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“LA GUERRA RUSSIA-UCRAINA NON È PIÙ CONVENIENTE E VA FERMATA” - QUELLA CHEERLEADER PUTINIANA DI ROBERTO VANNACCI PARLA COME SE FOSSE IL PORTAVOCE DEL CREMLINO E ATTACCA VON DER LEYEN INVITANDO L’UNIONE EUROPEA A NON COMPRARE ARMI DAGLI USA PER REGALARLE ALL'UCRAINA – IL VICESEGRETARIO DELLA LEGA ALLA DOMANDA SE IL CARROCCIO VOTERÀ NO IN PARLAMENTO AL DECRETO CHE PROROGA PER TUTTO IL 2026 GLI AIUTI ALL'UCRAINA RISPONDE: “QUESTO LO VEDREMO”. NON E’ SOLO VANNACCI, E' TUTTA LA LEGA A PUNTARE I PIEDI SULLE ARMI A KIEV. SALVINI INCALZA IL GOVERNO: “NON È COSÌ CHE INTENDIAMO ANDARE AVANTI. SERVE CHIAREZZA…”

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roberto vannacci

(ANSA) -  "Questa è una negoziazione di Ursula von der Leyen. Lei è uscita dal campo da golf di Trump totalmente perdente: 15% di dazi, 750 miliardi di gas liquefatto da comprare dagli Stati Uniti e con l'Ue che dovrebbe acquistare armi dagli Usa per regalarle all'Ucraina. Grazie a questa Ue a trazione socialdemocratica Von der Leyen ha perso su tutti i fronti".

 

Lo afferma, in un colloquio con il Fatto Quotidiano, il vicesegretario ed europarlamentare della Lega Roberto Vannacci, riguardo l'ipotesi di aderire al Purl (Prioritized ukraine requirements list), il programma europeo per acquistare armi americane e trasferirle a Kiev.

   

"Noi siamo contrari al Purl, come abbiamo detto al Parlamento Ue" rimarca Vannacci che alla domanda se la Lega, quindi, voterà no al decreto che proroga per tutto il 2026 gli aiuti all'Ucraina risponde: "Questo lo vedremo, si chiama Parlamento proprio perché si discute tra posizioni diverse e si fa sintesi.

 

roberto vannacci pontida 2025 1

Poi ci sarà un'espressione tramite il voto. Ma questa guerra non è più conveniente perché i russi continuano ad avanzare sul territorio, perché le sanzioni stanno agendo contro l'Ue e l'Italia, perché la pace di oggi ci costerebbe meno della pace di domani. Una guerra che non conviene va fermata".

 

LA LEGA SI SMARCA, "CHIAREZZA O NO A NUOVE ARMI A KIEV"

(di Paola Lo Mele) (ANSA)

 

La Lega si smarca sull'invio di armi a Kiev. Il Consiglio Supremo di Difesa (che ha confermato "il pieno sostegno" all'Ucraina) riguardava "aiuti già decisi", sottolinea il vicepremier Matteo Salvini. Che lancia un avvertimento chiaro agli alleati: "Non è così che finisce la guerra e non è così che intendiamo andare avanti. Per il futuro chiediamo chiarezza".

 

MATTEO SALVINOV - MEME

E il futuro è dietro l'angolo: messo in sicurezza il dodicesimo pacchetto di aiuti, che dovrebbe essere formalizzato tra fine novembre e inizi dicembre, subito dopo si dovrà votare in Parlamento la nuova autorizzazione annuale.

 

Sarà quella l'occasione in cui la maggioranza dovrà necessariamente tirare le fila su Kiev e il confronto potrebbe rivelarsi non indolore. Anche perché in ballo ci sono anche le armi destinate all'Ucraina che gli Usa vorrebbero vendere all'Italia: l'adesione al programma Purl (per ora in stand-by) su cui i leader di centrodestra potrebbero decidere dopo le ultime regionali.

    

 FdI e FI per ora smorzano i toni: si dicono certi che, alla fine, i leghisti si adegueranno "come sempre hanno fatto" sul supporto a Vladimir Zelensky e che, quindi, il fronte del centrodestra ne uscirà intatto.

 

roberto vannacci pontida 2025 2

Ma agli atti c'è già un annuncio che fa rumore: "Non ho alcuna intenzione di votare un'altra" autorizzazione, fa sapere il senatore Claudio Borghi rimarcando i "dubbi sulla corretta gestione dei fondi" dati a Kiev. Un tasto su cui battono lo stesso Salvini e il suo vice Roberto Vannacci.

 

"Non vorrei che ci fosse la strana triangolazione: pensionato italiano dà soldi a Bruxelles, che li gira a Zelensky; una parte finiscono in corruzione, l'altra parte finisce a comprare armi ai francesi", ragiona il leader leghista. E l'ex generale rincara la dose parlato di soldi europei dispersi "in gabinetti d'oro, ville, yacht". Il consenso popolare al "supporto" a Kiev "è drammaticamente scemato", avverte, prospettando conseguenze sulle urne.

 

MATTEO SALVINI - VLADIMIR PUTIN - ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI

    Diversissima la linea di Forza Italia secondo cui "il supporto militare all'Ucraina è necessario se non vogliamo buttare tutti gli sforzi fatti finora. Dobbiamo proseguire per forza, cercando di arrivare alla pace. La Lega su questo tema ha sempre dimostrato responsabilità".

 

Sulla stessa scia le esternazioni di Fratelli d'Italia, con il vicecapogruppo vicario in Senato, Raffaele Speranzon, che getta acqua sul fuoco: "Borghi? Se un parlamentare si asterrà non cambierà la sostanza". E poi, "siamo anche in campagna elettorale, vedremo...".

 

SALVINI PUTIN

Il Pd è "favorevole al proseguimento degli aiuti militari all'Ucraina nel 2026 - rimarca il capogruppo Francesco Boccia -. Ma la posizione di Borghi, come le parole di Salvini di questi giorni, fotografano lo scontro, continuo, nel governo. Con Salvini che fa il portavoce di Mosca".

 

Di tenore opposto le accuse del M5s: "La Lega spera di raccattare qualche voto anti-guerra, ma alla fine si è sempre allineata e ha sempre votato a sostegno di armi e guerra", l'affondo del pentastellato Arnaldo Lomuti.

 

     E' in questo clima che la Difesa sta limando i contenuti del dodicesimo pacchetto di armi che sarebbe in dirittura di arrivo al Copasir. Smentito nei giorni scorsi l'invio di missili Samp/T, i contenuti dovrebbero rispecchiare quelli dei precedenti 'pacchetti'.

SALVINI CON LA MAGLIA DI PUTINroberto vannacci pontida 2025 6