decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) volto a regolamentare le piattaforme tecnologiche di intermediazione tra domanda e offerta di servizi taxi e noleggio con conducente (Ncc), come Uber e Free Now.
Si tratta dell’ennesimo stop da parte di Bruxelles a una normativa italiana, in questo caso a un provvedimento che favorisce i tassisti a discapito degli Ncc, e penalizzando i consumatori.
GIORGIA MELONI ALL HOTEL VILLA DELLE PALME A SANTA MARINELLA
A fine luglio era arrivato il parere negativo della Commissione sul decreto in tema di indennizzi ai concessionari marittimi, mentre la stroncatura probabilmente più nota era stata, a fine gennaio 2024, quella della legge sulla carne coltivata.
Si resta perplessi a fronte del fatto che per proteggere determinate categorie – come balneari, tassisti, associazioni di coltivatori e allevatori – l’esecutivo esponga l’Italia a certe figuracce in sede europea.
[...]
La Commissione ha rilevato una serie di profili di contrasto con la normativa dell’Unione.
In particolare, tra l’altro, il decreto viola la direttiva sui diritti dei consumatori (2011/83/UE), poiché prevede che all’utente di autoservizi pubblici non di linea siano fornite informazioni essenziali su tempi di arrivo e prezzi solo dopo che egli abbia selezionato l’operatore di cui avvalersi.
Insomma, il decreto pretende che il cittadino decida “al buio” se prendere un taxi o un Ncc, senza poter capire quale gli convenga. Ai sensi della direttiva, invece, tali informazioni dovrebbero essergli fornite prima, per consentirgli una scelta consapevole anche attraverso la comparazione tra servizi alternativi.
Per Bruxelles il decreto non sarebbe in linea nemmeno con la direttiva sul commercio elettronico (2000/31/CE). L’obbligo di registrazione preventiva delle piattaforme presso il ministero dei Trasporti rappresenterebbe una forma di autorizzazione vietata da tale direttiva.
Nella nota di replica del giugno scorso, il governo ha inquadrato le piattaforme in modo da provare a sottrarle al diritto Ue su consumatori e digitale, ma la Commissione, in una nota di fine luglio, non ha accettato l’impostazione fornita dall’Italia.
Il fine dell’esecutivo è parso sin dall’inizio quello di ostacolare la concorrenza degli Ncc e di proteggere così, indirettamente, il sistema dei taxi, precludendo agli utenti un confronto che avrebbe potuto portarli a preferire i primi.
UN MERCOLEDI DA MELONI - MEME BY EMILIANO CARLI
Tale fine emergeva anche da un altro provvedimento di cui avevamo dato conto nel dicembre 2024 e che ha avuto un epilogo in tribunale. Il 4 agosto scorso, il Tar del Lazio ha annullato il decreto del ministero dei Trasporti che imponeva agli Ncc l’uso del “foglio di servizio elettronico”, un registro digitale su cui dovevano essere tracciati prenotazioni e tragitti degli utenti, con informazioni messe a disposizione di vari soggetti. [...]
In conclusione, per garantire i tassisti, il governo ha prodotto norme che Bruxelles giudica incompatibili con il diritto dell’Unione e che i giudici italiani hanno iniziato a smontare.
PROTESTE DEI BALNEARI CONTRO IL GOVERNO
A rimetterci sono gli Ncc, che non possono competere ad armi pari con altri operatori; gli utenti di servizi di trasporto non di linea, privati dell’opportunità di scegliere con cognizione di causa, attraverso la trasparenza assicurata dalle piattaforme digitali; e pure i cittadini, i quali dovranno pagare la multa che sarà irrogata da Bruxelles a seguito dell’ennesima procedura di infrazione, qualora l’esecutivo volesse comunque “tirare dritto”.
Quando al Meeting di Rimini Giorgia Meloni ha detto che in Italia «le migliori intenzioni vengono spesso frenate da rendite di posizione», si riferiva forse a se stessa, che pare più preoccupata di “blindare” certe categorie che di tutelare la concorrenza e i diritti dei consumatori?
NCC - SERVIZIO GUIDATORE CON CONDUCENTE
sciopero dei tassisti a roma
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