LA “VALCHIRIA AZZURRA” CAVALCA IL RITORNO DEL BANANA, ATTESO STASERA AD ATREJU: “SILVIO, CI MANCHI!” - MICAELA BIANCOFIORE IN ESTASI LISERGICA: “BERLUSCONI ALL’ESTERO E’ APPREZZATO E STIMATO, LA GENTE LO INVOCA” - STIMATO? E LA MERKEL? E OBAMA? “I TEDESCHI CI VOGLIONO DEBOLI, GLI USA NON PERDONANO L’AMICIZIA CON PUTIN” - VELENO PER CARFAGNA, GELMINI E BRAMBILLA: “RICANDIDARLE? PERCHE’ NO? HANNO GRANDI PREFERENZE…”

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Concetto Vecchio per "la Repubblica"

«Silvio, torna!». Stasera Berlusconi potrebbe fare la sua rentrée ad Atreju, la festa dei giovani pdl, e l'eloquio di Micaela Biancofiore, la valchiria azzurra, viene giù come una valanga: «Finalmente Silvio si è goduto una vacanza in santa pace, libero di farsi un bagno in mare senza essere inseguito dallo Zappadu di turno. Vede, lui è un uomo come tutti noi, con le sue sensibilità, e negli ultimi vent'anni non ha avuto più privacy, aveva proprio diritto a godersi un po' di serenità in Kenia, insieme al suo amico Briatore».

Però Briatore ha detto che Monti governa meglio.
«Ma se lo adora! Era un modo per incoraggiarlo: Silvio dà il meglio di sé quando è in difficoltà».

Negli ultimi anni se ne sono accorti in pochi.
«Perché lo massacrano. Ma per il bene del Paese dico sì: deve assolutamente tornare a Palazzo Chigi, deve candidarsi».

Perfino Feltri dice che stavolta perde.
«È un modo per spronarlo. Lo sa che la gente lo ferma, lo blocca, lo invoca? «Silvio, torna!», gli dicono».

E lui che risponde?
«L'ho visto con i miei occhi, quando mi è capitato di accompagnarlo. Doveva poi esserci alla festa di compleanno di Catia Polidori, a fine luglio: gli imprenditori facevano la fila per invitarlo a riscendere in campo. E prima che andasse in Africa gli ho presentato un uomo d'affari straniero che voleva assolutamente conoscerlo. Anche all'estero Silvio è apprezzato, stimato».

La Merkel mica tanto, è terrorizzata.
«Diciamo le cose come stanno: i tedeschi ci vogliono deboli, e Berlusconi ha sempre difeso gli interessi dell'Italia, mentre gli americani gli rinfacciano l'amicizia con Putin. In verità Berlusconi è ancora il premier in carica».

Davvero?
«Non l'hanno mai sfiduciato, gode ancora della maggioranza in Parlamento. E chi lo ha abbandonato è pentito. Quanti finiani verrebbero con noi. Chi li elegge più quelli lì, non ce la fa più nessuno salvo Fini».

Con Berlusconi non saremmo finiti come la Grecia?
«Ma cosa dice mai! A parte il fatto che Monti sta facendo quello che avrebbe fatto il nostro governo, la gente sta peggio di un anno fa: è alla canna del gas, si suicida, non arriva alla fine del mese».

Anche il Pdl si sta suicidando...
«Forza Italia e Berlusconi erano sovrapponibili, ora tutto questo si è perso. Silvio ci manca, manca il suo esempio di vita...»

Le manca il bunga bunga?
«Non mi riferivo alla vita privata, ma a quel che ha rappresentato come imprenditore, perché per gli italiani lui rimane prestato alla politica. E comunque nella vita privata ognuno fa quello che vuole, io sono liberale».

Liberali sì, ma attenti alle candidature.
«Ma no, tutto è in alto mare, dipende dalla legge elettorale. Certo la classe politica non è amata, e questo provoca un certo scoramento...»

Brambilla, Carfagna e Gelmini meritano la ricandidatura?
«Perché no? Hanno grandi preferenze e sono state abbastanza eccellenti nell'arte di governare».

In effetti l'eccellenza è importante in questi momenti.
«Ce l'hanno messa tutta. La Gelmini ha fatto una grande riforma della scuola, la Carfagna è stato un ministro stimato, e la Brambilla si è data da fare per promuovere il turismo e ha condotto le sue battaglie animaliste. Non trova?».

 

 

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