
DAGOREPORT – IL CAMALEONTISMO DELLA DUCETTA FUNZIONA IN CASA MA NON PAGA QUANDO METTE I BOCCOLI…
UNO, DUE E TRIA – ALTRO CHE CONTE, IL VERO PADRONE DELL’ESECUTIVO E’ IL MINISTRO DELL’ECONOMIA (COMPLICE LA SPONDA DI CUI GODE PRESSO QUIRINALE, BCE E BRUXELLES) – SALVINI LO HA CAPITO, DI MAIO NO. E FORZA LA MANO – BRUNETTA: "CONTE NON ESISTE E TRIA E’ UN DURO. NON È DETTO CHE PER SALVAGUARDARE LA PROPRIA UNITÀ, I GRILLINI NON IMBOCCHINO LA STRADA DELLA CRISI…"
Era l'uomo più in difficoltà del governo ma ora, a ridosso della manovra, i rapporti di forza si stanno clamorosamente ribaltando. E anzi, spiega Augusto Minzolinicon un retroscena-provocazione, "fra qualche anno nell'album dei governi italiani, il nome dell'attuale gabinetto sarà modificato, dal governo Conte 1 a governo Tria 1".
È Giovanni Tria, l'ultra-tecnico titolare dell'Economia, il vero padrone dell'esecutivo. Complice un Giuseppe Conte carente di personalità e privo di poteri effettivi, da contratto Lega-M5s. E complice la sponda di cui gode presso Quirinale, Bruxelles e Bce. "Suo malgrado - spiega Minzo sul Giornale -, Tria è diventato il punto di equilibrio del governo". Matteo Salvini, "più avveduto, seguendo i consigli del sottosegretario Giorgetti che ha un filo diretto con Draghi, lo ha capito già da qualche settimana", giura Minzolini spiegando così come sul tema-finanziaria il leader leghista sia diventato molto più cauto.
Luigi Di Maio, invece, "più sprovveduto, più inesperto e alle prese con il malcontento che cova nel suo movimento", è costretto a forzare la mano su questioni complicatissime e cruciali come il reddito di cittadinanza o le pensioni, che hanno riflessi potenzialmente letali sul debito pubblico. Tria lo sa e da bravo tecnico da qualche settimana ventila l'ipotesi dimissioni pur di affermare il proprio insindacabile potere.
LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE
"A lui - spiega Guido Crosetto di Fratelli d'Italia - non frega nulla di restare al ministero dell'Economia". "Se questo governo andrà avanti - osserva anche Renato Brunetta di Forza Italia - diventerà il governo Tria. Conte non esiste e Tria è un duro. Sulla durata, però, non scommetterei. Ci possono essere fattori imponderabili: l'ala giustizialista dei Cinque stelle è in rivolta; e in alcune aree del meridione il movimento ribolle, dato che rischia di dover pagare con l'impopolarità le sue promesse al vento su reddito di cittadinanza, Ilva e Tap. Quindi, non è detto che per salvaguardare la propria unità, i grillini non imbocchino la strada della crisi".
GIOVANNI TRIA
LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE
GIOVANNI TRIA CON NAPOLITANO
gianni letta giovanni tria
GIOVANNI TRIA
GIOVANNI TRIA
giovanni tria
giovanni tria
giovanni tria e claudio borghi
giuseppe conte giovanni tria
giovanni tria e signora
DELVOX TRIA SALVINI DI MAIO
GIOVANNI TRIA
DRAGHI TRIA
GIOVANNI TRIA CON IL MINISTRO DELL'ECONOMIA CINESE LIU KUN
Daniele Pesco, Giovanni Tria, Claudio Borghi
BRUNO LE MAIRE GIOVANNI TRIA
giovanni tria
ellekappa tria
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