DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA…
Emanuele Buzzi per il Corriere della Sera
I tempi del Vaffa-day? Addio. Le manifestazioni extraparlamentari evocate fino a pochi mesi fa? Forse in soffitta (ma non del tutto). Il convegno di sabato «Sum 01. Capire il futuro» a Ivrea apre le porte a una nuova fase governista del Movimento e ad annunciarlo sul blog è Beppe Grillo - poco loquace alla kermesse - poco dopo aver lasciato la città piemontese.
«I banchieri e le grandi aziende di investimento sono irritate con noi: pensavano che ci fossimo messi in piazza a dire una qualche versione del "si vergogni". Da allora siamo entrati nelle istituzioni e abbiamo cominciato a lavorare per correggere l' orrenda concezione di società dei nostri nemici naturali qui», ha scritto il leader. Per poi concludere: «Non è più tempo di manifestazioni in piazza a carattere provocatorio, facili a sfogare nella violenza, è diventato il tempo di disegnare il nostro futuro, per questo siamo qui».
TERZO VAFFADAY GENOVA FOTO LAPRESSE
Non si tratta di «un dietrofront» - spiegano nel Movimento - «perché noi non abbiamo mai aizzato la violenza». In realtà, le piazze, uno dei cardini del Grillo-pensiero - salvo ripensamenti dell' ultimo minuto - saranno solo ridimensionate, ma non scompariranno. Tra fine maggio e giugno, si terrà una nuova marcia Cinque Stelle e non mancheranno i comizi per le Amministrative. Solo verrà potenziato il lato governista, con convegni anche di respiro internazionale.
C' è chi ipotizza interventi all' estero, anche per creare una conoscenza diretta del Movimento - in chiave di un eventuale successo post Politiche - nei Paesi stranieri. L' ala più radicale dei Cinque Stelle, al momento, sembra in linea con la scelta del leader: «Certo, è una svolta, ma è ora di guardare avanti. Bisogna essere più inclusivi», commenta un pentastellato. Parole che appaiono come distensive. Tuttavia, nel Movimento aleggia sempre lo spettro della tensione. In questo caso a preoccupare è il caso-Genova: oggi il Tribunale civile potrebbe decidere sulla fondatezza del ricorso di Marika Cassimatis.
Proprio quest' ultima ha diffuso ieri su Facebook la mail in cui lo staff Cinque Stelle le comunica le violazioni per cui è stato aperto un procedimento disciplinare nei suoi confronti. Tra i punti toccati, non solo fatti recenti come la querela presentata contro il garante, ma anche episodi più lontani nel tempo come un post «gravemente critico» per la sospensione di Federico Pizzarotti e la condivisione su Facebook di una foto di Rifondazione comunista. «Ipocrisie», si sfoga Cassimatis.
C' è chi vede nella sospensione di Cassimatis la possibilità di bloccare una sua candidatura anche in caso di vittoria in tribunale, ma la strategia difensiva dei legali prevede una linea che potrebbe suonare come una beffa per i vertici M5S. Secondo gli avvocati, infatti, essere iscritto al Movimento non sarebbe un requisito necessario per candidarsi alle Comunali.
E anche a Padova, come rivela il Corriere del Veneto , si potrebbe aprire un nuovo fronte con il candidato sconfitto Leonardo Forner pronto a dichiarare nullo il voto. Il motivo? la mancanza delle ventiquattro ore di preavviso precedenti alla votazione. Lo stesso che Grillo ha usato per invalidare le primarie liguri.
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