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VALLS DI LACRIME – L’EX PREMIER SOCIALISTA PROVA A SALTARE SUL CARRO DI MACRON MA VIENE RESPINTO: “EN MARCHE” BOCCIA LA SUA CANDIDATURA ALLE LEGISLATIVE – L’IRONIA DEL PORTAVOCE DEL MOVIMENTO: “SCOPRIAMO NUOVI AMICI OGNI GIORNO”

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1 - FRANCIA: EN MARCHE! RESPINGE CANDIDATURA VALLS

(ANSA) - "Al momento la richiesta di investitura di Manuel Valls non soddisfa i criteri per l'accettazione da parte di En Marche!": Jean-Paul Delevoye, ex neogollista incaricato dal partito del presidente Emmanuel Macron di stilare le candidature alle legislative, ha escluso che al momento l'ex premier socialista possa presentarsi alle elezioni dell'11 e 18 giugno nelle liste del movimento.

 

2 - VALLS CORRE DA MACRON: «SOCIALISTI MORTI» LA REAZIONE GELIDA DEL NUOVO PRESIDENTE

S.Mon. per il “Corriere della Sera”

 

L' ex primo ministro socialista Manuel Valls, che avrebbe voluto incarnare il rinnovamento del sistema politico francese, ha deciso di schierarsi con l' uomo che è riuscito nell' impresa, il nuovo presidente della Repubblica e suo ex ministro dell' Economia, Emmanuel Macron.

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«Questo partito socialista è morto, è ormai dietro di noi - ha detto ieri mattina Valls alla radio RTL -. La storia e i valori restano, ma il partito deve ormai superare se stesso».

Valls ha annunciato di volere passare al movimento di Emmanuel Macron, «La République En Marche», e di candidarsi con quell' etichetta alle legislative dell' 11 e 18 giugno.

 

«La mia non è un' imboscata, io voglio il successo di Emmanuel Macron. Sarò quindi candidato della maggioranza presidenziale».

 

Il segretario del PS, Jean-Christophe Cambadélis, sta però cercando di frenare l' emorragia di esponenti socialisti che vogliono lasciare il partito di rue de Solférino per associarsi a Macron, e chiarisce: «Chi vuole candidarsi per Macron dovrà uscire dal partito e si troverà come avversario un candidato del PS».

 

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Valls porta a compimento un addio cominciato dopo le primarie, alle quali partecipò promettendo - come tutti - di appoggiare poi il vincitore chiunque fosse stato. Battuto da Benoît Hamon, Valls non ha mantenuto l' impegno e ha dichiarato di votare per Macron - e non per Hamon - già al primo turno dell' elezione presidenziale.

 

L' ex primo ministro porta un duro colpo a un partito nel quale entrò nel 1980, a 17 anni, nella corrente più moderna di Michel Rocard. I vertici del PS reagiscono con durezza, ma soprattutto quelli de La République En Marche non sembrano aspettarlo a braccia aperte.

 

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«Forse la sua domanda di candidatura mi è sfuggita ma non credo, temo non l' abbia ancora presentata - ha detto con ironia gelida Benjamin Griveaux, portavoce del movimento -. Valls ha ancora 24 ore per presentarla, la procedura è la stessa per tutti, ex primi ministri compresi. Scopriamo dei nuovi amici ogni giorno». E il deputato Christophe Castaner: «Valls sbaglia a dichiararsi candidato per noi, deve prima fare domanda alla commissione di investitura, come tutti. La Repubblica dei privilegi è finita». E la commissione di investitura che ne pensa? «La République En Marche ha già un candidato nella circoscrizione di Valls (Evry, ndr )», ha detto il presidente Jean-Paul Delevoye.

 

Quando Valls e Macron erano entrambi al governo la rivalità scoppiò subito. E il giorno in cui Macron si dimise per cominciare il suo cammino verso l' Eliseo, Valls pronunciò parole poco affettuose: «Non si può disertare, ai francesi si deve lealtà, non ci si improvvisa candidati alle presidenziali». Il giudizio di Macron su Valls non è migliore: «Se c' è uno che ha tradito Hollande, quello è Valls».

 

Ora l' ex premier si adatterebbe a lavorare per il suo ex ministro diventato presidente.

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Valls ha lasciato la vecchia famiglia, solo che la nuova fatica ad accoglierlo.

JACQUES ATTALI EMMANUEL MACRONJACQUES ATTALI EMMANUEL MACRON