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DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
Stefano Montefiori per il “Corriere della Sera”
«Il Barcellona rappresenta per me qualcosa di molto forte, che va al di là del calcio», raccontava Manuel Valls due anni fa. «Sono nato a Barcellona. Vi ho trascorso dei lunghi periodi, da bambino, con i miei cugini. L’inno del Barcellona è stato scritto da un cugino di mio padre, che era un musicista classico, e si chiamava Manuel Valls».
Questa passione, legittima e mai nascosta dal primo ministro francese, gli sta provocando adesso un notevole imbarazzo.
Sabato scorso Valls ha pronunciato un vibrante discorso a Poitiers, dove si teneva il congresso del Partito socialista, pronunciando frasi accorate come «Fare politica è mettersi al servizio degli altri» oppure «Io amo i socialisti!».
In serata però, invece di guardare la partita della squadra del cuore contro la Juventus assieme agli amati militanti, Valls è salito sul Falcon del governo francese ed è volato a Berlino invitato dal presidente dell’Uefa Michel Platini.
Poi è tornato a Poitiers per la giornata conclusiva del congresso, domenica. Il costo del volo Poitiers-Berlino via Parigi, andata e ritorno, è stato stimato in circa 15 mila euro. Pagati dallo Stato, ovvero dai contribuenti (la tratta Parigi-Berlino andata e ritorno in classe business Lufthansa costa circa 700 euro).
«Meno male che Valls non è tifoso degli All Blacks e non ha dovuto volare in Nuova Zelanda», ha detto Nathalie Kosciusko-Morizet, numero due dei Républicains (ex Ump, centrodestra). Molti esponenti della destra chiedono che Valls almeno restituisca i soldi, lui minimizza ma con il passare delle ore lo scandalo cresce.
«Il primo ministro aveva una riunione con l’Uefa, per parlare dell’Euro 2016 in Francia», è subito corso in suo soccorso il presidente François Hollande, domenica, dal summit del G7. Solo che l’unica riunione ufficiale era stata anticipata a tre giorni prima, ha ribattuto L’Équipe .
All’Assemblea nazionale, ieri, Valls ha detto che «il ruolo di un premier è sostenere i grandi avvenimenti sportivi». Solo che non c’erano squadre francesi in campo a Berlino.
Soprattutto, si è scoperto poi, Valls ha portato con sé sul Falcon due dei suoi quattro figli, circostanza che in un primo tempo era stata tenuta nascosta.
MESSI CON LA COPPA DEI CAMPIONI
I suoi collaboratori si limitano a obiettare che «il costo del volo non cambia», ma il numero due del Front National, Florian Philippot, chiede che il premier «si scusi, rimborsi, e tiri le conclusioni che gli detta la sua coscienza». In ogni caso, un errore sorprendente per Valls, giudicato finora un attento comunicatore.
@Stef_Montefiori
IL PREMIER FRANCESE MANUEL VALLS A SAN PIETRO
manuel valls e anne gravoin
manuel valls e anne gravoin su paris match
festa dell'unità bologna matteo renzi manuel valls
manuel valls francois hollande
manuel valls
MESSI SUAREZ NEYMAR
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