viktor orban giorgia meloni

VATTI A FIDARE DEGLI AMICI – A BLOCCARE IL MECCANISMO DI SOLIDARIETÀ SUI MIGRANTI, PENSATO DALLA COMMISSIONE UE PER AIUTARE L’ITALIA, È IL SOLITO ORBAN, GRANDE AMICO DI GIORGIA MELONI E ALLEATO DI SALVINI ALL’EUROPARLAMENTO. IL PREMIER UNGHERESE HA MESSO LE COSE IN CHIARO: “NON APPLICHEREMO IL PATTO, NON ACCETTEREMO MIGRANTI E NON SPENDEREMO UN SOLO CENTESIMO” – TUTTO IL FRONTE SOVRANISTA È CONTRARIO ALL’IPOTESI DI REDISTRIBUIRE I PROFUGHI, COMPRESI GLI EURODEPUTATI POLACCHI DEL PIS, ALLEATI DI FRATELLI D’ITALIA NEL GRUPPO DEI CONSERVATORI…

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Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “la Stampa”

 

VIKTOR ORBAN - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

Il tavolo di confronto tra gli Stati membri sul meccanismo di solidarietà attivato dalla Commissione - come aiuto all'Italia e ai Paesi «sotto pressione» per i flussi migratori - non si è ancora aperto, ma il dibattito di ieri al Parlamento europeo è stato un buon termometro per capire l'aria che tira.

 

Prima ancora che gli eurodeputati iniziassero a parlare, il premier ungherese Viktor Orban ha subito messo le cose in chiaro: «Noi non applicheremo il Patto, non accetteremo migranti e non spenderemo un solo centesimo».

 

L'Ungheria non accoglierà i richiedenti asilo dall'Italia e nemmeno verserà il contributo da 20 mila euro per ogni persona respinta.

 

KAROL NAWROCKI - GIORGIA MELONI

Una linea condivisa dall'intero fronte sovranista, compresi gli eurodeputati polacchi del PiS, principali alleati di Fratelli d'Italia nel gruppo dei Conservatori.

 

Il partito non è più al governo, ma può contare sul presidente Karol Nawrocki, che ha il potere di bloccare le leggi e si è subito mosso per dire che Varsavia non parteciperà mai ai «pool di solidarietà» per l'Italia e gli altri Paesi sotto pressione. «Il nostro presidente ha scritto a Ursula von der Leyen per comunicarle che la Polonia non accoglierà i migranti» ha spiegato in Aula l'eurodeputato Mariusz Kaminski.

 

migranti

Anche il premier Donald Tusk (del Ppe) ha pubblicato sui social un messaggio per ribadire lo stesso concetto.

 

La Polonia è tra i sei Paesi «che si trovano ad affrontare una situazione migratoria significativa» (con Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Croazia e Austria) e per questo potranno chiedere al Consiglio di ottenere una detrazione parziale o totale dei contributi alla riserva di solidarietà. «Ma l'esenzione durerà solo un anno - attacca Ewa Zajaczkowska-Hernik, dei sovranisti di Konfederacja - dopodiché la Polonia tornerà sotto il ricatto di Bruxelles».

 

Il commissario europeo agli Affari Interni, Magnus Brunner, è intervenuto in Aula per difendere il piano: «Tutti gli Stati dovranno partecipare alla riserva di solidarietà perché tutti potranno beneficiare del Patto».

 

Magnus Brunner

Secondo le regole, i migranti che devono essere trasferiti dai Paesi beneficiari (Italia, Spagna, Cipro e Grecia) dovranno essere «almeno 30 mila l'anno», il che corrisponde a un contributo alternativo di 600 milioni di euro.

 

La Commissione ha trasmesso agli Stati la proposta per la distribuzione degli oneri, ma i numeri sono stati secretati e verranno resi pubblici soltanto quando verrà adottata dal Consiglio, che ha il potere di modificarla.

 

[…]

 

orban salvini

Francia e Germania, per ora, tengono le carte coperte. Saranno chiamate a dare il contributo maggiore, ma dietro le quinte fonti diplomatiche europee fanno presente che non sarà facile convincerle perché si tratta dei due Paesi che hanno ricevuto il maggior numero di richieste d'asilo (seguite dalla Spagna). C'è poi la questione dei movimenti secondari.

 

[…] Emmanuel Macron deve affrontare il pressing del Rassemblement National, che ieri è intervenuto tramite Fabrice Leggeri, ex capo di Frontex e oggi eurodeputato dei Patrioti: «Questo Patto non gestisce i flussi, ma obbliga gli Stati a capitolare perché chi si rifiuta di accogliere viene minacciato di sanzioni».

 

Stesso problema a Berlino con l'Afd: «La Germania - ha attaccato l'eurodeputata Mary Khan - sarà costretta a contribuire a un sistema di imposizione che penalizza chi tutela i cittadini e le proprie frontiere». […]

KAROL NAWROCKI - GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

DECRETO FLUSSI - MIGRANTI E LAVOROFRIEDRICH MERZ - EMMANUEL MACRON migranti l'aquila 1