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MAI DIRE RAI! TUTTI CONTRO VIANELLO: IL DIRETTORE DI RAITRE PROCESSATO IN VIGILANZA ALL’UNANIMITÀ. SE I BERLUSCONES CONTESTANO “PRESA DIRETTA”, I PIDDINI ATTACCANO LA DERIVA GRILLINA DI “BALLARÒ”

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Francesco Maesano per “La Stampa”

 

Tutti uniti contro il direttore di Rai Tre. Ieri in ufficio di presidenza della Vigilanza Rai si è registrata un’insolita convergenza tra Pd, Forza Italia e M5S. I tre maggiori schieramenti del parlamento italiano chiedono ad Andrea Vianello di andare a riferire in commissione al più presto.

 

L’idea era partita da Maurizio Gasparri, che si era presentato all’ufficio di presidenza della Vigilanza Rai con in mano la richiesta di convocare urgentemente Vianello, per chiedergli conto di un reportage realizzato dalla trasmissione “Presa Diretta” sui club Forza Italia.

 

MASSIMO GIANNINI ANDREA VIANELLO BALLAROMASSIMO GIANNINI ANDREA VIANELLO BALLARO

Ma nel giro di opinioni seguito alla sua richiesta Gasparri ha scoperto che sul punto la convergenza era piuttosto ampia. Infatti anche il Pd vuole che il direttore di rete venga a spiegare come mai, nelle prime due puntate di Ballarò, sia stato intervistato un esponente del Movimento 5 Stelle nella mezz’ora iniziale di trasmissione. «Se la 107esima replica di Rambo fa più ascolti dei talk-show, qualcuno dovrebbe farsi qualche domanda. E provare ad ascoltare il paese reale», twittava ieri Francesco Nicodemo, uno degli uomini della comunicazione di palazzo Chigi.

 

DI BATTISTADI BATTISTA

Per i dem la doppia ospitata degli esponenti di primo piano del M5S rappresenta una violazione dello spazio di pluralismo nel servizio pubblico. «Passi per Di Maio, che almeno è vicepresidente della Camera, ma Di Battista non ha neanche un incarico di alto profilo tale da giustificare un‘intervista a inizio programma senza contraddittorio», ha attaccato un commissario Pd.

 

Il presidente Fico, M5S, ha esordito con un richiamo «al valore fondamentale della pluralità, la trasmissione in oggetto avrà tutto il tempo per riequilibrare i tempi e gli spazi concessi alle varie forze politiche, siamo appena alla seconda puntata», ma concordando con la richiesta della Vigilanza di convocare Vianello.

 

DI MAIO FICODI MAIO FICO

Incombenza che toccherà proprio a Fico, e che porterà Vianello di fronte a una commissione che, spiegano dall’ufficio di presidenza, «gli chiederà conto anche del drammatico calo di ascolti che ha colpito quella fascia del martedì».