POLTRONISSIMA SHOW! - VETI E CONTRO-VETI: DA SETTIMANE SLITTANO LE NOMINE DI ANAS, FERROVIE, SOGIN, POSTE. E I RENZIANI IMPALLINANO I VERTICI DI INVITALIA INNOCENZI (BERLUSCONES) E ARCURI (BERSANIANO)

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1. IMPRESE DI STATO, IL 2013 DEI RINVII
Luigi Grassia per "La Stampa"

Per le società controllate o partecipate dallo Stato questo è l`anno degli slittamenti. Ieri è stata rinviata a dopodomani, venerdì 9 (ultimo giorno utile prima delle ferie), l`assemblea dei soci delle Fs, con all`ordine del giorno la nomina del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Si tratta del secondo posticipo, dopo che l`assemblea del 28 giugno non ha deliberato sul tema; la successiva convocazione, quella del 25 luglio, è stata poi spostata a ieri (ma senza risultato).

E ieri sono state rinviate (in questo caso al 13 settembre) anche le nomine dei vertici della Sogin, cioè dell`azienda che smantella e bonifica i Siti nucleari. Il ministero del Tesoro ha messo nel suo sito l`elenco delle partecipate i cui organi sociali sono in scadenza nel 2013: Anas, Eur, Finmeccanica, Fondo Italiano di investimento, Invitalia, Sace e Poste italiane. oltre alle citate Fs e Sogin. E nella pagina compare la lista degli slittamenti delle nomine dei vertici, slittamenti che le coinvolgono quasi tutte.

Come mai? Il problema è che di solito si fanno le assemblee sociali ad aprile e le nomine al più presto, e al massimo ai primi di giugno. Ma quest`anno in primavera il governo non c`era, e il neo-ministro Fabrizio Saccomanni ha potuto diffondere solo il 24 giugno la direttiva sui «criteri e modalità» per la nomina degli organi di amministrazione delle controllate.

Amministratore delegato delle Fs è Mauro Moretti, alla guida dal settembre 2006. Intanto la La Corte dei conti promuove l`esercizio 2011 delle Ferrovie e delle due controllate Trenitalia e Rfi. Il bilancio registra un risultato netto di 285 milioni, molto superiore ai 156 dell`esercizio precedente.

2. NOMINE: MAGORNO (PD), SU INVITALIA RISPETTARE CRITERI MEF
(ANSA) -
''Le nuove nomine di presidente e amministratore delegato di Invitalia rispondano rigorosamente ai criteri individuati dalla direttiva del ministero dell'Economia, senza alcuna eccezione''. E' quanto chiedono i deputati renziani del Partito democratico, Ernesto Magorno e David Ermini, in riferimento all'assemblea della partecipata del ministero, prevista per il 9 agosto con all'ordine del giorno il rinnovo delle cariche sociali.

''Presenteremo una interrogazione urgente al ministro Fabrizio Saccomanni - spiegano i due deputati - per sapere se rispondono al vero le notizie secondo le quali per il rinnovo dei vertici di Invitalia si stia procedendo senza tenere conto delle regole imposte a tutte le partecipate statali. Se si procedesse alla conferma degli attuali vertici, tra l'altro, la presidenza verrebbe affidata ad un ex parlamentare mentre la direttiva del Ministero vieta la nomina di parlamentari''.

''Occorre chiarezza anche sugli emolumenti - aggiungono Magorno ed Ermini - dell'attuale amministratore delegato, che ammonterebbero a oltre 800mila euro, mentre proprio in questi giorni il Senato ha reintrodotto il tetto di 300mila euro per i manager statali. Tra l'altro la direttiva del Mef parla di remunerazioni legate alle perfomance aziendali, mentre i risultati finanziari di Invitalia non possono dirsi per nulla positivi, tanto che il governo ha istituito di recente una task force con gli stessi compiti di Invitalia, ovvero attrarre investimenti dall'estero. Proprio in sede di rinnovo delle cariche sociali, occorre la massima trasparenza e chiarezza''.

 

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