cazzullo vannacci

“VANNACCI, NON SI CANDIDI CON SALVINI” – I CONSIGLI NON RICHIESTI DI ALDO CAZZULLO AL GENERALE: “NON LE STO DICENDO DI NON FARE POLITICA. MA SE DECIDE DI VARCARE IL SUO RUBICONE, LO FACCIA DA SOLO, CON UN PUGNO DI UOMINI NOVI SCELTI DA LEI. C’È UNA DESTRA CHE CONSIDERA SALVINI UN CAVALLO PERDENTE, E NON È ENTUSIASTA DI FRATELLI D’ITALIA. ALLE PROSSIME EUROPEE RENZI, CALENDA, BONINO RISCHIANO DI NON SUPERARE LO SBARRAMENTO. LA LISTA VANNACCI IL 4% LO FA SENZA PROBLEMI”

Dal “Corriere della Sera”

 

aldo cazzullo foto di bacco

Caro Aldo, a «Zona Bianca» (Rete4), il 10 dicembre, il generale Vannacci ha detto: «Se il mio libro “Il mondo al contrario” viene letto ed è diventato un best seller lo devo ad Aldo Cazzullo». Il generale si riferiva forse a un suo editoriale sul Corriere dove riprendeva una frase di Vannacci: «Nel mio sangue scorre il sangue di Enea e Cesare». Poi si ipotizza che il generale si candiderà tra sei mesi alle Europee: con la Lega o Fratelli d’Italia (un suo partito, definiamolo conservatore, è stimato intorno al 6%). Lei che ne pensa?

Stefano Masino

 

Risposta di Aldo Cazzullo - Corriere della Sera - Estratti

 

Caro Stefano, non è la prima volta che il generale Vannacci dice questa cosa. All’evidenza, mi sopravvaluta e si sottovaluta. Mi sono limitato a ricordare che Cesare, di cui il generale rivendica di aver ereditato almeno una goccia di sangue, era bisessuale; mentre un altro progenitore del generale, Enea, era un profugo, un vinto in fuga da una città in fiamme, oggi diremmo un migrante.

 

IL GENERALE ROBERTO VANNACCI

Ovviamente, il generale Vannacci deve il suo successo soltanto a se stesso, oltre alla macchina social della Lega, che l’ha usato contro la Meloni. (...)

 

Mio generale, non si candidi con Salvini. Non perché è Salvini; perché qualsiasi candidato esterno a un partito, anche se prende molti voti, anzi peggio ancora se prende molti voti — e lei ne prenderebbe moltissimi —, viene a poco a poco fagocitato dall’apparato, dai funzionari, dai vecchi dirigenti.

 

Le sorrideranno, le organizzeranno incontri affollatissimi, le daranno grandi pacche sulle spalle, la manderanno a Bruxelles; e la dimenticheranno. Cominceranno a ridacchiare delle sue uscite. Strizzeranno l’occhio ai giornalisti appena lei girerà le spalle. Insomma, la avvilupperanno in una rete, e a poco a poco la svirilizzeranno: per lei l’esito più nefasto. Non le sto dicendo di non fare politica.

 

ALDO CAZZULLO 33

Ma se decide di varcare il suo Rubicone, lo faccia da solo, con un pugno di uomini novi — «homines novi» avrebbe detto il suo antenato Giulio Cesare —, scelti da lei. La destra ha in Italia riserve di voti molto più ampie della sinistra. C’è una destra che considera Salvini un cavallo perdente, e non è entusiasta di Fratelli d’Italia. Alle prossime Europee Renzi, Calenda, la Bonino rischiano di non superare lo sbarramento. La Lista Vannacci — ovviamente le servirà un nome più patriottico — il 4 per cento lo fa senza problemi.

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