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VIA COL VENETO! ZAIA TORNA A LANCIARE CANNONATE CONTRO SALVINI – IL “DOGE” VUOLE CANDIDARSI AL TERZO MANDATO DA GOVERNATORE, CHE MATTEO LO VOGLIA O NO: “NON SERVONO BARRIERE O LACCIUOLI ALLA VOLONTÀ DELLA NOSTRA GENTE... O CREDIAMO CHE I CITTADINI SIANO IDIOTI INCAPACI DI DECIDERE? NON STO PENSANDO ALLE EUROPEE” – E DEMOLISCE LA STRATEGIA DEL CAPITONE, CHE GUARDA A DESTRA PER LE ALLEANZE A BRUXELLES (PER FREGARE LA MELONI): “FASCISMO E NAZISMO NON SONO NEMMENO CONSIDERATI IN UN CONTESTO DEMOCRATICO COME IL NOSTRO, SONO TEMI CHE NON DOVREBBERO ESISTERE...”

Estratto dell‘articolo di Paolo Colonnello per “La Stampa”

 

zaia salvini

Il 2024 sarà un anno di grandi cambiamenti anche per il governatore più amato d'Italia, Luca Zaia. Che, se non arrivasse il terzo mandato, dovrà dismettere i panni di presidente di una regione diventata improvvisamente contendibile.

 

Dunque cosa farà da grande il "Doge" veneto?

«Non sto pensando all'Europa, se è quello che intende. E nemmeno al mio futuro. Quando si amministra bisogna rimanere concentrati su ciò che si fa e lasciare fuori il resto dai pensieri. Voglio dire che non ci si può far condizionare dalle proprie ambizioni […]»

 

luca zaia

Un ruolo istituzionale in Italia?

«Non so dire, ogni volta che c'è un appuntamento elettorale, vengo candidato a tutto...».

 

Il terzo mandato?

«Se ne parla ma al momento senza passi avanti. È una questione di democrazia: i cittadini sanno bene confermare, o togliere, la propria fiducia. Non servono barriere o lacciuoli alla volontà della nostra gente... O crediamo che i cittadini siano incapaci di decidere. È offensivo verso di loro sostenere che c'è il blocco dei mandato altrimenti si rischia un eccesso di potere. Significa dare degli idioti agli elettori».

 

Niente Europa?

«Non ci penso».

 

[…]

 

Ciò nonostante, l'appuntamento più importante un altr'anno saranno le Europee. Lei che Europa ha in mente?

«Faccio una premessa. Sebbene io non sia un esperto di geopolitica e dinamiche politiche europee. Lo scrivo nel mio libro: penso che un giorno realizzeremo gli Stati Uniti d'Europa».

 

MATTEO SALVINI LUCA ZAIA LORENZO FONTANA

Non ci stiamo già avvicinando a questa formula?

«No, per ora non è ancora quel modello di Europa. Quella che vediamo è ancora in mano ai tecnocrati, non si parla nemmeno la stessa lingua… Che invece parlano i burocrati. È un'Europa che ha lasciato sola l'Italia con l'esodo biblico delle migrazioni, che vede i confini violati del nostro Paese. Non come suoi confini italiani ma solo italiani. Certo, nessuno ha la bacchetta magica, ma l'Europa che vogliamo non può essere concepita così».

 

Per uno che non vuole candidarsi alle Europee, sembra avere idee precise...

«Dico solo che l'Europa è il mercato più interessante e ricco che ci sia al mondo con 450 milioni di abitanti, cui nessuno può rinunciare. E quando va male l'economia in Europa, va male nel mondo».

 

luca zaia e francesco lollobrigida - fieracavalli verona

Un'Europa antifascista?

«Guardi, fascismo e nazismo non sono nemmeno considerati in un contesto democratico come il nostro, sono temi che non dovrebbero esistere per nessuno».

 

Presidente, lei sembra sempre molto attento ai diritti civili. Tra dieci giorni il Veneto vota una legge sul fine vita. Nel suo stesso partito c'è chi storce il naso...

«Vorrei non ci fossero equivoci: non votiamo un'autorizzazione al fine vita, perché andremmo oltre le competenze regionali. Ma c'è una sentenza della Consulta del 2019 e una proposta di legge di iniziativa popolare cui dobbiamo dare una risposta in virtù di un obbligo statutario. Questa legge, premesso che io sono favorevole, vuole tentare di stabilire tempistiche per i cittadini che chiedessero di aderire alle indicazioni della Consulta».

 

[…]

 

matteo salvini luca zaia pontida 2022

C'è ancora una cultura maschilista da sconfiggere...

«Noi possiamo fare due cose: scovare gli ultimi trogloditi e fare un lavoro di comunità. L'omicidio di Giulia Cecchettin è stato come un Big Bang delle coscienze e questa presa di coscienza deve aiutarci a identificare gli "alert" che finora non abbiamo colto».

 

In che senso?

«Quanti "alert" aveva mandato Turetta col suo comportamento senza che venissero colti? Giulia non deve essere solo identificata con la 105esima vittima di femminicidio (a parte che dopo la sua morte ce ne sono già stati altri tre) ma come la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E non è un problema dell'Italia ma del mondo intero. Riporto dei dati della mia regione: ai nostri sportelli antiviolenza in un anno ci sono stati seimila accessi; di questi 1.500 erano passati prima dal pronto soccorso, e di queste solo 500 hanno denunciato. E credo che questa sia la sintesi del fatto che dobbiamo ancora lavorare».

salvini zaia 4LUCA ZAIA A PONTIDAGIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI